Trimeton è un farmaco a base di clorfenamina (più precisamente, clorfenamina maleato), un antistaminico dotato di proprietà anticolinergiche e sedative di intensità da lieve a moderata. È uno fra i più attivi antistaminici che competono con l’istamina per i siti recettoriali H1 poco propensi a provocare sonnolenza e che danno più spesso effetti indesiderati di stimolazione.
La presente scheda si riferisce alla formulazione in soluzione iniettabile.
A cosa serve Trimeton (clorfenamina)
Trimeton (clorfenamina) è indicato per:
- il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale e perenne, della rinite vasomotoria, della congiuntivite allergica, delle manifestazioni cutanee allergiche non complicate di orticaria e angioedema, del prurito, delle punture di insetti e di alcune dermatosi allergiche quali la dermatite atopica;
- la terapia coadiuvante delle reazioni allergiche da farmaci, da siero o da vaccini;
- la terapia delle chinetosi e del vomito.
Trimeton (clorfenamina) è indicato quando sia necessario un effetto rapido della terapia.
Posologia e modo di somministrazione
La dose di Trimeton va personalizzata in base alle necessità e alla risposta del paziente.
Trimeton (clorfenamina) è destinato alla somministrazione endovenosa (EV), intramuscolare (IM) o sottocutanea (SC). Adulti e ragazzi di oltre 12 anni: 1-2 fiale da 10 mg al giorno per via IM, SC o, nei casi più gravi, EV. La dose massima raccomandata è 40 mg in 24 ore.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Trimeton (clorfenamina) nei bambini di età inferiore ai 12 anni non è stata stabilita. Trimeton (clorfenamina) è controindicato nei neonati e nei bambini prematuri, nei ragazzi di età inferiore a 12 anni.
Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Trimeton (clorfenamina) va usato con cautela nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, ulcera peptica stenosante, stenosi pilorica e duodenale, ipertrofia prostatica o stenosi del collo vescicale, asma bronchiale, epilessia, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertensione intraoculare e ipertiroidismo.
Poiché può verificarsi sonnolenza durante l’uso di Trimeton (clorfenamina), i pazienti devono essere messi in guardia per quanto riguarda l’intraprendere attività che richiedono attenzione mentale, come la guida di un’automobile o l’uso di apparecchi, macchinari ecc. durante la terapia con Trimeton (clorfenamina).
Gli antistaminici hanno maggiori probabilità di provocare vertigini, sedazione e ipotensione nei pazienti anziani (età uguale o superiore a 60 anni).
Particolare attenzione va posta nel determinare la dose negli anziani per la loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici.
Gli antistaminici possono provocare sedazione.
La comparsa di disturbi epigastrici può essere evitata somministrando il medicinale dopo i pasti.
Nella prevenzione delle reazioni trasfusionali Trimeton (clorfenamina) non va mescolato al sangue delle trasfusioni, ma va somministrato direttamente al paziente prima della trasfusione. Se sono somministrate trasfusioni successive, il paziente deve ricevere un’altra dose di Trimeton (clorfenamina).
Gravidanza e allattamento
In assenza di adeguati studi controllati, la sicurezza dell’uso di Trimeton (clorfenamina) durante la gravidanza e l’allattamento non è stata stabilita e pertanto per l’uso del medicinale in donne gravide vanno soppesati i potenziali benefici con i possibili rischi per la madre e per il feto.
I prodotti antiemetici in genere devono essere somministrati soltanto nei casi di sintomatologia clinica conclamata per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa.
L’impiego di antistaminici durante il terzo trimestre di gravidanza può provocare effetti collaterali nei prematuri e nei neonati per la loro particolare sensibilità verso tale gruppo di medicinali.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Gli antistaminici possono provocare sedazione.
Durante l’uso di Trimeton (clorfenamina) i soggetti addetti ai macchinari e alla guida di veicoli devono usare prudenza perché il medicinale può causare sonnolenza e alterare la capacità di guidare o usare macchine.
Controindicazioni
Trimeton (clorfenamina) è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, ad altri antistaminici di struttura chimica simile o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.
Gli antistaminici sono controindicati nei neonati e nei bambini prematuri, nei ragazzi di età inferiore a 12 anni e nei pazienti che stanno ricevendo una terapia con inibitori della monoamino-ossidasi.
Fra le varie indicazioni all’uso di Trimeton (clorfenamina) vi sono anche il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale e perenne, della rinite vasomotoria, della congiuntivite allergica, delle manifestazioni cutanee allergiche non complicate di orticaria e angioedema, del prurito, delle punture di insetti e di alcune dermatosi allergiche quali la dermatite atopica.
