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Stenosi aortica

Ultimi aggiornamenti: 2018


La stenosi aortica (o stenosi della valvola aortica o, ancora, stenosi valvolare aortica) è una seria patologia cardiaca che è caratterizzata dal restringimento patologico del lume della valvola aortica (si tratta quindi, tecnicamente parlando, di una valvulopatia. Il restringimento del lume della valvola aortica (anche semilunare aortica) crea un ostacolo al passaggio del sangue dal ventricolo sinistro all’aorta durante la sistole e finisce per determinare un’ipertrofia dello stesso ventricolo sinistro che ha lo scopo di mantenere il più possibile normale la tensione di parete; tale ipertrofia finisce, a lungo andare, per favorire un persistente aumento della pressione diastolica del ventricolo sinistro, e quindi una congestione del circolo polmonare.

Stenosi aortica: le cause

Prima di entrare nel merito delle cause è necessaria una brevissima premessa relativamente alle tipologie di stenosi valvolare aortica. Essenzialmente si possono distinguere tre tipi di stenosi:

  • stenosi aortica valvolare
  • stenosi aortica sottovalvolare
  • stenosi aortica sopravalvolare.

La stenosi aortica valvolare può avere una causa acquista oppure congenita; la stenosi aortica sottovalvolare e quella sopravalvolare hanno cause di natura congenita.

Le stenosi aortiche di tipo acquisito sono generalmente legate a una patologia reumatica oppure alla degenerazione senile.

La stenosi aortica di origine reumatica è dovuta molto spesso a infezioni batteriche delle vie aeree causate da streptococco beta-emolitico di tipo A; in alcune persone, la risposta anticorpale è anomala e si verifica un’aggressione anche a carico delle cellule della valvola aortica; viene a generarsi uno stato infiammatorio cui consegue una deformazione della valvola.

Nella stenosi valvolare aortica legata alla degenerazione senile il problema è essenzialmente dovuto alla deposizione di calcio su una valvola tricuspide o congenitamente bicuspide. Di norma, questa forma interessa i soggetti over 65, ma può anche colpire persone adulte più giovani.

Le stenosi aortiche di natura congenita il problema è presente dalla nascita (o comunque esiste una predisposizione al suo sviluppo); la localizzazione della stenosi può essere valvolare, sottovalvolare o sopravalvolare. Chi è affetto da stenosi aortica congenita ha generalmente un consanguineo affetto a sua volta dalla patologia.

Stenosi aortica: la gravità

Non tutte le stenosi aortiche hanno lo stesso livello di gravità; utilizzando questo criterio si è soliti distinguere quattro forme della patologia:

  • lieve
  • moderata
  • severa
  • critica (anche serrata).

Si ha stenosi aortica lieve quando l’area valvolare è superiore a 1,5 cm2. Questa forma può essere asintomatica ed essere rilevata soltanto nel corso di esami diagnostici eseguiti per altre motivazioni.

Si parla di stenosi aortica moderata nel caso in cui l’area valvolare sia compresa in un range tra 1 e 1,5 cm2.

Si ha stenosi aortica severa quando l’area valvolare è inferiore a 1 cm2.

Quando l’area valvolare è inferiore a 0,75 cm2 la situazione è decisamente grave e si parla appunto di stenosi aortica critica.

Stenosi aortica: segni e sintomi

Fin quando la stenosi aortica è di grado lieve, il soggetto non avverte alcun problema (al limite il medico potrebbe rilevare casualmente la presenza di soffio cardiaco tramite esame stetoscopico); con l’aggravarsi della situazione il soggetto accuserà una caratteristica triade sintomatologica, ovvero angina pectoris, sincope e dispnea.

Le complicanze sono purtroppo un’evenienza abbastanza frequente; oltre al rischio di morte improvvisa a causa di un’aritmia ventricolare o di un insufficiente apporto di sangue al cervello, sono da segnare la fibrillazione atriale e l’endocardite infettiva.

Diagnosi di stenosi aortica

stenosi aorticaLa diagnosi può avvalersi di vare tecniche; ovviamente il medico eseguirà sempre un esame obiettivo e potrà richiedere l’esecuzione di esami quali elettrocardiogramma, ecocardiografia, radiografia toracica e cateterismo cardiaco.

Alla radiografia del torace e dimensioni del ventricolo sinistro sono a lungo normali, ma può mostrare la dilatazione dell’aorta ascendente, l’ingrandimento atriale e la presenza di calcificazioni valvolari mentre l’ecocardiografia Doppler documenta le alterazioni dei lembi valvolari (ispessimento e ridotta motilità) e del tratto di deflusso, ipertrofia concentrica e alterate proprietà diastoliche del ventricolo e ne permette la misura del gradiente. Il cateterismo cardiaco permette di misurare con precisione le dimensioni dell’area valvolare; è inoltre utile per escludere o confermare la presenza di una cardiopatia associata.

Trattamento della stenosi aortica

La terapia medica con antibiotici si pone come scopo la profilassi dell’endocardite batterica; altri farmaci che possono venire utilizzati sono gli ACE-inibitori e i diuretici che vengono utilizzati per ridurre la pressione ventricolare che tende a innalzarsi eccessivamente a causa delle difficoltà che il cuore ha nel pompare il sangue attraverso una valvola aortica interessata dalla stenosi.

Per quanto concerne la chirurgia, l’intervento di sostituzione valvolare con protesi meccaniche o biologiche è indicato nei casi sintomatici perché, dopo i primi sintomi il quadro clinico può deteriorarsi rapidamente. L’angioplastica con palloncino può costituire una misura palliativa nei casi in cui l’intervento chirurgico sia controindicato.

La valvulotomia è una tecnica ormai in disuso; si tratta di un intervento chirurgico diretto sulla valvola; ormai viene praticato soltanto in particolari casi di bambini affetti da stenosi aortica congenita.

 

Ecco come Wikipedia tratta l’argomento Stenosi aortica.



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