I tumori nel cane rappresentano un capitolo di notevole importanza nell’ambito della medicina veterinaria, sia per la loro frequenza sia per il loro notevole impatto negativo a livello della salute e della qualità di vita dei pazienti, senza contare i risvolti affettivi che coinvolgono i proprietari.
Come nel caso dei tumori nell’essere umano, anche nel caso dei tumori nel cane si registrano notevoli diversità nella frequenza e nella letalità di alcune forme rispetto ad altre; accanto a forme benigne di scarsa rilevanza cliniche, vi sono tipi di tumori altamente aggressivi la cui prognosi è generalmente infausta; accanto a forme maligne per cui esistono protocolli di cura efficaci e da tempo consolidati, ve ne sono altre difficilmente trattabili che lasciano ben pochi margini di intervento e per le quali si può agire soltanto con cure palliative che hanno come unico scopo quello di migliorare, nei limiti del possibile, la qualità della vita dell’animale.
Tumori nel cane – Le razze più colpite
L’argomento tumori nel cane si presta a vari e interessanti tipi di analisi; suscita per esempio un certo interesse, anche nei non addetti ai lavori, l’analisi relativa alle razze maggiormente predisposte allo sviluppo di tumori.
Dai dati presenti in letteratura si evince con notevole chiarezza che alcune razze canine risultano maggiormente esposte al rischio di sviluppare un tumore; in particolare si ricordano le seguenti:
- alano
- bovaro del bernese
- boxer
- dobermann
- golden retriever
- pastore tedesco
- rottweiler
- schnauzer.
Alcune razze invece risultano meno inclini a contrarre una neoplasia; tra queste si ricordano principalmente il setter e l’epagneul breton; questo non significa che questi cani non si ammaleranno mai di tumore, ma soltanto che, rispetto ad altre razze, le probabilità di sviluppare un cancro sono inferiori.
In linea generale, i tumori nel cane sembrano meno frequenti nei meticci piuttosto che nei cani di razza pura.
I cani di sesso femminili sono maggiormente esposti al rischio di cancro; una spiegazione alla maggiore inclinazione delle femmine a sviluppare un tumore è il fatto che esse sono particolarmente colpite da neoplasie mammarie, forme di cancro molto comuni nei cani. Per inciso, i tumori mammari nei cani maschi sono rari, ma particolarmente aggressivi.
Alcuni tipi di tumore poi sono più frequenti in alcune razze canine piuttosto che in altre; per esempio, l’osteosarcoma, il più comune dei tumori ossei primitivi nel cane è decisamente più comune nelle razze canine di taglia grande e gigante (per esempio, alano, San Bernardo, dobermann ecc.) piuttosto che in quelle di taglia medio-piccola.
Il bovaro del bernese è una razza frequentemente colpita da tumori, in particolare dall’istiocitosi maligna
Il fattore età
Quando si parla di tumori nel cane non si può sicuramente tralasciare il fattore età; la corposa letteratura mostra chiaramente come esista un rapporto direttamente proporzionale fra lo sviluppo di un tumore e l’età. Il periodo di maggiore incidenza è quello che va dai 10 ai 12 anni, fermo restando che esistono forme di tumore che si manifestano con un’importante frequenza anche nei cani di giovane età; ne sono esempi l’istiocitoma, i linfomi, il mastocitoma e l’osteosarcoma.
Tumori nel cane – I più comuni
Anche nell’ambito dell’oncologia canino, come in quella umana, esiste una notevolissima variabilità nella frequenza dei vari tipi di tumore, benigni o maligni che siano.
I tumori che nel cane si registrano con maggiore frequenza sono i seguenti:
- tumori cutanei (lipoma, mastocitoma, melanoma, papilloma ecc.)
- tumori mammari
- tumore alla prostata
- emangiosarcoma
- linfoma
Alcuni tumori rari in generale sono invece molto frequenti in alcune razze canine; è per esempio il caso dell’istiocitosi maligna (sarcoma istiocitario), molto comune nel bovaro del bernese.
Anche il sesso ha la sua importanza, i tumori mammari, per esempio, sono molto rari nei cani maschi, ma comunissimi nelle femmine non sterilizzate.
Cause
Le cause dei vari tumori nel cane non sono note; quello che si sa è che certe razze hanno una maggiore predisposizione a sviluppare certi tipi di tumore e che vi sono fattori che sono considerati a rischio per lo sviluppo di determinate neoplasie, come, per esempio, l’esposizione a radiazioni ionizzanti o il contrarre determinate infezioni virali.
Del resto, come nel caso dell’oncologia umana, siamo di fronte non a una malattia, ma a tanti tipi di malattie, alcune particolarmente aggressive (per esempio le leucemie o i melanomi), altre generalmente innocue (per esempio i lipomi); ci sono molte differenze fra un tumore che colpisce il cervello e uno che interessa le cellule del sangue o i tessuti cutanei.
