Con esoftalmo (raramente proptosi) si fa riferimento a una condizione caratterizzata dalla protrusione del bulbo oculare (meno tecnicamente, ma più comunemente, si parla di occhi sporgenti); tale condizione può interessare uno oppure entrambi gli occhi; questi ultimi sono situati nelle cosiddette orbite oculari, cavità che hanno pareti ossee che, se integre, non sono soggette a deformazioni; ne consegue che, un qualsivoglia aumento di volume di ciò che è contenuto nelle orbite (e quindi anche dei bulbi oculari) determina uno spostamento di tale contenuto con conseguente protrusione dei bulbi oculari.
Una precisazione importante: alcuni considerano il termine esoftalmo sinonimo di proptosi; altri autori, invece, utilizzano il primo termine per riferirsi a una protrusione oculare determinata da patologie endocrino-correlate e il secondo per indicare l’eccessiva sporgenza degli occhi determinata da altre cause. In questo articolo i due termini saranno utilizzati indifferentmente considerandoli quali sinonimi.
Cause di esoftalmo
Le cause possono essere le più disparate; sono infatti molte le patologie che annoverano l’esoftalmo fra le loro manifestazioni; tali patologie possono essere infiammatorie, infettive, tumorali o vascolari. Di seguito riportiamo le condizioni che più frequentemente causano la condizione in questione (l’elenco è stilato rispettando l’ordine di frequenza):
- malattia di Basedow-Graves (l’esoftalmo basedowiano, noto anche come oftalmopatia di Graves è una manifestazione che si riscontra in circa un terzo dei soggetti affetti dalla malattia di Basedow-Graves)
- cellulite orbitaria (un’urgenza oculistica spesso dovuta a una sinusite che può determinare l’insorgenza di esoftalmo laterale)
- dacrioadenite (malattia infiammatoria su base infettiva che interessa le ghiandole lacrimali; una proptosi monolaterale è uno dei segni che più comunemente si riscontrano in questa patologia)
- corpi estranei nell’occhio (in molti casi la proptosi è determinata dall’ingresso di un corpo estraneo di una certa grandezza all’interno dell’occhio)
- emangioma orbitario (un tumore vascolare che provoca un esoftalmo progressivo che può essere più o meno severo, monolaterale o bilaterale)
- leucemia (la proptosi si verifica nel caso in cui la leucemia determini emorragia intraorbitaria)
- linfoma di Hodgkin (i soggetti affetti da linfoma di Hodgkin possono sviluppare una proptosi monolaterale graduale, anche se non è il segno più caratteristico della patologia)
- trombosi del seno cavernoso (una condizione clinica che in genere determina l’insorgenza improvvisa di esoftalmo unilaterale pulsante)
- tumore delle ghiandole lacrimali (queste forme tumorali determinano protrusione oculare solitamente monolaterale e lentamente ingravescente provocando lo spostamento del bulbo oculare in senso infero-mediale)
- leiomiosarcoma (forma tumorale caratterizzata da diplopia, alterazioni visive, dolore oculare e protrusione del bulbo oculare monolaterale e lentamente progressiva)
- linfangioma oculare (neoplasia che può determinare esoftalmo mono- o bilaterale)
- neuroblastoma (tumore maligno caratteristico dell’età pediatrica che può provocare vari sintomi e segni oculari fra cui protrusione oculare)
- tubercolosi oculare (patologia rara che in alcuni casi determina la comparsa di proptosi progressiva associata a ptosi palpebrale e ingrossamento delle ghiandole lacrimali)
- meningioma del nervo ottico (neoplasia che solitamente determina protrusione del bulbo oculare monolaterale e tumefazione della tempia)
- coristoma orbitario (neoplasia benigna che può causare una proptosi progressiva)
- enfisema orbitario (solitamente è causa di proptosi monolaterale)
- pseudotumor orbitario (processo infiammatorio di cui la protrusione oculare è uno dei segni più caratteristici)
- infestazioni parassitarie (in molti casi determinano esoftalmo progressivo e indolente)
- sclerite posteriore (processo infiammatorio di gravità variabile in cui l’insorgenza di protrusione oculare monolaterale è piuttosto frequente).
L’esoftalmo, a seconda delle cause sottostanti, è generalmente associato ad altri segni e sintomi fra cui gonfiore palpebrale, diplopia, arrossamento e dolore oculari, riduzione della capacità visiva, secchezza oculare, lacrimazione e fotofobia (sensibilità alla luce).
Esoftalmo: diagnosi e trattamento
La diagnosi è semplice data l’evidente sporgenza dei bulbi oculari, sicuramente più complesso è determinare la causa sottostante; possono essere d’aiuto la gravità del disturbo, la velocità con la quale la proptosi è insorta, la direzione della sporgenza e i sintomi e i segni associati.
Il grado di esoftalmo viene stabilito con l’aiuto di uno strumento noto come esoftalmometro.
Il trattamento viene stabilito ovviamente in base alle cause. Nel caso di esoftalmo da morbo di Basedow, gli interventi possono essere di vario tipo, ovvero farmacologici, chirurgici o radioterapici. Non servono invece gli esercizi di ortottica (ginnastica oculare).
Ecco come Wikipedia tratta l’argomento Esoftalmo.