La gravidanza gemellare presenta caratteristiche molto diverse rispetto alla gravidanza in cui si sviluppa un solo feto.
La gravidanza gemellare può essere il risultato di un concepimento naturale, oppure essere conseguenza di cure per la fertilità. Statisticamente è più frequente in tarda età, quando la madre ha superato i 30-40 anni, sebbene le probabilità di rimanere incinta siano più ridotte (rispetto a un’età inferiore ai 30 anni). Al crescere dell’età della madre, l’irregolarità del ciclo mestruale può portare a ovulazioni contemporanee di due follicoli e alla conseguente gravidanza gemellare.
In Italia, si stima che la percentuale complessiva di parti gemellari sia intorno all’1,5%, che sale oltre il 2,4% se la madre ha più di 40 anni. Nelle gravidanze ottenute invece da tecniche di procreazione assistita, i parti gemellari sono quasi un quinto di tutte le gravidanze.
Di norma, nelle gravidanze spontanee non sia hanno più di 3 feti, mentre quelle legate a cure per la fertilità della donna possono portare anche alla presenza simultanea di 5 o 6 feti. Oggigiorno, le tecniche di procreazione assistita e cura della fertilità sono molto migliorate e difficilmente si arriva a un numero di feti maggiore di 3, anche perché in questo caso il rischio di morte dei feti è molto elevato.
I gemelli possono essere monozigoti (se derivano da un solo ovocita fecondato che successivamente si scinde) oppure eterozigoti. I gemelli omozigoti hanno in comune il 100% del patrimonio genetico e sono, di fatto, geneticamente identici. Il livello di similarità tra gemelli eterozigoti è invece paragonabile a quello che esiste tra fratelli o sorelle nati dagli stessi genitori in gravidanze distinte. Statisticamente, circa un terzo delle gravidanze gemellari ha feti omozigoti.
Gravidanza gemellare monocoriale e bicoriale
Oltre al numero di feti, occorre distinguere anche il numero di placente: se esiste una sola placenta per tutti i feti, si parla di gravidanza monocoriale, altrimenti si parla di gravidanza bicoriale.
Le gravidanze monocoriali sono più rischiose, perché esiste la possibilità che si verifichi una trasfusione di sangue da un feto all’altro, con conseguenze potenzialmente anche molto gravi, fino alla morte del feto. Gemelli nati da gravidanza monocoriale sono sempre omozigoti. Le gravidanze monocoriali sono statisticamente circa un quinto delle gravidanze gemellari.
Seconde le statistiche, l’1,6% delle gravidanze sono gemellari.
Si può facilmente accertare la gravidanza gemellare al momento della prima ecografia, dove i feti sono già ben visibili e il loro battito cardiaco chiaramente rilevabile.
Gravidanza gemellare – Sintomi e conseguenze
Una gravidanza gemellare in genere è più impegnativa per la madre e comporta rischi maggiori, anche per i feti. In Italia, circa il 6% dei parti pretermine (prima della trentasettesima settimana) si hanno a seguito di gravidanze gemellari. Altre conseguenze non meno rilevanti a carico sia dei bambini sia della madre sono:
- nausee mattutine e disturbi tipici della gravidanza (diarrea, stipsi, emorroidi, mal di schiena, perdite vaginali) possono essere più frequenti o invalidanti. Aumentano anche i disturbi vascolari come le vene varicose.
- La madre è più esposta a rischio di anemia.
- I movimenti dei feti sono più percepibili dalla madre.
- L’aumento di peso della madre può essere maggiore rispetto a una gravidanza con un solo feto.
- Aumenta la probabilità di avere una gravidanza a rischio.
- Aumentano le probabilità di malformazioni fetali, aborto spontaneo e di alterazioni cromosomiche.
- Aumentano le probabilità di contrarre diabete gestazionale da parte della madre.
- Aumenta il rischio di pre-eclampsia (gestosi).
- Aumenta il rischio di ritardo della crescita, spesso a sfavore di uno dei gemelli.
- Nel caso di un solo sacco amniotico per tutti i feti, la probabilità di morte dei feti è alta e la gravidanza è considerata molto a rischio.
- Aumento dell’incidenza dei parti cesarei.
Da notare che il diabete gestazionale non è un problema relativo al solo periodo della gravidanza, in quanto studi recenti hanno messo in evidenza che una donna che ha sofferto di diabete gestazionale ha maggiore probabilità di contrarre il diabete di tipo 2 negli anni a venire. Sembra anche che i bambini siano più a rischio di contrarre il diabete nella vita adulta, anche se questi studi sono ancora preliminari.
Precauzioni
Durante una gravidanza gemellare, di norma i controlli ecografici e medici sono più ravvicinati, e si tiene attentamente sotto indagine la salute della donna con esami del sangue e controllo della pressione sanguigna.
Inoltre, anche il fabbisogno calorico dev’essere dimensionato in funzione del numero di gemelli che stanno crescendo. In generale, si consiglia un’integrazione maggiore di acido folico.
Nel caso di gravidanze monocoriali, potenzialmente più a rischio, i controlli sono più frequenti ed esaustivi e, in caso di morte di uno dei feti, occorre intervenire tempestivamente, anche anticipando la data del parto. Altre complicanze della gestazione (come l’ipertensione arteriosa) possono portare a programmare la data del parto in anticipo ricorrendo a un cesareo. Il parto cesareo è di norma di solito attuato nel caso di gravidanza monocoriale.
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