Tumori nel cane – Sintomi e segni
Affrontare genericamente l’argomento tumori nel cane e trattare dei sintomi e segni può sembrare poco utile; in realtà lo scopo di questo paragrafo non è quello di fare un elenco sterminato di sintomi e segni; tale infatti sarebbe una tale lista dato i tanti tipi di tumore e la varietà di manifestazioni cliniche che li caratterizzano.
Quello che di utile si può fare è restringere il campo ad alcuni sintomi e segni che dovrebbero indurre il proprietario a consultare il veterinario perché più sospetti di altri; ovviamente, nel caso di alcune manifestazioni cliniche che riporteremo deve esserci il carattere della persistenza; due colpi di tosse in un mese non significano niente; una tosse che persiste da giorni non è un segno da sottovalutare, anche se non è detto che alla base ci sia un tumore. Premesso ciò riportiamo alcuni dei sintomi e segni a cui il proprietario dovrebbe prestare una certa attenzione:
- tosse persistente
- calo di peso inspiegabile
- perdita di appetito
- svenimento
- cambiamenti nella bocca (comparsa di piaghe, cambiamenti di colore, alitosi, sanguinamento gengivale, presenza di piccole masse)
- epistassi (perdita di sangue dal naso; questo segno clinico è particolarmente preoccupante nel cane anziano)
- diarrea persistente
- secrezioni nasali e/o oculari
- lentezza nella cicatrizzazione delle ferite
- presenza di sangue nelle urine e/o nelle feci
- presenza di masse sospette a livello cutaneo
- aumento eccessivo dell’appetito
- aumento eccessivo del peso
- dolore generalizzato
- febbre continua
- vomito incoercibile
- crisi epilettiche.
Diagnosi
La diagnosi dei tumori nel cane passa attraverso i classici step:
- anamnesi
- esame fisico
- esami di laboratorio
- esami strumentali.
In molti casi, la certezza della diagnosi richiede l’esecuzione di una biopsia (prelievo di una porzione di tessuto per la successiva analisi laboratoristica).
Il golden retriever è una delle razze più colpite dall’emangiosarcoma, una grave forma di cancro
Tumori nel cane – Cure
I tumori nel cane sono trattati ricorrendo a varie opzioni terapeutiche; in molti casi l’approccio è lo stesso che si utilizza nel caso dei tumori che colpiscono l’uomo.
Per alcune forme di cancro, la terapia d’elezione è la chirurgia; a seconda dei casi, poi si ricorrerà in seconda istanza a trattamenti chemioterapici e radioterapici, da soli oppure in combinazione.
Altre forme di cancro, per esempio, le leucemie si avvalgono del solo trattamento chemioterapico.
La radioterapia spesso supporta gli interventi chirurgici; alcuni tumori sono radiosensibili, altri no. In linea generale, ha notevole efficacia nel trattamento dei tumori cutanei e nella terapia di tumori interni ben delimitati. In altri casi ha un mero scopo palliativo; serve cioè a rendere meno dolorose alcuni tipi di cancro; è per esempio il caso dei tumori ossei.
La scelta del tipo di cura può dipendere anche dalla localizzazione e dalle dimensioni del tumore; certe forme di tumore, che normalmente richiederebbero in prima istanza un intervento chirurgico, debbono essere prima trattate con farmaci chemioterapici e/o con la radioterapia per ridurne il volume e permettere il successivo intervento del chirurgo.
In alcuni casi, purtroppo, non vi sono terapie utili; in questo caso, è necessario valutare l’opportunità dell’eutanasia. I fattori da prendere in considerazione sono diversi; oltre alla già citata inutilità delle terapie si deve tenere conto del grado di sofferenza del cane, dell’aspettativa di vita e non da ultimo, la presenza di quelle condizioni in grado di assicurare la dignità del paziente (in primis, l’autosufficienza nell’alimentarsi e nell’espletare le funzioni corporali). A questo proposito si raccomanda la lettura della scheda Eutanasia nel cane.
Tumori nel cane – Si possono prevenire?
Purtroppo, in molti casi, la risposta è no. Ma molto si può fare per ridurre il rischio che il nostro amico a quattro zampe si ammali di tumore. Il primo esempio che si può fare è quello della sterilizzazione; il suo ruolo nella prevenzione dei tumori mammali è fondamentale; è infatti ormai provato da tempo che, nel caso di in cui si provveda all’intervento di sterilizzazione anteriormente al primo calore, il rischio di insorgenza di una neoplasia mammaria è ridottissimo, praticamente nullo (0,5%).
La prevenzione passa anche da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica; anche una regolare palpazione del nostro amico può aiutarci a rilevare l’eventuale presenza di piccole masse, lesioni o variazioni dell’aspetto della cute.
Sarà sicuramente di notevole aiuto provvedere alle vaccinazioni obbligatorie e a quelle consigliate (si veda la scheda Vaccinazioni del cane).
Fondamentale sarò poi la pianificazione di regolari visite dal proprio veterinario di fiducia che potrà prescrivere esami di routine o altri esami a seconda del risultato della visita.