• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • News
    • Salute
    • Benessere
    • Sport
    • Nutrizione
    • Ambiente
    • Società
    • Scienza
    • Tecnologia
  • Tu
    • Felicità
    • Raziologia
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
    • Un po’ di…
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Medicina alternativa
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Integratori
    • Medicina sportiva
  • Scacchi
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Cucina ASI
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Veterinaria
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
Tu sei qui: Home / Salute / Rachitismo

Rachitismo

Con il termine rachitismo si fa riferimento a un gruppo di patologie scheletriche alla cui origine c’è un difetto della mineralizzazione della matrice organica della cartilagine e dell’osso in fase di accrescimento. Conseguenze principali di tali patologie sono deformità e fratture ossee.

Tipicamente, in riferimento all’eziopatogenesi della malattia, si distinguono quattro tipologie di rachitismo:

  • da alterato apporto di vitamina D
  • da alterato metabolismo epatico della vitamina D
  • da alterato metabolismo renale della vitamina D
  • da ridotta azione della vitamina D.

Fanno parte della prima categoria il rachitismo carenziale e quello da malassorbimento intestinale cronico.

Appartengono alla seconda categoria il rachitismo nelle malattie epatiche croniche e quello da trattamento cronico con barbiturici.

Fanno parte della terza categoria il rachitismo ipofosfatemico familiare, quello vitamina D-dipendente di tipo 1, quello da tubulopatie, quello oncogenetico e l’osteodistrofia renale.

Rientra invece nella quarta categoria il rachitismo vitamina D-dipendente di tipo 2.

La comparsa del rachitismo può essere favorita da una ridotta esposizione solare e da deficit alimentari di calcio, magnesio e fosforo.

Il rachitismo carenziale è probabilmente la forma più diffusa ed è essenzialmente determinata da una carenza di vitamina D (la carenza di calciferolo, la vitamina D2 – causa una riduzione dell’assorbimento intestinale di calcio con conseguente ipocalcemia che induce la produzione di paratormone che a sua volta riduce l’escrezione renale di calcio stimolando la mobilitazione dello stesso dalle ossa che risultano così demineralizzate).

Il rachitismo da malassorbimento intestinale cronico è, come si può facilmente intuire, una conseguenza di patologie quali la celiachia o di interventi chirurgici (resezione di parte dell’intestino).

Il rachitismo da epatopatie croniche è legato a una patologia epatica (la carenza di vitamina D è dovuta alla compromissione dell’attività del fegato).

Il rachitismo da barbiturici è una forma della patologia dovuta alle terapie croniche anticonvulsivanti; i dati presenti in letteratura mostrano che in circa un terzo dei soggetti che si sottopongono a terapie anticonvulsivanti si sviluppa la patologia.

Il rachitismo ipofosfatemico familiare è una patologia che viene trasmessa geneticamente con meccanismo autosomico dominante, mentre quello vitamina D-dipendente di tipo 1 è causato da una mutazione genetica.

L’osteodistrofia renale è una forma della patologia che si riscontra in quei soggetti in cui la funzionalità renale è compromessa; di norma si verifica in soggetti affetti da insufficienza renale cronica.

Il rachitismo da tubulopatie è una forma di rachitismo indotta dalla presenza di patologie a carico dei tubuli renali (malattia di Dent, sindrome di Fanconi ecc.)

Il rachitismo oncogenetico è determinato da alcune forme tumorali che causano ipofosfatemia, mentre quello vitamina D-dipendente di tipo 2 è determinato da una mutazione genetica.

La malattia è particolarmente diffusa nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo dove le condizioni igienico-sanitarie sono piuttosto carenti e nei quali si hanno spesso problemi di malnutrizione.

