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Benessere Interno Lordo (BIL)

Il Benessere Interno Lordo (BIL) è dato dall’integrale del benessere individuale su tutta la società; in parole povere, dalla somma dei singoli benesseri.

Lasciando la valutazione del benessere al soggetto (senza pretendere di fissare parametri per la felicità del singolo), l’integrale su un gran numero di persone può dare significativamente il grado di benessere della società*: una società dove i singoli si ritengono infelici non può essere di certo definita ottimale!

Perché il Benessere Interno Lordo è importante? Perché segna una svolta nella valutazione dell’azione politica.

Il Neocinismo non è né di destra né di sinistra: entrambi gli schieramenti hanno sempre e unicamente puntato a offrire ai propri elettori un maggiore benessere economico, a scapito di quello più totale, quello esistenziale. Con una visione molto semplicistica, la destra ha sempre difeso i diritti di chi aveva di più, mentre la sinistra quelli di chi aveva di meno con il risultato di essere del tutto equivalenti, sottomesse al dio Denaro. La “prosperità economica” è sempre stato il metro con cui si giudicava la bontà dell’azione di un governo. Oggi è tempo di cambiare.

Appare assurdo che a destra si continui a rincorrere una ricchezza maggiore quando non si ha spesso nemmeno il tempo di spenderla; come è assurdo che a sinistra si continui a vedere malata la società perché una percentuale di essa ha difficoltà economiche, dimenticando che la stragrande maggioranza non le ha o, se le ha, è solo per inseguire una vita fatta di valori apparenti e di scelte sbagliate.

Si deve sostituire il PIL con il BIL, il Benessere Interno Lordo.

Benessere Interno LordoPer definire i fattori sociali che concorrono al BIL, occorre fare alcune premesse.

  1. È necessario separare ciò che dipende dallo Stato e ciò che dipende dalle scelte del singolo cittadino (separazione Stato/cittadino). È abbastanza risibile inserire nel BIL fattori come “trovare una moglie”, “avere tanti amici” ecc. Questi sono fattori individuali!
  2. È necessario indicare solo fattori indipendenti; per esempio “avere una casa” non è un fattore indipendente perché è possibile farlo risalire ad “avere una determinata ricchezza” con cui ci si può comprare una casa (che necessariamente non deve essere quella dei propri sogni).
  3. È necessario avere una visione completa del BIL: indicare solo alcuni fattori è di fatto inutile perché si cade in una condizione necessaria, ma non sufficiente.
  4. È necessario avere una visione concreta del problema, senza misticismi** o derive intellettuali (quelle che il Neocinismo definisce contemplative).
  5. È necessario usare un approccio top-down. Molti movimenti hanno messo al centro della loro azione obiettivi interessanti, ma del tutto marginali se confrontati con i veri problemi della gente; è mancata cioè la priorità dei fattori considerati.

Ho studiato altre fonti che parlano di benessere del cittadino, di benessere interno lordo ecc. Sinceramente ho trovate molto deludenti anche quelle che avevano un buon substrato teorico, per due fondamentali motivi:

  1. in molte iniziative non si parla prioritariamente di tempo libero, ma si mettono al primo posto concetti come istruzione, sanità, ambiente ecc. Ora, se uno, per avere tutte queste bellissime cose, è costretto a lavorare 10 ore al giorno, dove è il suo benessere?
  2. Non si spiega come arrivare ai “fattori del benessere”; si indicano solamente e si dice che è compito dei politici realizzarli.

Sul secondo punto la democrazia del benessere mette almeno tre condizioni necessarie: il reddito universale, la riduzione dell’orario di lavoro e la ridistribuzione dei redditi (non della ricchezza!).

NOTA – Il termine lordo è usato perché è un dato globale (si potrebbe definire Benessere Interno Totale, la somma dei benesseri individuali, e, se diviso per il numero di persone, si potrebbe definire un Benessere Interno Medio); in economia il termine lordo riferito al prodotto interno è equivalente a totale (il valore totale annuo dei beni e servizi prodotti nel Paese e destinati al consumo dell’acquirente finale, agli investimenti privati e pubblici, alle esportazioni nette) e si è deciso di mantenere l’equivalenza. Da un punto di vista individuale lordo indica che l’effetto del BIL sull’individuo (per diventare netto, felicità) viene mediato soprattutto dalle caratteristiche psicologiche e dalle condizioni facilitanti/penalizzanti del singolo.

