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Torre e pedone contro Torre

Il finale di Torre e pedone contro Torre è un finale che può entrare in quelli elementari per un certo numero di casi

Anche molti testi che vogliono spiegare i finali elementari non riescono a resistere alla tentazione di:

  • evitare soluzioni standardizzate e mostrare anche soluzioni alternative (che alla fine confondono le idee)
  • risolvere posizioni che elementari non sono e che richiedono capacità tattica e studio dettagliato della posizione dei pezzi.

Inoltre, l’errore comune è di mostrare in sequenza le posizioni proponendo la soluzione. Il percorso ideale è invece:

  1. Analizzare la posizione
  2. Verificare se rientra in una di quelle elementari
  3. Applicare la soluzione elementare.

Nel caso il punto 2 non fosse soddisfatto, non resta che mettersi a… pensare.

A livello di nomenclatura, si può parlare di lato lungo della scacchiera o di lato corto a seconda del numero di colonne che separano il pedone dal bordo. La distanza della Torre sul lato lungo è detta efficace quando ci sono almeno tre colonne di distanza dal pedone.

In questi esempi la Torre nera è la Torre debole.

Pedone non di Torre in quinta-sesta-settima

Le posizioni da esaminare sono:

Philidor

  • Re nero davanti al pedone;
  • Torre a distanza almeno una colonna dal pedone
  • Torre Bianca che non copre il Re dagli scacchi

torre e pedone contro torreN

Il metodo per pattare non è unico, ma è quello più facilmente memorizzabile da un umano: la Torre nera taglia fuori il Re, poi quando lil Bianco spinge il pedone per far scudo al Re, la Torre neratorna indietro per attaccare il Re alle spalle con scacchi verticali: 1…Tb6! 2.e6 Tb1 e patta perché il Re bianco non sfugge agli scacchi verticali.

tprre e pedone contro torreN

Se la mossa fosse al Bianco, questi evita la posizione di Philidor con 1.Rf6, ma il Nero patta lo stesso con la seconda posizione di patta (detta “del lato corto“): 1…Te1! 2.Re6 Rf8 (il Re va sul lato corto; anche Rd8 patta, ma il compito del Nero è molto più arduo e non ha senso contravvenire la regola del lato corto solo per complicarsi la vita) 3.Ta8+ Rg7 (la Torre in e1 impedisce sia Rd7 sia Re7) 4.Te8 (4.Rd6 Rf7 5. a7+ Re8 6.Re6 Rf8 e si ritorna alla posizione dopo la seconda mossa) 4…Ta1 (preparandosi a dare scacco se il Re si muove verso la Torre) 5.Td8 (5.Rd7 Ta7+ 6.Rc6 Rf7=) 5…Te1 6.Td7+ [6.Rd6 Rf7 7.Td7+ Re8 8.Ta7 Te2=) 6…Rf8 7.Ta7 Te2 e il Bianco non fa progressi.

Lucena

  • Re bianco davanti al pedone
  • Torre nera che non può dare scacchi dal lato lungo

torre e pedone contro torre

B/N

Il procedimento (“del ponte”) è attribuito a Lucena, anche se nella letteratura scacchistica compare per la prima volta nel testo di Salvio (1634). Con o senza il tratto il Bianco vince:

1.Tg1+ Rh7 [1…Rf6 2.Td1 e vince] 2.Tg4 Th1 3.Rf7 Tf1+ 4.Re6 Te1+ 5.Rf6 Tf1+ 6.Re5 Te1+ 7.Te4e vince.

A 1…Ta2 (o a ognii altra mossa che porta la Torre sul lato lungo) segue 2.Tg1+ e la csotruzione del ponte.

