Nella lingua italiana l’elisione avviene quando si toglie una vocale da una parola che incontra un’altra parola che inizia con vocale. La vocale tolta viene sostituita da un apostrofo; l’elisione più comune avviene con gli articoli; si dice per esempio l’aquilone e non lo aquilone. L’elisione avviene con
- gli articoli e con le preposizioni articolate (l’uomo, sull’autostrada ecc.)
- gli aggettivi dimostrativi (quest’uomo, quell’autostrada)
- la preposizione di
- la preposizione da, ma solo in locuzioni avverbiali. Si dice d’allora in poi, ma non si può elidere il da in da amare.
Altre elisioni particolari avvengono in poco (un po’, scritto con l’apostrofo e non con l’accento perché è un’elisione!) e con gli imperativi relativi alla seconda persona singolare dei verbi dare, fare, andare: da’, fa’, va’ (ovviamente gli indicativi non hanno apostrofi: egli fa, egli va). L’imperativo del verbo dire relativo alla seconda persona singolare andrebbe scritto di’ come consigliato da molti autori; tuttavia, è ormai diffusissimo e ampiamente tollerato l’uso di dì come imperativo della seconda persona singolare anche grazie al sempre più raro uso di dì come sinonimo di giorno (lo vegliammo notte e dì).
Il troncamento
Consiste nell’eliminare la vocale o una sillaba da una parola senza sostituirvi l’apostrofo. In particolare il troncamento si può attuare se davanti alla vocale finale che si vuole eliminare c’è una delle seguenti consonanti: “l” “m”, “n”, “r”.
Esempi di troncamento sono qual è (quindi non ci va l’apostrofo).
Come ricordarsi se trattasi di elisione o di troncamento? Una regola pratica ci dice che dobbiamo chiederci se potremmo usare la forma anche davanti a una parola che inizia per consonante. Per esempio si può dire qual buon vento ti porta, quindi qual è un troncamento e scriveremo perciò qual è anche quando è seguito da vocale.
Capire l’elisione e il troncamento permette di spiegare perché si usa l’apostrofo con l’articolo indeterminativo davanti a un nome femminile. Infatti applichiamo la regola pratica precedente. Davanti a un nome o a un aggettivo si deve usare il raffronto fra parole dello stesso genere. Nessuno si tronca davanti a un nome maschile perché si può dire nessun personaggio quindi si scriverà nessun albero (senza apostrofo, è un troncamento!), ma si scriverà nessun’amica (è un’elisione!) perché non si può dire nessun sedia!