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Vasectomia

La vasectomia è un intervento chirurgico che consiste nella sezionatura e nella legatura dei cosiddetti dotti deferenti (anche vasi o canali deferenti), ovvero quella parte dell’apparato genitale dell’uomo che collega gli epididimi ai dotti eiaculatori per veicolarvi il liquido spermatico.

La vasectomia è un metodo di contraccezione di natura permanente (anche se, come vedremo, in alcuni casi è possibile ottenere la reversibilità), ma può anche costituire sia una fase dell’intervento di orchiectomia (asportazione chirurgica di un testicolo) sia una misura di tipo profilattico (si mira a evitare complicanze infettive nel periodo post-operatorio) nel corso dell’intervento di prostatectomia (rimozione chirurgica della prostata).

In questo articolo tratteremo della vasectomia come metodo contraccettivo.

Con l’intervento di vasectomia si impedisce che lo sperma si mescoli con il liquido che viene rilasciato attraverso il meccanismo eiaculatorio. È doveroso precisare che la produzione di sperma da parte dei testicoli non viene a cessare, ma quest’ultimo viene riassorbito dal corpo.

Dopo l’intervento di vasectomia, se non si vuole correre il rischio di incorrere in gravidanze indesiderate è necessario che uno dei partner utilizzi un altro metodo anticoncezionale perché possono occorrere diverse settimane per far sì che tutto lo sperma rimanente dopo l’intervento venga completamente eiaculato o comunque riassorbito; non si ha quindi la certezza di essere sterili fino a quando ciò non viene confermato da un esame di laboratorio che attesti la condizione di azoospermia (assenza di spermatozoi nell’eiaculato); per approfondimenti su questo tipo di esame si consulti il nostro articolo Spermiogramma.

Vasectomia – Procedura chirurgica

Un intervento di vasectomia non è una procedura chirurgica particolarmente complessa; la sua durata è abbastanza breve (si va dai 20 minuti alla mezz’ora). Vediamone le fasi più significative.

Innanzitutto è necessario procedere con un’accurata disinfezione dei testicoli e dello scroto. Se il paziente che deve sottoporsi all’intervento di vasectomia è particolarmente ansioso, il medico potrebbe decidere di somministrare un farmaco ad azione ansiolitica. Si procederà poi con un’anestesia locale a carico della zona interessata dall’intervento chirurgico.

Dopo aver anestetizzato la parte il chirurgo praticherà una o più incisioni nello scroto e procederà con la sezionatura dei dotti deferenti dopodiché suturerà o chiuderà le loro estremità. Terminate queste fasi i dotti deferenti vengono riposizionati internamente allo scroto e a questo punto sarà possibile procedere con la suturazione dell’epidermide. Tale suturazione viene solitamente effettuata con punti dissolventi; non sarà quindi necessaria alcuna procedura di rimozione successiva.

La vasectomia può essere effettuata sia con il bisturi (vasectomia tradizionale) sia senza; la vasectomia senza bisturi ha la stessa efficacia della vasectomia tradizionale e ha come principali vantaggi la minore perdita ematica e il minor rischio di complicazioni post-operatorie.

Cosa accade dopo l’intervento di vasectomia

Dopo l’intercento di vasectomia il soggetto avvertirà per alcune ore una sorta di intorpidimento a livello scrotale; generalmente vengono consigliate applicazioni di ghiaccio sull’area interessata e il riposo assoluto per tutto il resto del giorno. Allo scopo di proteggere l’area e ridurre il disagio è consigliabile indossare indumenti di biancheria intima confortevoli. Può essere d’aiuto anche indossare un sospensorio.

L’intervento di vasectomia è considerato un intervento di chirurgia minore, ma generalmente, per alcuni giorni dall’operazione, potrebbero fare la loro comparsa gonfiori e dolenzia scrotale, ciononostante la ripresa dell’attività lavorativa può essere fatta entro due o tre giorni a meno che non si svolgano attività particolarmente impegnative dal punto di vista fisico (un conto è fare l’impiegato e un altro è essere traslocatori).

È opportuno evitare il sollevamento di oggetti pesanti per almeno una settimana; lo stesso periodo è quello generalmente occorrente per la ripresa di una normale attività sessuale.

A tale proposito è bene precisare che un intervento di vasectomia non influisce minimamente né sul desiderio sessuale né sulla capacità erettiva né sulla capacità eiaculatoria. La comparsa di lievi dolori nella zona dei testicoli durante le fasi di eccitazione sessuale è da considerarsi normale; ciò può verificarsi addirittura per alcuni mesi dall’intervento.