Anti Lucena

  • Re bianco davanti al pedone
  • Torre nera che può dare scacchi dal lato lungo a distanza efficace
  • Re nero dal lato corto che non impiccia la sua Torre
  • Re nero anche non davanti al pedone, ma non sull’ultima traversa dove rischia degli scacchi di Torre
  • Torre bianca che non può essere interposta

Eccoci nella posizione di Tarrasch:

Torre e pedone contro TorreN

Sappiamo già che, se tocca al Bianco, si è nel Lucena. Se la mossa è al Nero, si può salvare con gli scacchi laterali; affinché ciò sia possibile:

  1. la Torre e il pedone devono essere separati almeno da tre colonne (quindi il Re nerodeve collocarsi nella parte con il lato corto e la Torre in quella con il lato lungo);
  2. il Re nero deve essere ben piazzato (non sull’ultima traversa dove rischia uno scacco di Torre).

Nella posizione di Tarrasch sopraesposta entrambe le condizioni sono verificate. Quindi, se la mossa fosse al Nero, patterebbe con 1…Ta8+ 2.Rd7 Ta7+ 3.Rd6 Ta6+ 4.Rc7 Ta7+.

Spostando tutti i pezzi, tranne la Torre nera, verso sinistra, non essendoci le tre colonne fra Torre e pedone, il Nero è spacciato: 1…Ta8+ 2.Rc7 Ta7+ 3.Rc8 Ta8+ 4.Rb7 e vince.

Vediamo ora un caso in cui la parte debole soccombe perché il Re non è ben piazzato. Un caso classico è quando è sull’ultima traversa perché la Torre sostenuta dal pedone può dare scacco con guadagno di tempo. Nella posizione che segue, il Nero non può giocare 1…Rb7 perché ricadrebbe nella posizione di Lucena con costruzione del ponte da parte del Bianco.

Torre e pedone contro TorreN

Dopo 1…Th8+ 2.Re7 Th7+ 3.Rd6 (vince anche 3.Re6, ma la mossa del testo è più logica perché il Bianco si appresta a difendere il Re con la Torre) Th6+ 4.Rd5 Th5+ 5.Rc6! Th6+ 6.Rb5 (con direzione b6; 6.Rc5 sarebbe sbagliata perché libererebbe il Re nero: 6…Rc7) 6…Th5+ 7.Rb6 Th6+ 8.Tc6 Th8 9.Te6 e vince.

Difesa di Kling-Horwitz per i pedoni centrali e d’Alfiere

  • Re nero davanti al pedone, necessariamente dalla parte corta (o muovere verso di essa) per il pedone d’Alfiere
  • Philidor impedita

La Philidor può essere impedita se la Torre è adiacente al pedone (se il pedone è in e5 e la Torre in f5, Tf6 è impossibile) oppure se il Re bianco raggiunge la sesta prima dello scacco.

La difesa di Kling-Horwitz consiste nel piazzare la Torre nera dietro al pedone. Se il pedone è d’Alfiere il Re nero deve essere o muovere verso il lato corto.

tprre e pedone contro torreN

Se la mossa fosse al Bianco, questi evita la posizione di Philidor con 1.Rf6, ma il Nero patta lo stesso con la seconda posizione di patta (detta “del lato corto“): 1…Te1! 2.Re6 Rf8 (il Re va sul lato corto; anche Rd8 patta, ma il compito del Nero è molto più arduo e non ha senso contravvenire la regola del lato corto solo per complicarsi la vita) 3.Ta8+ Rg7 (la Torre in e1 impedisce sia Rd7 sia Re7) 4.Te8 (4.Rd6 Rf7 5. a7+ Re8 6.Re6 Rf8 e si ritorna alla posizione dopo la seconda mossa) 4…Ta1 (preparandosi a dare scacco se il Re si muove verso la Torre) 5.Td8 (5.Rd7 Ta7+ 6.Rc6 Rf7=) 5…Te1 6.Td7+ [6.Rd6 Rf7 7.Td7+ Re8 8.Ta7 Te2=) 6…Rf8 7.Ta7 Te2 e il Bianco non fa progressi.

Difesa del pedone di Cavallo

  • Re nero davanti al pedone
  • Philidor impedita
  • Torre nera che può scendere in ottava

Se la Philidor è impedita, Il nero contro il pedone di Cavallo ha unaltra possibilità: la difesa della prima traversa. Ecco un primo esempio.

Torre e pedone contro TorreN

Il Nero patta con 1…Ta1! Tb6 2.Ta8=.

