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Portolac

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna

Portolac è un farmaco lassativo a base di lattitolo monoidrato, un disaccaride sintetico di seconda generazione, privo di potere calorico e dotato di elevata solubilità.

Portolac appartiene alla categoria dei lassativi osmotici, farmaci che agiscono richiamando cospicue dosi di acqua dalla mucosa intestinale per un effetto biofisico noto come osmosi.

Per approfondimenti sui meccanismi di azione dei vari tipi di lassativo si consulti la scheda Lassativi elaborata dal dott. Christian Frezza; qui si ricorda che l’impiego di lassativi farmacologici, così come il ricorso a tisane e miscele di erbe contro la stipsi, va valutato con attenzione e con l’aiuto del proprio medico curante o del pediatra nel caso il problema interessi dei bambini.

A cosa serve Portolac

Portolac è indicato nel trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

La stitichezza (anche costipazione o stipsi) è un disturbo molto diffuso nella popolazione generale; sulla sua definizione non c’è una totale unanimità; essenzialmente con il termine stitichezza si fa riferimento a una diminuzione della frequenza delle evacuazioni (frequenza soggetta a notevole variabilità) oppure a una modifica della consistenza delle feci (che si presentano più dure del solito) e soprattutto alla difficoltà nell’evacuazione.

Posologia e modo di somministrazione

Adulti

Polvere per soluzione orale:

10-15 g di Portolac al giorno, pari a 2-3 misurini da 5 g polvere per soluzione orale, 2-3 bustine da 5 g o 1 bustina da 10 g, in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi.

Sciroppo: 15-30 ml di Portolac sciroppo al giorno (corrispondenti a 1-2 misurini dosatori riempiti sino alla tacca da 15 ml) in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi.

Popolazione pediatrica

Bambini

Polvere per soluzione orale

Portolac va assunto in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione:

  • da 2 a 6 anni, 5 g al giorno, pari a un misurino da 5 g di polvere per soluzione orale o a una bustina da 5 g;
  • oltre i 6 anni, 5-10 g al giorno, pari a 1-2 misurini da 5 g di polvere per soluzione orale, 1-2 bustine da 5 g o 1 bustina da 10 g.

Sciroppo

Portolac sciroppo va assunto in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione:

  • da 2 a 6 anni, 10 ml al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml);
  • oltre i 6 anni, 10- 15 ml al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml o da 15 ml).

Lattanti

Polvere per soluzione orale

In media 1-2 g al giorno, pari a 1-2 misurini da 1 g di polvere per soluzione orale.

Sciroppo

In media 5 ml di sciroppo al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 5 ml).

In generale, la risposta clinica ottimale può essere raggiunta con adattamenti di dosaggio di 5 g di polvere per soluzione orale al giorno (in più o in meno) nell’adulto (pari a 1 misurino di sciroppo riempito sino alla tacca da 7,5 ml) e di 1 g di polvere per soluzione orale al giorno in età pediatrica.

Portolac nella forma polvere per soluzione orale va sciolto in acqua o in altre bevande (latte, tè, caffè, succhi di frutta) o aggiunto ad altri cibi quali yogurt, frutta cotta ecc.

La dose corretta di Portolac è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. È consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata.

I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso di Portolac per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.

Ingerire insieme a un’adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale.

Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

Evitare l’uso prolungato di lassativi senza interruzione;

Tutti i casi di costipazione cronica devono essere prima trattati con una dieta ricca in fibre, sufficiente apporto di liquidi o attività fisica;

Per evitare alterazione dell’equilibrio elettrolitico provocato da una diarrea da sovradosaggio, il medico deve cercare di determinare il dosaggio ottimale all’inizio del trattamento per ottenere un’evacuazione al giorno in pazienti con stitichezza.

Pazienti anziani o debilitati in trattamento a lungo termine con Portolac devono monitorare regolarmente i loro elettroliti sierici.

Come per tutti i lassativi, prima di iniziare il trattamento si deve correggere un preesistente squilibrio idro-elettrolitico.

A seguito del trattamento con Portolac, si può accumulare idrogeno nell’intestino. I pazienti che necessitano di sottoporsi a procedure di elettrocauterizzazione devono pertanto eseguire una pulizia intestinale accurata con soluzione non fermentabile.

Ai pazienti che lamentano nausea si deve suggerire di assumere Portolac durante i pasti.

Portolac non è raccomandato in caso di ileostomia o colostomia. In caso di costipazione particolarmente ostinata, si deve consultare il medico.

