Xanax è un farmaco a base di alprazolam, un ansiolitico appartenente alla grande famiglia delle benzodiazepine; si tratta quindi di un principio attivo che rientra nella grande categoria dei cosiddetti psicofarmaci.
A cosa serve Xanax
Come riportato nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco, le principali indicazioni all’utilizzo di Xanax sono:
- ansia;
- tensione e altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate a sindrome ansiosa;
- attacchi di panico con o senza agorafobia.
Ricordiamo brevemente che l’agorafobia è una forma di ansia che viene innescata da luoghi o situazioni da cui potrebbe risultare difficile fuggire; il termine significa letteralmente “paura degli spazi aperti”; va comunque precisato che gli effetti di questo disturbo si manifestano anche in condizioni diverse, come in alcuni luoghi chiusi (banche a chiusura controllata, ascensori o altri spazi ristretti) nei quali si instaurano inoltre i disturbi da claustrofobia.
Nota – Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
Modalità di utilizzo
Il dosaggio ottimale di Xanax deve essere individualizzato a seconda della gravità dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente.
Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio più elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi è consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna tranne nei pazienti affetti da agorafobia e/o disturbo da attacchi di panico. In tal caso si veda il paragrafo dedicato.
In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici.
Si consiglia di usare sempre la dose più bassa di Xanax (alprazolam) per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
In caso di effetti collaterali già con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio.
Il trattamento con Xanax (alprazolam) dovrebbe essere il più breve possibile. I pazienti dovrebbero essere rivalutati regolarmente e la necessità di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente è senza sintomi.
La dose massima non deve essere superata.
La dose serale di Xanax deve essere assunta appena prima di andare a letto.
Ansia:
La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al giorno. Questo dosaggio verrà aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8–2 settimane compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti, si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessità, solo se tollerato. Il trattamento con Xanax (alprazolam) può essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg. Le dosi raccomandate sono le stesse delle compresse. La concentrazione della formulazione in gocce è di 0,75 mg/ml.
Agorafobia e disturbo da attacchi di panico:
Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale è di 0,5-1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose di Xanax (alprazolam) deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi.
In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera è stata 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi è stato necessario raggiungere 10 mg/die.
Interruzione della terapia:
Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente.
Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non più di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale.
Popolazione pediatrica:
La sicurezza e l’efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l’uso di Xanax non è raccomandato.
Avvertenze e controindicazioni
L’uso concomitante di benzodiazepine e oppioidi può causare sedazione profonda, depressione respiratoria, coma e morte. Limitare dosaggi e durata del trattamento al minimo richiesto.
Tolleranza
Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine, incluso Xanax, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato da sintomi da astinenza.
Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
Insonnia o ansia di rimbalzo
All’interruzione del trattamento con Xanax (alprazolam) può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento con Xanax (alprazolam) dovrebbe essere la più breve possibile e nel caso dell’ansia non dovrebbe superare le 8–12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questo periodo non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione, tra una dose e l’altra particolarmente per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.
Interruzione del trattamento
Come con ogni altra benzodiazepina, il dosaggio di Xanax (alprazolam) deve essere ridotto gradualmente dal momento che l’interruzione brusca o troppo veloce può portare alla comparsa di sintomi da astinenza.
I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni.
Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con Xanax (alprazolam).
Questi sintomi, specialmente i più gravi, sono generalmente più comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l’interruzione brusca del trattamento con Xanax (alprazolam) deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio.
Durante la sospensione di Xanax (alprazolam), in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza.
Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Quando si usano benzodiazepine è noto che si possano avere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti
Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento con Xanax (alprazolam) deve essere la più breve possibile.
Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta di Xanax (alprazolam). Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
L’associazione di Xanax (alprazolam) con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione.
Come con altri farmaci psicotropi, Xanax (alprazolam) in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.
Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate di Xanax (alprazolam) per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.
Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol. Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all’assuefazione e alla dipendenza. Può essere utile la lettura dell’articolo Dipendenza da ansiolitici, ipnotici e sedativi.
Sono stati riportati casi di ipomania e mania in associazione all’uso di Xanax (alprazolam) nei pazienti con depressione.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere Xanax compresse.
Xanax 0,50 mg compresse:
Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto, che può causare reazioni allergiche.
Xanax 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione:
Questo medicinale contiene etanolo (alcol). Questo medicinale contiene fino al 16% vol. di etanolo (alcol), per esempio fino a 173 mg per dose, equivalenti a 4 ml di birra e 2 ml di vino per dose. Può essere dannoso per gli alcolisti.
Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.
Gravidanza
I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti.
Esistono prove fornite da alcuni primi studi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l’esposizione in utero può essere associata a malformazioni. Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto.
Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l’esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso- controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un’esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. È stato riportato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine del III trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome “floppy infant” o i sintomi di astinenza neonatale. Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l’ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant” quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l’ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l’ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant” devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant”. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare Xanax (alprazolam) nel primo trimestre di gravidanza.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
Se durante la gravidanza viene somministrato Xanax (alprazolam) o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con Xanax, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.
Tenendo conto di questi dati, l’uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati.
Allattamento
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata.
Dato l’effetto depressivo sul SNC dell’alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile escludere una compromissione dell’attenzione e dei riflessi a seguito dell’assunzione di Xanax (alprazolam).
Controindicazioni
Xanax è controindicato in pazienti con una nota ipersensibilità alle benzodiazepine, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Xanax può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave. Non somministrare Xanax nel primo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento.