Riformare la Costituzione

riformare la CostituzioneI primi 9 articoli della Costituzione italiana (Principi fondamentali) rappresentano il fulcro della società in cui ci muoviamo. Visto che la Costituzione risale al 1947 è irragionevole pensare che la società non sia mutata e che i principi fondamentali della Costituzione siano ancora pienamente attuali.

Molti articoli successivi ai principi fondamentali sono stati modificati oppure, di fatto, parzialmente annullati da disposizioni legislative successive (si pensi per esempio all’art. 52 e al fatto che oggi il servizio militare non è più obbligatorio); oggi è giunto il momento di ritoccare anche i primi.

Questo sito sosterrà i politici che opereranno in sintonia con i concetti espressi in questa pagina.

Benessere

La Repubblica ha la funzione di migliorare la qualità della vita dei cittadini secondo valori e diritti umani moderni (1).

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (2).

La Repubblica deve impegnarsi per consentire ai cittadini di vivere il più pienamente possibile i propri oggetti d’amore e secondo le proprie inclinazioni positive, valorizzando il tempo libero al pari dello sviluppo economico (non c’è ricchezza senza libertà) (3).

Economia

La Repubblica deve implementare il sentimento sociale della solidarietà mentre il cittadino si impegna a essere fraterno, cioè a vivere in armonia senza danneggiare gli altri (4).

La ricchezza (patrimonio) (5) è una condizione facilitante a cui ogni cittadino può ambire nel rispetto della fraternità.

Lo Stato si impegna per una corretta ridistribuzione dei redditi una corretta politica fiscale basata sul limite sociale di profitto (6).

Lavoro

Il diritto (7) a un lavoro deve essere garantito, ma il lavoro migliore ce lo si deve conquistare con impegno e merito (8).

Lo Stato si impegna (9) a implementare il reddito universale e a ridurre l’orario di lavoro.

Legge

La Repubblica deve garantire la sicurezza del cittadino, preservandone i diritti.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (10).

Non sono previste né la pena di morte né la detenzione a vita; è previsto invece un massimo di 30 anni di reclusione per i delitti più gravi.

Deve essere garantita la certezza della pena.

La Repubblica s’impegnerà nel miglior recupero possibile dei carcerati.

La legge ha due gradi di giudizio, di cui il secondo (appello) non del tutto automatico (11).

Famiglia

La famiglia intesa come nucleo stabile di conviventi è il fulcro della società (12).

La Repubblica deve favorirne lo sviluppo nei limiti di una ragionevole procreazione (13).

Sanità

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti (14).

Il cittadino ha il dovere di seguire uno stile di vita sano e positivo.

La Repubblica assume un atteggiamento emarginazionista (né proibizionista né liberista) verso quei comportamenti palesemente in contrasto con il dovere salutistico del singolo di cui al comma precedente (15).

Istruzione

La Repubblica deve garantire la cultura del cittadino, non solo a scopo professionale, ma anche esistenziale (cioè come strumento per vivere meglio, una condizione facilitante l’esistenza) (16).

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, in particolar modo quella scientifica e quella tecnica (17).

Laicità

La religione è una scelta individuale (18).

Non esiste una religione di Stato e ogni posizione religiosa (compresi ateismo e agnosticismo) ha lo stesso rispetto da parte delle istituzioni.

Ambiente

La Repubblica si impegna a tutelare l’ambiente mediante una limitazione della crescita dell’antropentropia (19).

NOTE

(1) Dire che la Repubblica è fondata sul lavoro aveva senso nel dopoguerra dove si doveva ricostruire tutto. Una società ideale non è composta da persone che vivono solo di lavoro, né da persone che parassitano il lavoro altrui. È ora di progredire verso una società dove l’uomo sia più libero di vivere ciò che ama (altrimenti si rischia di avvalorare l’allucinante scritta che campeggiava sopra i campi di concentramento secondo cui il lavoro renderebbe liberi). Il tempo libero è il fattore più importante perché serve per poter gestire al meglio i propri oggetti d’amore. Chi non ha una grande carica vitale potrà ritenere tale fattore come secondario perché, di fatto, non sa utilizzarlo (finendo persino per annoiarsi se ha troppo tempo libero!), ma la persona positiva ed equilibrata vuole una società che le dia il tempo di amare. Essere ricchi, avere successo, non conta nulla se non hai tanto tempo per ciò che ami.

(2) Art. 1 dell’attuale Costituzione.

(3) Gli oggetti d’amore.

