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LASIK

Ultimi aggornamenti: 2018

La tecnica LASIK (Laser Assisted In-Situ Keratomileusis ovvero laser in situ cheratomileusi) è una tecnica di chirurgia refrattiva che prevede l’utilizzo del laser a eccimeri, uno strumento che produce un fascio di luce laser nella lunghezza d’onda di 193 nm (nanometri) ovvero nel campo degli ultravioletti. Con il laser a eccimeri (eccimeri sta per dimeri eccitati), il chirurgo tratta la cornea rimodellandone la curva in modo tale da correggere i vizi refrattivi (astigmatismo, ipermetropia, miopia).

La LASIK viene soprattutto consigliata in presenza di difetti refrattivi di grado medio-elevato e attualmente è la metodica più utilizzata per il trattamento della miopia, il vizio refrattivo più comune. La tecnica LASIK viene proposta anche per la correzione della presbiopia (che non è un difetto refrattivo, per quanto alcuni lo classifichino ancora come tale, bensì un disturbo dell’accomodazione); in questo caso si ricorre alla cosiddetta LASIK monovisione (vedasi paragrafo finale).

Un intervento con tecnica LASIK ha un costo che, a seconda dei centri, può variare dai 500 ai 1.000 euro per occhio.

Come si esegue la LASIK

Dopo che sono stati eseguiti tutti gli accertamenti del caso per stabilire se il soggetto può essere sottoposto all’intervento, si può procedere con l’operazione.

Nelle fasi iniziali dell’intervento il chirurgo procede con la creazione di un lembo di tessuto corneale (flap) sottilissimo; il flap viene poi sollevato dal letto corneale e con il laser a eccimeri si procede con il rimodellamento della curva corneale. Terminata questa fase si procede riposizionando il lembo che si reintegrerà naturalmente con il tessuto sottostante senza che sia necessario alcun punto di sutura. Il reintegro avviene nell’arco di poche ore dall’intervento.

L’operazione dura pochi minuti e viene eseguita in anestesia topica ovvero si anestetizza la parte utilizzando un apposito collirio. Per quanto sia possibile eseguire l’intervento su entrambi gli occhi nel corso di una stessa seduta operatoria, in alcuni casi si eseguono due interventi a distanza di una settimana l’uno dall’altro.

Se la LASIK non sortisce gli effetti sperati è possibile effettuare nuovamente un intervento. In questo caso si dovranno attendere almeno 6 settimane. Nella quasi totalità dei casi non c’è dolore post-operatorio, ma è possibile riscontrare una sensazione di fastidio oculare (la tipica sensazione di corpo estraneo nell’occhio) che comunque non perdura generalmente oltre le 12 ore.

Il recupero della funzione visiva avviene entro poche ore dall’intervento, ma occorreranno alcune settimane affinché si possa parlare di stabilizzazione completa.

Per alcuni mesi sarà necessario ricorrere a colliri di diverso tipo al fine di scongiurare infezioni e garantire una corretta lubrificazione degli occhi (vedasi paragrafo Cosa si deve fare dopo l’intervento di LASIK).

Quali risultati con la tecnica LASIK?

I risultati che si ottengono con la tecnica LASIK e alcune sue varianti (come la moderna femtoLASIK) sono generalmente ottimi per quanto concerne tutti i vizi refrattivi e consente la correzione di difetti più marcati di quelli correggibili con la tecnica PRK (cheratecomtia fotorefrattiva), adatta soprattutto al trattamento di miopie di grado lieve.

Attualmente la LASIK è la tecnica di chirurgia refrattiva più utilizzata a livello internazionale per la correzione di miopie di grado elevato, correzione di astigmatismi di grado medio-elevato e per il trattamento dell’ipermetropia.

L’operazione è sostanzialmente indolore e meno fastidiosa, nel post-operatorio, di quanto non lo sia la PRK; spesso l’unico problema è una sensazione di corpo estraneo nell’occhio, peraltro piuttosto modesta e destinata a scomparire nell’arco di breve tempo.

La LASIK garantisce risultati duraturi (e comunque, come detto, è possibile re-intervenire per eventuali correzioni) e la robustezza della cornea non viene ridotta.

LASIK: criteri di esclusione

lasikLa LASIK non è per tutti; diversi sono infatti i criteri di esclusione. In primo luogo è consigliabile che il paziente abbia superato la maggiore età dal momento che si preferisce che il difetto visivo abbia raggiunto una certa stabilità pena il dover intervenire nuovamente dopo qualche anno.

Età a parte, i principali criteri d’esclusione sono: spessore della cornea particolarmente sottile (<450 micron), patologie del vitreo e della retina, cheratocono, superficie della cornea disomogenea, sclerosi del cristallino, visione monoculare, gravidanza, allattamento ecc.

LASIK: eventuali complicanze

La tecnica LASIK è un intervento considerato essenzialmente privo di particolari rischi, ma, in ambito chirurgico, anche nel caso di interventi semplici e collaudati da tempo, non esiste la certezza assoluta che non si verificheranno complicazioni.

Va detto peraltro che, con la tecnica LASIK, le complicazioni sono ancora meno frequenti di quelle, già piuttosto rare, che si possono verificare nel caso di interventi con la tecnica PRK, in particolar modo ci riferiamo ai rischi di infezioni e aloni notturni.

Altre complicanze, decisamente rare, possono essere rappresentate da ipo- e ipercorrezioni che comunque possono essere corrette in un secondo momento con un nuovo intervento.

Cosa si deve fare dopo l’intervento di LASIK

Dopo l’operazione chirurgica è previsto un trattamento di circa 10 giorni con antibiotici e antinfiammatori non steroidei sotto forma di collirio: va intrapreso anche un trattamento scalare di circa un mese con steroidi in collirio.

Per circa 6 mesi si dovrà tenere ben lubrificato l’occhio tramite le cosiddette “lacrime artificiali”.

Per quanto riguarda le verifiche post-operatorie, di norma sono previsti un controllo del visus e un esame biomicroscopico il giorno dopo l’intervento.

Dopo circa una settimana si effettua un nuovo controllo del visus, un altro esame biomicroscopico e una topografia corneale.

Ogni mese, inoltre, per i primi tre mesi e poi, trascorsi sei mesi dall’intervento, si effettueranno esame dell’acuità visiva, esame biomicroscopico, topografia corneale e pachimetria corneale.

Raccomandazioni post-operatorie

Per circa un mese dall’intervento andrà evitato l’utilizzo del trucco per occhi; per due-tre settimane dovranno essere evitati gli sport traumatici e le forti esposizioni a fumi e vapori.

LASIK monovisione nel trattamento della presbiopia

Con la tecnica LASIK monovisione è possibile trattare i casi di presbiopia. Essenzialmente, tramite questo intervento si corregge completamente il difetto visivo nell’occhio dominante lasciando di proposito una lievissima miopia nell’altro occhio. La visione differenziata nei due occhi viene compensata a livello cerebrale e, nei soggetti che stanno iniziando ad accusare presbiopia, il compromesso realizzato consente una buona visione sia da vicino sia da lontano procrastinando notevolmente la necessità di indossare lenti correttive per la presbiopia.

I candidati ideali per questa tecnica sono le persone miopi che dopo circa i 40 anni stanno iniziando a diventare presbiti.

Alcuni autori suggeriscono addirittura questo tipo di intervento a coloro che soffrono di miopia e che si trovano, anagraficamente, nel periodo immediatamente precedente all’insorgenza della presbiopia.

 

Ecco come Wikipedia tratta l’argomento LASIK.



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