Per quanto riguarda i Paesi sviluppati, le cause predisponenti la malattia sono, in molti casi, diverse rispetto ad alcuni decenni fa quando la patologia era soprattutto legata alle condizioni socio-economiche non particolarmente favorevoli e alla scarsa esposizione alla luce solare; attualmente, le cause di rachitismo sono da ricercarsi soprattutto nella nascita pre-termine, nell’allattamento prolungato con latte artificiale non integrato con vitamine, nell’allattamento prolungato con surrogato vegetale del latte a base di soia e nel rifiuto di latte o latticini nel periodo che segue lo svezzamento.

Rachitismo: segni e sintomi

rachitismo

Raramente la patologia si manifesta prima del terzo mese di vita; il picco di incidenza si registra fra il terzo mese e il terzo anno di età, in particolar modo in quei bambini che sono stati svezzati precocemente e che sono stati alimentati con il latte artificiale. Vi sono comunque anche forme tardive che interessano soggetti di 10-12 anni circa. Con l’espressione rachitismo adulto si fa riferimento a una forma morbosa simile all’osteomalacia.

Alcuni autori suddividono le manifestazioni della malattia in tre fasi: periodo prerachitico, periodo florido e periodo di stabilizzazione.

Durante la fase prerachitica il bambino è facilmente irritabile e piagnucoloso; è pallido e la cute risulta spesso umida; nel corso dei pasti è frequente una forte sudorazione; tipica è la difficoltà a mantenere la posizione eretta e a imparare a camminare; si registrano frequentemente anche gastroenteriti e patologie bronchiali.

Durante la fase florida si iniziano a notare le alterazioni ossee e dei denti; l’ipotonia muscolare è importante; si osserva epatosplenomegalia (ingrossamento di fegato e milza) e ingrossamento linfonodale.

A livello scheletrico si osservano craniotabe (assottigliamento e rammollimento delle ossa piatte del cranio), cranio asimmetrico, gambe arcuate, sterno prominente, protuberanze della cassa toracica e deformazioni a carico di bacino e spina dorsale.

La fase di stabilizzazione è così denominata in quanto si verificano le stabilizzazioni delle varie deformazioni che si sono sviluppate nel periodo precedente.

I bambini rachitici hanno sovente problemi di salute; sono spesso molto pallidi, hanno difficoltà ad alzarsi in piedi e tendono a stancarsi molto facilmente; contraggono spesso malattie respiratorie anche a causa delle deformazioni a carico della cassa toracica. Con l’avanzare dell’età sono comuni ingrossamenti delle metafisi delle ossa lunghe e varismo accentuato.

Diagnosi

La diagnosi non è difficile; oltre all’osservazione clinica ci si avvale di test quali esami del sangue e radiografie.

Come si cura il rachitismo

Il trattamento della patologia è ovviamente legato alla causa scatenante; in primis è necessario riportare in equilibrio di livelli vitamina D, calcemia e fosfatemia; nelle forme di rachitismo secondario ad altri disturbi è chiaramente necessario intervenire anche sulla patologia primaria che lo determina.

Nei casi di rachitismo da mutazione genetica è necessario intervenire somministrando quantità di vitamina D superiori a quelle che sono le dosi normalmente raccomandate.

 

Ecco come Wikipedia tratta l’argomento Rachitismo.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

ANSA NEWS



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Finalmente disponibile la versione cartacea del Manuale di cultura generale, una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

I BEST SELLER

  • La felicità è possibile Migliorare la propria personalità per migliorare la propria vita
  • Il manuale completo della corsa Per sapere proprio tutto sulla corsa
  • Correre per vivere meglio Correre per la salute: dal principiante all'agonista
  • Il metodo Albanesi Per imparare a mangiare bene e fare una sana attività fisica
  • Il manuale completo dell'alimentazione Per sapere proprio tutto sull'alimentazione
  • Migliora la tua intelligenza Intelligenti non si nasce, si diventa!
  • Capire gli scacchi Tutto ciò che serve per diventare esperti del "nobil giuoco"
  • Il manuale completo della maratona Lo strumento migliore per affrontare una maratona
  • Gli altri nostri libri...


I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

Il gruppo dei nostri amici


IL METEO


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2019 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati