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Rianimazione – Il rischio di soffocamento

a cura di Davide Corvi

Parliamo del rischio di soffocamento. Ci troviamo al ristorante e il nostro compagno di pranzo manda un boccone di traverso e inizia a soffocare. Che fare? Gli chiediamo: “Stai soffocando?” (sembra una domanda “stupida”, ma serve per capire se il soggetto è ancora in grado di parlare) e valutiamo dai segni indicati nella tabella sottostante se l’ostruzione è lieve o severa.

Ostruzione lieveCosa fare
Risponde “Sì”, quindi riesce a parlare. Riesce a tossire, a respirare.Osservo, incoraggio la sua tosse, ma non faccio nient’altro a meno che l’ostruzione non diventi severa. Ovviamente se la difficoltà si prolunga pur rimanendo “lieve” chiamerò i soccorsi.
Ostruzione severaCosa fare
Non riesce a parlare.

Non respira o respira con rumorosa ostruzione (detta “stridore inspiratorio”).

Tenta di tossire, ma in modo inefficace.

Può perdere i sensi.

a) Se il paziente è svenuto pratica la RCP (rianimazione cardiopolmonare) come se fosse già in arresto cardiaco (si vedano le puntate II, III, IV) iniziando però subito dal massaggio senza effettuare la sequenza GAS (sappiamo già che non respira!).

b) Se il paziente invece è ancora cosciente, alternare 5 colpi sulla schiena e 5 colpi addominali come indicato sotto.

I colpi sulla schiena (immagine 1) – Porsi al fianco e leggermente dietro la vittima, sostenerle il torace con una mano e farla piegare bene in avanti. Dare fino a 5 colpi decisi tra le scapole con il palmo dell’altra mano. Osservare se ogni colpo rimuove l’ostacolo (lo scopo ovviamente non è dare per forza tutti e 5 i colpi). Se con questi 5 colpi non si è ottenuto niente, passare ai colpi addominali.

I colpi addominali (immagine 2) – Stare dietro la vittima e circondare la parte superiore dell’addome con entrambe le braccia e farla piegare in avanti. Stringere una mano a pugno con il pollice all’interno e posizionarla a metà strada tra l’ombelico e il processo xifoideo dello sterno1; afferra questa mano con l’altra ed esercitare una rapida compressione e immediato rilasciamento a quel livello dell’addome, come per creare una “tosse artificiale”. Ripetere fino a 5 colpi. Se non funzionano, tornare ai 5 colpi sulla schiena e alternare colpi sulla schiena-colpi sull’addome fino all’arrivo dei soccorsi. Se in qualsiasi momento la vittima diviene incosciente si parte con il ciclo massaggio cardiaco–respirazioni artificiali (30 compressioni-2 respirazioni), esattamente uguale a quello dell’arresto cardiaco. Questa sequenza è adatta anche ai bambini di età superiore a un anno.

rischio soffocamento

I colpi addominali descritti vanno sotto il nome di manovra di Heimlich. Curiosamente, sembra possibile anche una manovra di Heimlich effettuata su sé stessi. Se una persona sta soffocando per un oggetto estraneo in trachea e nessuno va in suo aiuto, può chiudere la mano destra a pugno e afferrarla con la sinistra comprimendo nello stesso punto visto sopra oppure usare il bordo di un tavolo o la spalliera di una sedia per comprimere nella stessa zona, come mostra la foto sottostante tratta dal sito cardiologiapertutti.it:

Manovra di Heimlich

I punti chiave

Anche in caso di soffocamento da corpo estraneo, se il soggetto è svenuto e non respira si pratica la solita rianimazione con 30 compressioni e 2 ventilazioni in continuo. Il 118 va avvisato immediatamente.

Crediti

Dott. Davide Corvi

Anestesista-rianimatore presso: Istituto Ortopedico Galezzi

20161 Milano


1 Il punto più basso dell’osso dello sterno

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