Eccone un altro esempio (qui la Philidor è impedita per i due motivi, Re bianco già in sesta e Torre troppo vicina alla colonna del pedone; con il Re in a5, ancheh se toccasse al Bianco e giocasse Ra6 la posizione sarebbe quindi patta):

torre e pedone contro torre

N

1…Tc8 2.b6 Tf8 3.Tb7+ Ra8! 4.Ta7+ Rb8 5.Th7 Tg8 e patta.

Difesa di de la Villa

  • Re nero che non può andare davanti al pedone, ma è nella parte corta
  • Torre nera dalla parte lunga a distanza efficace il più lontano possibile e in ottava traversa per evitare che il Bianco la occupi.

Questa difesa ha il nome dell’autore del testo che spiega la difesa in modo più chiaro possibile. Ecco il suo esempio:

torre e pedone contro torre

B

1.Td8 [1.Rd6+ e il Re nero va davanti al pedone 1…Rf8] 1…Ta7+! 2.Td7 Ta8 3.Td6 [3.Tb7 Rg6 4.Rd7 Rf6 5.e7 Rf7=] 3…Rg6! 4.Td7 Rg7 5.Tc7 Rg6=

Cosa accade nei casi in cui la Torre nera non è a distanza efficace? Il Bianco vince, ma la sequenza (riportata da de la Villa) non appartiene ai finali elementari.

Pedone arretrato

Quando il pedone è più arretrato (seconda, terza o quarta traversa) diventa impossibile dare regole generali semplicemente perché le posizioni possibili dei pezzi sono tantissime. Come finali elementari si possono quindi citare solo posizioni didattiche che servono come bussole di fronte a casi particolari.

Cosa cambia con il pedone arretrato?

  • La difesa sul lato lungo funziona sempre, ma non è la sola risorsa per il difendente.
  • Poiché il pedone è arretrato, il difendente ha molto più tempo per giungere davanti al pedone e raggiungere la posizione di Philidor.
  • la parte debole ripone le sue speranze nell’attacco frontale e sul cambio delle Torri, arrivando a un finale di pedoni patto.
  • L’attaccante deve perciò impedire l’obiettivo del difendente tagliando fuori il Re, verticalmente o orizzontalmente

Pedone non di Torre arretrato: Re tagliato fuori verticalmente

Come regola generale di quante più colonne il Re è tagliato fuori e tanto più probabilità di vittoria ci sono. L’analisi è relativamente elementare se il pedone è sulla quarta traversa, mentre le cose si complicano quando è più arretrato. De la Villa indica che

  • se il Re nero (difendente) è tagliato fuori di due colonne con il pedone sulla terza (o sulla seconda) traversa aumentano le probabilità di patta perché i metodi che vedremo per la quarta spesso non valgono;
  • se il Re nero è tagliato fuori di tre colonne il Bianco vince se il pedone è sulla terza traversa, ma non sulla seconda;
  • se è tagliato fuori di quattro colonne si vince anche se il pedone è sulla seconda, ma con una varietà di temi che è impossibile codificare facilmente. Vediamo quindi il pedone sulla quarta traversa.

Re nero sul lato lungo e tagliato fuori di una colonna – La Torre nera (parte debole) deve stare sull’ultima traversa e il Re sulla quinta o sulla sesta. Vediamo uno studio di Chéron (1923) in cui si dimostra l’efficacia dell’attacco frontale.

Torre e pedone arretrato contro TorreB

1.Rb4 Tb8+ (si noti che l’attacco forntale richiede la stessa distanza degli scacchi laterali per avere successo; in questo caso Torre e pedone sono separati da quattro colonne e la distanza è efficace) 2.Ra5 Tc8 3.Rb5 Tb8+ 4.Ra6 (4.Ra5!? è un trucco noto; 4…Ta8+? è errata perché dopo 5.Rb6! la distanza non è più efficace. Il Nero avrebbe dovuto giocare 4…Tc8, in generale un attacco al pedone indifeso è meglio di uno scacco al Re) 4…Tc8 5.Td4 Re5! 6.Td5+ (6.Th4 Tb8=) 6…Re6 7.Rb5 Tb8+ 8.Ra4 Tc8 9.Rb4 Tb8+ 10.Tb5 Th8 11.Tb7 Rd6 12.Rb5 Th5+ 13.Rb6 Tc5 14.Td7+ Rxd7 15.Rxc5 Rc7= .