Come nel caso di tutti gli interventi chirurgici, nemmeno quello di vasectomia può dirsi indenne da complicazioni, anche se generalmente sono di poco conto. Possono esserci perdite ematiche sottocutanee con conseguente formazione di gonfiori e lividi; possono svilupparsi processi infettivi nel punto in cui è stata effettuata l’incisione chirurgica; infezioni scrotali interne sono invece estremamente rare.

Talvolta possono verificarsi perdite spermatiche da un dotto deferente che si riversano sui tessuti circostanti; tali perdite possono formare grumi di piccole dimensioni (granulomi spermatici); i granulomi spermatici non sono solitamente dolorosi e per la risoluzione del problema bastano pochi giorni di riposo e, se vi è comparsa di dolore, l’utilizzo di farmaci antidolorifici. Nei casi più complicati può rendersi necessario un intervento chirurgico di rimozione dei granulomi venutisi a formare.

Un altro tipo di complicazione che potrebbe verificarsi in seguito a un intervento di vasectomia è l’infiammazione degli epididimi (dotti di piccole dimensioni che collegano i dotti efferenti dal retro dei testicoli ai loro dotti deferenti); si parla in questo caso di epididimite congestizia.

Efficacia dell’intervento

L’efficacia della vasectomia quale metodo contraccettivo è elevatissima (il tasso di fallimento di tale procedura è infatti inferiore all’1%). Sostanzialmente esistono due motivazioni per le quali, dopo un intervento di vasectomia, può comunque verificarsi una gravidanza:

  • non si è utilizzato un metodo contraccettivo supplementare prima che si verificasse la condizione di azoospermia;
  • si è verificato un ricongiungimento spontaneo dei vasi deferenti (ricanalizzazione spontanea) oppure si è riaperta una delle estremità dei vasi facendo sì che lo sperma si sia nuovamente mescolato con il liquido seminale.

Il secondo punto è un’evenienza estremamente rara.

Vasectomia

La vasectomia è un intervento chirurgico che consiste nella sezionatura e nella legatura dei cosiddetti dotti deferenti (anche vasi o canali deferenti).

Vasectomia – Pro e contro

Analizziamo alcuni pro e contro dell’intervento di vasectomia.

Efficacia – Abbiamo già visto che, dal punto di vista dell’efficacia, la vasectomia può essere considerata uno dei metodi contraccettivi migliori; il rischio di gravidanze indesiderate infatti è molto limitato e, fatta eccezione per il periodo in cui non vi è ancora la condizione di azoospermia, non ci sarà più bisogno di ricorrere ad altre tipologie di contraccezione né da parte del partner maschile né da parte del partner femminile.

Costi dell’operazione – Uno svantaggio potrebbe essere rappresentato dai costi dell’operazione (in Italia occorrono circa 2.000 euro, mentre in altri Paesi europei i costi sono decisamente più bassi), ma si deve tenere conto che si tratta di un esborso una tantum e che mette fine a costi ulteriori (non si dovranno infatti acquistare più contraccettivi di alcun genere).

Mancata protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili – Lo svantaggio più grande è forse costituito dal fatto che la vasectomia è essenzialmente un metodo contraccettivo e, a differenza, per esempio, del preservativo, non ha alcuna efficacia protettiva nei confronti delle cosiddette malattie sessualmente trasmissibili.

Difficoltà nella reversibilità – La vasectomia può costituire un notevole svantaggio nel caso un soggetto cambi idea sul suo desiderio di paternità; è vero che esistono modalità chirurgiche in grado di ricongiungere i dotti deferenti (vasovasostomia, un intervento che comporta il ripristino del condotto, rianastomosi, l’intervento consiste nella riunione dei segmenti sezionati e legati nprecedentemente alloscopo di ristabilire il passaggio degli spermatozoi), ma tale operazione non è particolarmente agevole e la percentuale di successo non è totale (80-90% se non sono trascorsi più di 10 anni dall’intervento; minore se si sono oltrepassati i 10 anni. Comunque sia, la vasectomia è un’operazione che deve essere considerata reversibile.

Un ultimo cenno va agli aspetti legali. Molti ritengono, erroneamente, che l’intervento di vasectomia sia illegale nel nostro Paese. In realtà, la vasectomia è stato un intervento chirurgico illegale fino al 1978; fu la legge 194 che di fatto legalizzò questa procedura chirurgica. Nel 1987, la Corte di Cassazione ha poi sentenziato che, in regime di tutela dei diritti del partner, la vasectomia non può più essere considerata reato, a patto che la partner firmi il consenso all’esecuzione di tale intervento chirurgico.

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