Popolazione pediatrica

Lattanti e bambini: Portolac deve essere utilizzato solo se raccomandato da un medico.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, intolleranza al galattosio, galattosemia, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

In presenza di meteorismo intestinale iniziare il trattamento con le dosi minime indicate, aumentandole poi gradualmente in base all’effetto ottenuto.

Portolac non ha potere cariogeno, non è cioè causa di carie dentaria.

L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali.

Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.

L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale).

Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia.

Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti.

È inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.

Gravidanza e allattamento

I dati relativi all’uso di Portolac in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.

Come per tutti i medicinali, si raccomanda di utilizzare Portolac nel primo trimestre di gravidanza, solo in caso di assoluta necessità.

Esistono informazioni insufficienti sull’escrezione del lattitolo nel latte materno.

Non si ritiene che il lattitolo possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l’esposizione sistemica a lattitolo di donne che allattano è trascurabile.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Portolac non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Controindicazioni

Portolac è controindicato in caso di ipersensibilità al lattitolo o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.

Portolac produce il suo effetto nel colon ed è perciò controindicato in tutti i casi in cui non è assicurato il transito intestinale (occlusione intestinale ecc.). Come nel caso di tutti i lassativi, Portolac non deve essere utilizzato in caso di qualsiasi sintomo o sospetto di lesione organica del tratto digestivo e in caso di qualsiasi dolore addominale di origine sconosciuta o sanguinamento rettale. Il fecaloma (un ammasso di feci dure e disidratate) deve essere trattato in altro modo prima di utilizzare lassativi.

Portolac non deve essere utilizzato in bambini allattati al seno e bambini con intolleranza ereditaria autosomica recessiva al fruttosio.

Portolac è controindicato nella galattosemia.

Il metabolismo incompleto del lattitolo può portare allo sviluppo di fruttosemia e galattosemia e alle loro sequele.

Portolac non va usato nel caso di preesistente squilibrio idro-elettrolitico.

Effetti collaterali di Portolac

All’inizio del trattamento, Portolac può essere causa di fastidio addominale, soprattutto flatulenza e raramente dolore addominale o a volte distensione addominale. Questi effetti tendono a diminuire o a scomparire dopo pochi giorni di assunzione regolare di Portolac.

A causa della variabilità inter-individuale, alcuni pazienti, al dosaggio consigliato, possono manifestare diarrea. Ciò si potrà risolvere con una riduzione del dosaggio.

Le reazioni avverse elencate di seguito sono state osservate negli studi clinici e confermate da report spontanei. Viene usata la classificazione MedDRA per sistemi/organi con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a < 1/10), non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) o molto raro (<1/10.000).

Patologie gastrointestinali

  • Raro – Dolore addominale, distensione addominale, diarrea, flatulenza, vomito.
  • Molto raro – Nausea, suoni gastrointestinali anormali, prurito anale.

Interazioni di Portolac con altre sostanze

Poiché antiacidi e neomicina possono neutralizzare l’effetto acidificante del lattitolo sulle feci, essi non devono essere somministrati contemporaneamente al lattitolo in pazienti cirrotici con encefalopatia epatica; comunque entrambe le sostanze non alterano l’effetto lassativo in pazienti con stitichezza.

Come tutti i lassativi, Portolac può aumentare la perdita di potassio causata da altri farmaci (per esempio tiazo-diuretici, corticosteroidi, carbenossolone, amfotericina B).

La carenza di potassio può aumentare il rischio di effetti tossici dei cardioglicosidi in pazienti sottoposti a terapia concomitante.

Il lattitolo ha un valore calorico trascurabile (2 kcal/g o 8,5 kJ/g) e non ha effetti sulla insulinemia o sui livelli ematici di glucosio e può pertanto essere somministrato a pazienti diabetici.

In caso di dismicrobismo intestinale, si tenga presente che agenti antibatterici a largo spettro e antiacidi, somministrati per via orale contemporaneamente al lattitolo, possono diminuire gli effetti esercitati dal prodotto sulla microflora intestinale.

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale.

Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.

Portolac

Portolac è un farmaco lassativo, a base di lattitolo monoidrato, indicato nel trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Sovradosaggio

Sintomi

Dosi eccessive di Portolac possono causare dolori addominali e diarrea. La diarrea è un segno di sovradosaggio che può portare anche a un’alterazione degli elettroliti sierici.

Trattamento

La diarrea può essere arrestata diminuendo il dosaggio o interrompendo il trattamento. Le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere adeguatamente rimpiazzate.

Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.

NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo.

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