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Ti trovi qui: Home / Salute / Pronto Soccorso / Rianimazione – Il rischio di soffocamento nei bambini

Rianimazione – Il rischio di soffocamento nei bambini

a cura di Davide Corvi

Se un bambino sta soffocando per aver inalato un oggetto piccolo, dovremo seguire una procedura molto simile a quella prevista per un soggetto adulto. Bisogna solo ricordare bene che:

  • nei bambini molto piccoli, la manovra dei colpi addominali andrebbe evitata: è troppo alto il rischio di causare lesioni agli organi intra-addominali; la si sostituisce con i colpi toracici (vedasi più avanti l’immagine 3).
  • A volte un grave affanno respiratorio può essere dovuto anche a cause infettive (per esempio una laringite o l’infiammazione dell’epiglottide, l’epiglottite, per cui può essere importante saper distinguere per quale motivo un bambino sta soffocando. Di solito, se la causa è un corpo estraneo in gola, non ci sono altri segni di malattia precedenti come la febbre o la tosse e soprattutto si sa che il bambino stava giocando con piccoli oggetti oppure stava mangiando e in modo molto repentino è diventato dispnoico (cioè affannato da un punto di vista respiratorio).

Anche qui distinguiamo un’ostruzione lieve da una severa e lo facciamo in base all’efficacia della tosse del bambino. Vediamo la tabella.

Ostruzione lieveCosa fare
Piange o risponde alle domande.

Tossisce rumorosamente.

Riesce a prendere fiato tra un colpo di tosse e l’altro.

Pienamente sveglio.

Lo incoraggio a tossire e lo sorveglio attentamente.

Ovviamente se la difficoltà si prolunga pur rimanendo “lieve” chiamerò i soccorsi.

Ostruzione severaCosa fare
Non riesce a parlare.

Tosse “silenziosa”, del tutto inefficace.Non respira.Diventa “blu”.Sta per svenire.

Perde i sensi.

Nel momento in cui l’ostruzione inizia a diventare severa e la tosse inefficace, chiamo subito aiuto, chiedendo di avvisare il 118 dopodiché:

a) bambino ancora sveglio: alterno 5 colpi sulla schiena a 5 colpi toracici (se ha meno di un anno) oppure 5 colpi addominali (solo se è un po’ più grande) –> vedere le precisazioni sotto.

b) Se perde i sensi lo sdraio su una superficie rigida, gli apro la bocca e se vedo l’oggetto lo tolgo, ma senza fare tentativi ripetuti o alla cieca che sarebbero nocivi dopodiché iperestendo il capo e sollevo il mento e tento di somministrare fino a 5 respirazioni artificiali. Se non riesco passo al massaggio cardiaco. Eseguo un minuto di rianimazione (30:2, come nell’arresto cardiaco) prima di chiamare il 118 (se ciò non è stato ancora fatto da nessuno). Proseguo i cicli 30:2 e, ogni volta che eseguo la respirazione, cerco di vedere l’oggetto e se l’ostruzione si è risolta. Continuo così finché il bimbo non inizia a respirare o non arrivano i soccorsi.

I colpi nella schiena nei bambini piccoli (immagine 1) – Negli infanti, cioè nei bambini fino a circa un anno di vita (ma, a seconda delle circostanze, anche nei bambini di età superiore), si procede così: si colloca il bambino prono con la testa verso il basso (oppure, se si è seduti, lo si appoggia sulle cosce);colpi schiena infanti

si sostiene la testa dell’infante afferrando i due angoli inferiori della sua mandibola (senza schiacciare le parti molli del viso); si danno fino a 5 colpi sulla schiena col palmo della mano tra le scapole (ovviamente non è obbligatorio arrivare fino a 5, si osserva se il colpo rimuove l’ostruzione e in tal caso si smette).

I colpi sulla schiena nei bambini più grandi (immagine 2) – Quando è possibile, tentare di posizionare il bambino con la testa rivolta in basso; per esempio, se si è seduti lo si colloca a pancia in giù sulle cosce; se ciò non è possibile o è scomodo, lo si mette in posizione inclinata in avanti e lo si colpisce tra le scapole come nell’adulto, sostenendolo con un braccio davanti.

colpi sulla schiena

Colpi toracici nel bambino piccolo (immagine 3) – Come visto, quando non funzionano i colpi dorsali, nel bambino piccolo, specialmente se ha meno di un anno, si usano i colpi toracici;

colpi al torace

il bimbo va posto a testa in giù (con la sua schiena sul nostro avambraccio e il suo occipite nella nostra mano). Il punto dove comprimere è lo stesso che abbiamo visto per il massaggio cardiaco. I 5 colpi sono simili a quelli del massaggio cardiaco, con la differenza che sono più distanziati fra loro e più “bruschi”.

Colpi addominali nei bambini di età superiore a un anno (immagine 4) – Si sta in piedi o inginocchiati dietro al bambino, si circondano le sue braccia e il suo busto con le nostre braccia; si stringe la mano a pugno e la si posiziona tra l’ombelico e il processo xifoideo dello sterno1, si afferra questa mano con l’altra mano e si dà un colpo brusco verso l’interno e verso l’alto. Se necessario, si ripete 5 volte l’operazione. Non si devono comprimere le coste o lo sterno.

colpi addominali

Riassumiamo – Nel bambino molto piccolo si alternano i 5 colpi alla schiena ai 5 colpi toracici, mentre nel bambino più grande si alternano 5 colpi alla schiena a 5 colpi addominali. In entrambi i casi si cessano le operazioni se l’ostruzione si risolve e il bambino respira bene da solo oppure se il bambino diviene incosciente (perché in quest’ultimo caso si passa alla rianimazione cardiopolmonare che non deve mai essere interrotta fino all’arrivo dei soccorsi).

Una raccomandazione: se dopo una qualsiasi di queste manovre rianimatorie l’ostruzione si risolvesse e il bambino non avesse più problemi, è opportuno fare comunque un controllo medico per accertarsi che il trauma dovuto alla manovra stessa non abbia causato danni. Questo vale anche per li soggetti adulti.

I punti chiave

Anche in caso di soffocamento da corpo estraneo, se il bambino è svenuto e non respira, si pratica la solita rianimazione con 30 compressioni e 2 ventilazioni in continuo. Il 118 va avvisato subito.

Crediti

Dott. Davide Corvi

Anestesista-rianimatore presso: Istituto Ortopedico Galezzi

20161 Milano


1 Il punto più basso dell’osso dello sterno

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