Misantropo (dal greco misánthrōpos, composto di misêin, odiare, e ánthrōpos, uomo) – Di persona che manifesta sentimenti di antipatia, avversione, odio per il genere umano. Con un significato più ampio, il termine è utilizzato per indicare una persona piuttosto chiusa al contatto umano, poco socievole, scontrosa, scorbutica (Più passa il tempo e più Giorgio diventa misantropo).
(“Nella nostra famiglia non esistevano pranzi fuori né serate in città. A mio padre mancavano la propensione, i soldi e la salute per condurre una normale vita sociale e coniugale. (…) Mio padre era un misantropo che evitava qualsiasi contatto umano o quasi. Lo trovavo al bar seduto in fondo al bancone per conto suo“; Il Corriere della Sera, 23 settembre 2019).
(“Mia mamma carissima (…) mi dici che ami sempre più gli animali quanto più aumenta il disprezzo per il tuo prossimo. Io sono, credo, ancor più pessimista di te sulla natura degli uomini. Ma non sono un misantropo e non trovo giustificato il disprezzo per l’umanità in generale“; La Stampa, 16 gennaio 2020).
Il misantropo è il titolo di una delle grandi commedie scritte dal grande drammaturgo francese Molière (pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin).
Le altre commedie di grande qualità e successo, tra le numerose che si susseguono negli anni, sono Il misantropo, Il borghese gentiluomo (sulle pretese di nobiltà di un borghese arricchito), Le donne saccenti, sull’ostentazione culturale delle donne, L’avaro, fino al capolavoro che conclude la carriera di Molière, Il malato immaginario, poco prima della morte dell’autore.
In inglese: misanthropic, misanthrope.