Come si vede, il Re nero è ben piazzato e, attaccando la Torre, non dà il tempo al Re bianco di infastidire la Torre in c8. Se nella posizione iniziale il Re nero fosse stato in e7, la mossa 5. Td4 sarebbe stata vincente perché avrebbe dato al Bianco un tempo in più.

Se la Torre fosse stata in g8, 1.c5 sarebbe stata inutile perché il Re nero sarebbe andato in e7 e con Td8 il Nero avrebbe minacciato il cambio delle Torri con finale patto.

Si noti che nella posizione di Chéron; 1.Rb4 è la sola mossa logica perché le case d7 e d6 sono controllate dal Re e 1.Td5 non dà nulla perché il pedone che sostiene la Torre di fatto diventa bloccato nell’avanzata. Proviamo a mettere il Re in e4:

Torre e pedone arretrato contro TorreB

Per quanto detto sopra, se muove il Nero, pareggia facilmente con 1…Re5, ma con il tratto al Bianco, il Bianco vince: 1.Td6! Re5 2.Tb6 Tc7 3.Rb4 Rd4 4.Td6+ Re5 5.c5 con facile vittoria perché il Re nero è tagliato fuori ora orizzontalmente e verticalmente.

Re nero sul lato lungo e tagliato fuori di due colonne – Vediamo un’altra posizione in cui il Bianco vince perché il pedone è centrale e il Re nero è tagliato fuori di due colonne. La procedura vincente è dovuta a Grigoriev e vale per i pedoni centrali e di Alfiere, ma NON per quello di Cavallo.

torre e pedone contro torre

B

1.Rc4 Tc8+ 2.Rb5 Td8 3.Rc5 Tc8+ 4.Rb6 Td8 5.Td1 Rf7 6.Rc7 Td5 7.Rc6 Th5 [7…Td8 8.d5 Il pedone è in quinta; a causa della posizione della Torre nera, il Re non può raggiungere la casa della posizione di Philidor e il Bianco vince con la manovra di Lucena; ovviamente 7.Ta5 è perdente perché la Torre va sul lato corto] 8.d5 Re8 9.Te1+ Rd8 10.Tg1 Il Nero non può raggiungere né la posizione di Philidor, né la Kling Horwitz 10…Th8 [10…Th6+ 11.d6] 11.d6 Tf8 12.Ta1 [questa mossa non funzionerebbe con il Pedone di Cavallo perché il Re sarebbe in a6] 12…Re8 13.d7+ Rd8 14.Ta8+ e vince

Re sul lato corto – Si dà per scontato che con il Re sul lato corto, la Torre nera possa andare sul lato lungo ed essere più performante. Infatti con il Re nero tagliato fuori di una colonna, il Bianco non vince, ma, se le colonne sono due, entrano in gioco schemi di amtto che permettono al Bianco di vincere.

Torre e pedone contro Torre

B

1.Rc4 Tc8+ 2.Rd5 Td8+ 3.Rc6! Tc8+ 4.Rd7 Tc2 5.d5 e vince.

Pedone non di Torre arretrato: Re tagliato fuori orizzontalmente

Se la Torre nera occupa il lato lungo, la difesa è facile (quindi il Re nero è sul lato corto). Nelle posizioni con il Re nero sul lato lungo, si definisce taglio perfetto il caso in cui il Re sia sulla stessa traversa del pedone, taglio imperfetto quando è una traversa avanti.

Re sul lato corto – Come detto, la difesa è facile perché il Bianco non può evitare l’avanzamento del Re nero senza subire gli scacchi laterali della Torre nera.