Le benzodiazepine sono i farmaci più diffusi nella categoria degli ansiolitici
Interazioni di alprazolam (Xanax) con altre sostanze
Come nel caso di tutti i farmaci, l’assunzione concomitante di alprazolam (Xanax) e determinate altre sostanze può portare a interazioni di vario tipo.
Gli effetti del farmaco, per esempio, vengono potenziati dall’assunzione concomitante di bevande alcoliche e superalcoliche.
L’azione depressiva sul sistema nervoso centrale indotta dal principio attivo viene altresì potenziata dall’assunzione concomitante di altri farmaci quali antidepressivi, anestetici, antiepilettici, antistaminici sedativi, analgesici oppioidi, antipsicotici, ansiolitici, ipnotici e sedativi.
La concentrazione plasmatica di alprazolam (Xanax) può essere aumentata dall’assunzione concomitante di determinati farmaci antifungini, antivirali, antibiotici macrolidi ecc.
È compito del medico curante stabilire se è possibile, in quali dosaggi, prescrivere in concomitanza alprazolam (Xanax) e determinati farmaci.
Nei pazienti cardiopatici che assumono determinati farmaci (per esempio digossina e diltiazem) deve essere attentamente valutato (digossina) e, a seconda dei casi, accuratamente evitato (diltiazem).
Va evitata la somministrazione concomitante di alprazolam (Xanax) e clozapina (un farmaco appartenente alla categoria degli antipsicotici) perché è stato riscontrato un aumento del rischio di arresto cardiaco o di arresto respiratorio.
Non è consigliabile associare l’utilizzo di alprazolam (Xanax) e quello di iperico (anche “erba di San Giovanni“, un rimedio fitoterapico consigliato ottimisticamente per la cura della depressione) in quanto i principi attivi contenuti nella pianta possono ridurre l’efficacia delle benzodiazepine.
In linea generale, comunque, qualora ci venga prescritto o si richieda la prescrizione di alprazolam (Xanax), è sempre opportuno informare il medico curante o lo specialista dei farmaci e dei rimedi fitoterapici e/o omeopatici che si stanno assumendo.
Effetti collaterali dell’alprazolam (Xanax)
L’assunzione di Xanax (alprazolam) può causare l’insorgenza di uno o più effetti avversi, anche se non è detto che questi si debbano obbligatoriamente manifestare.
Il principale, di cui abbiamo già detto è senz’altro la dipendenza che può essere fisica e psichica. Il rischio che questo problema si verifichi è dose-dipendente. I soggetti con un passato di alcol- o tossicodipendenza corrono rischi maggiori da questo punto di vista.
Abbiamo già accennato al fatto che la brusca interruzione del trattamento o una non ben tarata riduzione del dosaggio di alprazolam (Xanax) può causare diversi disturbi; fra i più comuni vi sono insonnia e/o ansia da rimbalzo. Di fatto, il soggetto inizia a lamentare che i disturbi per i quali aveva iniziato il trattamento, sono ricomparsi (in genere la gravità del problema risulta maggiore rispetto a quella di inizio terapia; ricordiamo che questo inasprimento del problema che si verifica dopo la sospensione/riduzione di un trattamento farmacologico è noto come effetto rebound).
La terapia con Xanax (alprazolam) può dar luogo alla comparsa del cosiddetto effetto paradosso, locuzione con la quale, in ambito medico, si intende la produzione, da parte di un principio attivo, di manifestazioni indesiderate od opposte a (o anche diverse da) quelle previste; nel caso di Xanax (alprazolam) si possono quindi registrare ansia, agitazione, disturbi del sonno, aggressività, attacchi di panico, stato depressivo, irritabilità, nervosismo ecc.
Altri disturbi indesiderati che riguardano l’ambito del sistema nervoso sono confusione, disorientamento, mania, ipomania, sonnolenza, euforia, iperattività psicomotoria ecc.
Un effetto collaterale particolarmente fastidioso da assunzione di alprazolam è l’amnesia anterograda (un disturbo della memoria a lungo termine); in genere il problema si presenta dopo alcune ore dall’assunzione del farmaco.
Altri effetti collaterali segnalati in seguito all’utilizzo di Xanax sono cardiopalmo, vampate di calore, disturbi gastrointestinali, disturbi respiratori, disturbi della funzionalità epatica, disturbi sessuali (calo o aumento della libido) dermatite, prurito, aumento della sudorazione, artralgia, crampi muscolari, irregolarità del ciclo mestruale ecc.
Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio con Xanax (alprazolam) si manifestano come aumento della sua attività farmacologica e includono soprattutto atassia e sonnolenza, disartria, incoordinazione motoria, coma e depressione respiratoria.
Il trattamento nei casi di sovradosaggio è principalmente a sostegno delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. Non è stata determinata l’efficacia della dialisi.
Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC o di etanolo (alcol).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.
A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro un’ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l’assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe essere prestata alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia d’urgenza. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono: obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i sintomi possono includere: atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.
Il flumazenil può essere utile come antidoto. Nella gestione della funzionalità respiratoria e cardiovascolare associate al sovradosaggio può essere usato in aggiunta il flumazenil.
Esperimenti effettuati in animali indicano che dopo una dose massiva per via endovenosa di Xanax (oltre 195 mg/kg; più di 975 volte la massima dose giornaliera nell’uomo) può manifestarsi collasso cardiocircolatorio.
Gli animali furono trattati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l’emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsa utilità nel trattamento del sovradosaggio da Xanax (alprazolam).
Nota – Se si è assunta una dose eccessiva di Xanax è consigliabile contattare quanto prima possibile il proprio medico curante o la struttura sanitaria più vicina.
Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.
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