Effetti collaterali di Trimeton (clorfenamina)
La sonnolenza da lieve a moderata è il più frequente effetto avverso della clorfenamina maleato. Altri possibili effetti avversi degli antistaminici comprendono reazioni cardiovascolari, ematologiche, neurologiche, gastrointestinali, genitourinarie e respiratorie. Sono stati riportati effetti avversi generali come orticaria, eruzione cutanea al medicinale, shock anafilattico.
Alle comuni dosi terapeutiche gli effetti collaterali più frequenti di Trimeton (clorfenamina) sono rappresentati da sedazione, sonnolenza, astenia, difficoltà della coordinazione motoria, vertigini, ronzii auricolari, visione indistinta. Sono inoltre frequenti, per gli effetti anticolinergici del medicinale, secchezza delle fauci, del naso e della gola, stipsi, difficoltà ad urinare, ritenzione urinaria, riduzione ed ispessimento delle secrezioni bronchiali accompagnati da respiro difficoltoso e senso di oppressione toracica.
La comparsa di disturbi epigastrici può essere evitata somministrando il medicinale dopo i pasti.
Con l’impiego degli antistaminici sono tuttavia possibili segni di eccitazione centrale, specialmente nei soggetti predisposti, con la comparsa di nervosismo, insonnia, tremori e, ad alte dosi, convulsioni.
Alle comuni dosi di impiego il medicinale non manifesta evidenti effetti cardiovascolari. È possibile tuttavia, specie negli anziani e nei soggetti ipersensibili, cefalea, tachicardia e ipotensione. Eccezionale è la comparsa di agranulocitosi ed altre gravi reazioni ematologiche (trombocitopenia, anemia emolitica).
Gli antistaminici sono medicinali capaci di produrre reazioni allergiche o da fotosensibilità. È possibile l’anafilassi per impiego parenterale.
La comparsa di effetti collaterali può richiedere un aggiustamento della posologia e nei casi più gravi la sospensione della terapia.
Una sensazione di bruciore nel punto dell’iniezione in genere non persiste per più di cinque minuti. Dopo somministrazione parenterale raramente possono insorgere: sudorazione eccessiva, brividi, pallore, pulsazioni deboli ed ipotensione transitoria; tali sintomi generalmente regrediscono nel giro di un’ora senza richiedere un trattamento specifico. Qualora dovessero insorgere questi rari effetti collaterali si consiglia di sospendere la somministrazione di Trimeton (clorfenamina).
Interazioni di Trimeton (clorfenamina) con altre sostanze
Gli anti-MAO prolungano e intensificano gli effetti degli antistaminici, con possibilità di grave ipotensione. L’uso concomitante di altri antistaminici, alcol, antidepressivi triciclici, barbiturici o altri depressivi del sistema nervoso centrale può potenziare l’effetto sedativo di Trimeton (clorfenamina).
L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di alcuni antibiotici e può ridurre la durata di azione degli anticoagulanti orali.
L’uso di antistaminici deve essere interrotto circa quattro giorni prima di effettuare procedure di test cutaneo dal momento che questi medicinali possono prevenire o diminuire reazioni altrimenti positive agli indicatori di reattività cutanea.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio si possono osservare spiccati effetti depressivi e stimolanti del SNC e pertanto va istituito immediatamente un trattamento di emergenza.
Sintomi: gli effetti del sovradosaggio di antistaminico possono andare dalla depressione del sistema nervoso centrale (sedazione, apnea, ottundimento della coscienza, cianosi, iperreflessia, collasso cardiocircolatorio) all’eccitazione (insonnia, allucinazioni, tremori o convulsioni), alla morte. Possono anche essere presenti: vertigini, tinnito, atassia, offuscamento della vista ed ipotensione. Stato di eccitazione e segni e sintomi di tipo atropinico (secchezza delle fauci, pupilla fissa e dilatata, vampate di calore, ipertermia e sintomi gastrointestinali) sono più frequenti nei ragazzi.
Trattamento: non esistono antidoti specifici, il trattamento è sintomatico e di supporto.
Non devono essere usati stimolanti (agenti analettici). Per trattare l’ipotensione possono essere usati vasopressori. Barbiturici a breve durata d’azione, diazepam o paraldeide possono essere somministrati per controllare le convulsioni. L’iperpiressia, specialmente nei bambini, può richiedere un trattamento con spugnature di acqua tiepida o con coperte per ipotermia. L’apnea è trattata con supporto ventilatorio.
Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo.