Qual è la differenza tra similitudine e metafora? Si tratta di due figure retoriche piuttosto simili, ma ben riconoscibili perché nella seconda è assente il ricorso ad avverbi di paragone o a locuzioni avverbiali.
La similitudine è il confronto tra due identità, in una delle quali si ravvisano proprietà che sono simili e sostanzialmente paragonabili a quelle dell’altra; tale confronto è fatto ricorrendo a espressioni quali “come”, “similmente a”, “così come” ecc. Ne troviamo un esempio in Lavandare (Pascoli):
“…quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese…”.
La metafora è senza alcuna ombra di dubbio una delle figure retoriche più ricorrenti sia nel linguaggio parlato che in quello scritto; in pratica, quando si usa una metafora si opera sostituendo una terminologia propria con una terminologia figurata, in seguito a una simbolica trasposizione di immagini. Ne troviamo un esempio in X agosto (Pascoli):
“Anche un uomo tornava al suo nido”
Qui il termine nido sta per casa.
Differenza tra similitudine e metafora – Esempi
Per evidenziare meglio la differenza tra similitudine e metafora possiamo fare alcuni semplici esempi.
Se invece di dire “la mia stima per te è grandissima” diciamo “la mia stima per te è un oceano” stiamo ricorrendo a una metafora (l’oceano è per definizione la più vasta distesa di acqua salata”.
Se invece di dire “sei bellissima” diciamo “sei splendente come il sole dell’estate” stiamo ricorrendo a una similitudine.
Se diciamo “Matteo è buono come il pane” si tratta di una similitudine; se invece diciamo “Matteo è un pezzo di pane” siamo di fronte a una metafora.
“Bolt è un fulmine” è un tipico esempio di metafora; “Bolt corre come un fulmine” è invece un esempio di similitudine.
Da questi semplici esempi si evince che la differenza tra similitudine e metafora è piuttosto facile da individuare; nel primo caso, infatti, si riscontra la presenza di avverbi di paragone o di locuzioni avverbiali.
La differenza tra similitudine e metafora è piuttosto facile da individuare; nel primo caso, infatti, si riscontra la presenza di avverbi di paragone o di locuzioni avverbiali
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