Torre e pedone contro Torre

N

1…Th8 2.Tf5 Te8 3.Te5 Th8 4.Re4 Rc4 5.Tc5+ Rb4=

Re sul lato lungo, taglio perfetto – Importante sintetizzare i risultati:

  • il Bianco vince se il pedone è in quarta traversa
  • il Bianco vince con il pedone se è in seconda o terza traversa, ma solo con i pedoni di Cavallo o di Alfiere (NON con i pedoni cnetrali)

Vediamo i vari casi. La manovra con i pedoni di Alfiere o di Cavallo è semplice.

torre e pedone contro torre

N

1…Ta8 [per evitare il trasferimento del Re in a4 che, comunque, non deve essere immediato; 1…Th8 2.Tg5 (per logica la casa più lontana dal Re nero) 2…Tb8 3.b5 Re4 4.Rb4] 2.Th5 Tb8 3.b5 Tf8 4.Rb4 e il pedone è avanzato di una traversa. 4…Tb8 5.Ra5 Ta8+ 6.Rb6 e il pedone promuove facilmente.

Con lo stesso procedimenti si vince anche con il pedone in seconda o terza traversa (replicando il procedimento, il Bianco avanza il pedone). Se però il pedone è centrale e in terza (seconda) traversa, non si vince.

Torre e pedone contro Torre

N

1…Ta8 2.Th4 [2.Rc3 Ta3+= questa mossa è efficace perché con il pedone centrale il Re bianco non riesce contemporaneamente ad attaccare la Torre e a difendere il pedone] 2…Ta2+ 3.Rc3 Ta3+=

Se toccasse al Bianco, può migliorare subito la posizione giocando 1.Th4, ma il risultato non cambia: 1.Th4 Ta8! 2.d4 Rg3 3.Th5 Rg4 4.Te5 Ta3! [il Re bianco non sarà in grado di difendere il pedone] 5.d5 Rf4 6.Te8 Ta5=

Re sul lato lungo, taglio imperfetto – Se ha la mossa il  Nero pareggia facilmente:

Torre e pedone contro Torre

N

1…Tg8! [come si vedrà, il Nero deve evitare 2.Tg6] 2.Tb6 Tg7 [il Nero aspetta sulla colonna g] 3.f5 Re5=.

Se la mossa fosse al Bianco, vincerebbe con: 1.Tg6 [per facilitare il trasferimento del pedone in quinta] 1…Tf7 2.Rg4! [quesa mossa è logica, ma è l’unica che vince] 2…Tf8 3.f5 Re5 4.Te6+ Rd5 e abbiamo raggiunto la posizione del taglio perfetto.

Pedone di Torre

Uno dei casi più frequenti. Rientrano nei finali elementari le due classiche posizioni: con il Re o con la Torre davanti al pedone molto avanzato. Altri casi o sono del tutto banali o possono essere molto complessi.

Pedone in settima, Torre davanti al pedone – Se la Torre è davanti al pedone, questo può essere sempre spinto in settima e sia l’atacco sia la difesa possono essere molto facili, dipende alla posizione degli altri pezzi. Il difendente infatti ha solo due strategie possibili:

  • catturare il pedone
  • oscillare fra g7 e h7.

Il secondo caso è quello meno immediato e banale (il primo si ha se il Re nero è in b7, c7, b6, c6 e tocca al Nero a muovere). Nella posizione classica il Bianco non può progredire e la partita è patta:

Torre e pedone in settima contro TorreN

Fondamentale è che il Re oscilli fra g7 e h7, non andando mai in f7 (altrimenti seguirebbe Th8 e poi Th7 con infilata al Re e alla Torre che incautamente aveva catturato il pedone).

Se il Re nero fosse per esempio in sesta e non potesse andare in g7-h7, perderebbe anche con il tratto per la doppia minaccia di uno scacco dalla ottava traversa e dell’infilata (Th8 e poi Th7) nel caso di spostamento sulla settima.

Da notare che, anche con uno (o più pedoni) sulla colonna g o sulla colonna h, il Bianco non vince perché il Nero semplicemente ignora l’avanzata dei pedoni. Con un pedone sulla colonna f, il Nero è comunque spacciato perché quando arriva in f6, il pedone dà scacco e il Re non può rimanere in g7 o h7 senza che il pedone promuova.