(4) La solidarietà appare nell’Art. 2 della Costituzione che a ognuno di noi “richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“, una frase talmente generica da non avere spessore pratico. Solidarietà deve essere un sentimento sociale, mentre la fraternità un sentimento individuale. Impariamo almeno grossolanamente a capirne la differenza: con la solidarietà lo Stato fornisce la garanzia di condizioni di vita più dignitose della semplice sopravvivenza fisica (povertà dignitosa); con la fraternità il cittadino s’impegna a non approfittarsi degli altri cittadini, cioè a non togliere risorse senza una motivazione eticamente accettabile.

(5) La ricchezza è una condizione facilitante quando non deprime la qualità della vita. Lo Stato deve quindi incrementare la ricchezza, ma non a scapito degli altri fattori del BIL. Una nuova definizione di ricchezza.

(6) Completa l’art. 53 che di fatto dice solamente che “il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Senza una reale ridistribuzione del reddito non ci può essere giustizia sociale.

(7) L’art. 4 della Costituzione recita che “ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società“. Ovvia conseguenza dell’Italia come repubblica fondata sul lavoro, ma ovviamente contraddittoria nella sua formulazione: almeno non si doveva usare il presente. Infatti un pensionato che vuole godersi la vita (o un qualunque soggetto che decida di farlo con quello che ha) contravverrebbe questo dovere perché sarebbe difficile dimostrare che un suo hobby concorra al progresso “materiale o spirituale della società“.

(8) Il lavoro (teoria) – Il lavoro (strategie) – Disoccupazione – Precariato.

(9) Sono gli altri due punti della democrazia del benessere.

(10) Art. 3 dell’attuale Costituzione.

(11) La legge – La giustizia.

(12) Il concetto classico di matrimonio è ormai incapace di reggere l’evoluzione della società e devono essere prese in considerazione anche altre possibilità (non solo riguardanti il sesso dei coniugi): unioni civili, matrimoni a tempo ecc.

(13) L’art. 31 della Costituzione recita “la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose“. Quando la procreazione non è ragionevole (massimo due figli; vedasi anche la relazione del nucleo familiare con l’antropentropia), diventa un diritto del singolo, ma non ci può essere la pretesa di un aiuto collettivo che discriminerebbe nei confronti di quei cittadini che hanno fatto scelte di vita diverse.

(14) Art. 32 dell’attuale Costituzione.

(15) L’emarginazionismo; il concetto vale per ogni comportamento palesemente non salutistico.

(16) La cultura.

(17) Art. 9 dell’attuale Costituzione.

(18) La laicità dello Stato è un fattore irrinunciabile in società che tendono a diventare sempre più miste. La pretesa del mistico di forgiare la società secondo le leggi della propria religione di fatto non può che portare a scontri e a incompatibilità: la religione deve essere una dimensione strettamente privata. Per ulteriori approfondimenti vedasi [3].

(19) Il BIL non può crescere se cresce l’antropentropia. Le grandi metropoli rivelano i limiti di chi ha voluto dimenticare questo fattore: sono la dimostrazione di come aumentare l’antropentropia diminuisca la qualità della vita. Non si può basare la ricchezza sulla cementificazione di massa, sul depauperamento naturale e sulla distruzione del pianeta. L’antropentropia è l’evoluzione dell’ecologismo classico che spesso si è perso dietro a obiettivi secondari (mitizzandoli) oppure ha proposto sterili ritorni alla vita del passato; la limitazione dell’antropentropia è quindi il mezzo che evita che alcuni fattori (ricchezza) prendano direzioni in controtendenza al BIL e che consente di avere un progresso e un’evoluzione tecnologica sostenibili.

* Come per il PIL, eventuali discontinuità sono ininfluenti quando il numero di soggetti è grande: con un esempio economico notiamo come una fortuna di 10 miliardi di euro attribuita a un nababbo, spalmata su tutta la società italiana, equivalga a soli 200 euro a testa.

** Un esempio è offerto dalla definizione di FIL, ovvero Felicità Interna Lorda; con tale espressione (Gross National Happiness) ispirata da un’altra espressione ben più nota, Prodotto Interno Lordo (Gross National Product), il re del Bhutan (che la coniò a metà degli anni ’70) intendeva mettere in rilievo il suo impegno a costruire un’economia che fosse coerente con i valori del buddhismo, valori sui cui era ed è basata la cultura tradizionale del suo Paese.

La FIL è orientata a una visione mistica e poco “occidentale” del benessere.

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