Mi chiamo Massimiliano Tucci. Sono un frequentatore abituale del sito albanesi.it. Le ragioni che mi hanno portato ad esserlo sono purtroppo legate a fatti spiacevoli che ad un certo punto della mia vita mi hanno spinto a cercare una via per poter stare meglio.
Mi sono infatti ritrovato nell’estate del 2012 (avevo 18 anni) ad avere crisi di panico, ad avere paura di stare male quando uscivo di casa e a sentirmi sempre stanco. Tale situazione non mi era del tutto nuova, infatti da bambino, complice credo anche la situazione familiare abbastanza difficile (mio padre, per esempio, è un collezionista di personalità critiche), mi capitava di avere crisi di panico quando venivo lasciato solo; una sorta di “terrore da abbandono”. La situazione fortunatamente regredì nell’adolescenza grazie anche a degli incontri con una brava psicologa.
Cercai di trovare in fretta una via d’uscita: parlai col medico di base, pensando inizialmente di avere qualche disturbo organico, poi ricontattai anche la psicologa con cui ebbi a che fare in passato. Mi misi a leggere molti libri “divulgativi” di psicologi.
Arrivai così, senza eclatanti miglioramenti, fino alla maturità, quando capitai sul sito di Roberto. Infatti da anni mi interessavo all’alimentazione e avevo deciso di iscrivermi alla facoltà di dietistica: la mia tesina era sullo zucchero e quindi visitai spesso il sito di Roberto alla ricerca di materiale.
Iniziai a leggere qua e là nel sito e così mi accorsi che non parlava solo di alimentazione, ma anche di psicologia e che il modo in cui ne parlava mi piaceva molto, mi chiariva alcune idee, finalmente.
Acquistai così i primi libri dal sito e nell’inverno a cavallo del 2014 studiai, mettendomi per l’ennesima volta in discussione, ormai anche un po’ disilluso, “La felicità è possibile”.
In breve tempo decisi di non considerare più gli altri autori, fare tabula rasa e cominciare a mettere in pratica quello che riuscivo.
Ad oggi ho letto e studiato molti libri di Roberto e seguo abitualmente il sito. Se devo giudicare in modo schietto come mi sento adesso non posso che constatare che, applicando i principi appresi da libri e sito, la qualità della mia vita è in salita. Ricordo che in quel periodo nero mi dicevo che mi sarebbe bastato anche solo riuscire a fare di nuovo quello che riuscivo a fare prima, adesso mi rendo conto che c’è un orizzonte più vasto che non avevo considerato, e faccio molte più cose di quelle che facevo prima ancora di quel periodo!
Nella filosofia del Well-Being si fa riferimento alle persone Top, persone che vivono nettamente meglio di altre. Io non sono ancora una persona Top, e forse non riuscirò mai a diventarlo (il sito esiste per spiegare a chi ambisca ad esserlo come riuscirci), ma sicuramente adesso ho ben chiaro che la qualità della vita è l’unica cosa che conta e che cercare di migliorarla costantemente è un qualcosa che vale la pena di provare a fare. Sono contento di aver trovato questa occasione.