Pedone in sesta, Torre davanti al pedone – Al Bianco conviene spingere il pedone in settima se il Re nero non riesce a raggiungere g7/h7, ma, d’altra parte, se il pedone resta arretrato, il Re nero potrebbe catturarlo. La migliore opzione per il Bianco è quindi di avanzarlo fino in sesta. Qual è l’esito della partita, visto che il re Nero non può avvicinarsi al pedone (1…Re7? 2.a7! e il Nero non fa tempo ad arrivare nella zona sicura)? Si consideri la posizione di Vancura (1924):

Torre e pedone in sesta contro TorreN

Tale posizione è importante perché può scaturire quando il Bianco è rimasto con un pedone di Torre in sesta in più, i due Re avevano arroccato corto e si sono scambiati tutti i pedoni a est.

Ovviamente i due Re cercheranno di correre sul lato di Donna (il Re bianco vuole andare in a7 per difendersi dagli scacchi lungo le colonne) e la posizione ha senso se tale corsa non è chiaramente impari, come nel caso del diagramma. Da notare che in questa corsa, il Re nero deve stare molto attento a non incorrere in una posizione persa con il pedone di Torre in settima. Se per esempio: 1.Rf7? Re4 2.Re7? a7! e ora il Re nero è troppo lontano dalle case g7 e h7 che gli darebbero la patta (3…Rf7 4.Th8! e vince). La manovra chiave della difesa è portare la Torre in f6: 1…Tf1+ 2.Re4 Tf6 3.Rd5 (3.a7 Ta6 e la posizione è patta perché il Re nero non lascerà mai le case g7 e h7) 3…Tb6 4.Rc5 Tf6 5.Rb5 Tf5+ con patta evidente.

Anche aggiungendo un pedone sulla colonna h la valutazione non cambia: la Torre si porta in f6 (disinteressandosi del pedone h).

Se il Nero non riesce a portare la Torre in f6 dando scacco al Re bianco, è necessario calcolare, con il Nero che cercherà di bloccare l’avanzata del Re bianco.

Pedone in settima, Re davanti al pedone – Il diagramma mostra la posizione tipica:

ttorre e pedone contro torreB

Il Bianco ha il Re immobilizzato, ma la sua Torre taglia fuori il Re sulla colonna f (se il pedone è meno avanzato, ma c’è il taglio verticale, il pedone arriva in settima con il Re bianco davanti a lui).; il Bianco può vincere solo se porta la Torre in b8 (b7) senza che il Re nero riesca a portarsi in c7 liberando la Torre dal blocco del Re.

1.Tc2 Re7 (il Re si avvicina) 2.Tc8! (2.Tc7? è errata per 2…Rd6 3. Tb7 Th1! e il Re non può uscire perché a 4.Rb8?? segue 4…Th8#) Rd6! (Rd7 è peggiore perché sull’uscita Rb7 non c’è più lo scacco laterale in h7: 2…Rd7? 3.Tb8 Th1 4.Rb7! Tb1+ 5.Ra6 Ta1+ 6.Rb6 Tb1+ 7.Rc5!) 3.Tb8 Th1! 4.Rb7! Tb1+ (4…Th7+ 5.Ra6 e vince) 5.Rc8! (5.Ra6? non vince: 5…Ta1+ 6.Rb6 Tb1+ 7.Ra5 Ta1+ ecc.) 5…Tc1+ 6.Rd8 Th1! (minacciando matto) 7.Tb6+ (la fuga in e8 non serve: 7.Re8? Th8+ 8.Rf7 Th7+ e il pedone cade) Rc5 8.Tc6+! (vince anche la semplice Tb1 con il Re che va a nascondersi sulla colonna a dopo gli scacchi della Torre nera sulla colonna h) Rb5 9.Tc8! Th8+ 9.Rc7 Th7+ 11.Rb8 e vince.

Come si vede il procedimento è semplice, ma non banale. Ciò spiega perché, se il Re nero fosse più centralizzato sulla settima traversa (per esempio in e7), riuscirebbe a controllare la casa c7 impedendo al Re bianco di uscire e la patta sarebbe inevitabile.

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