Ebixa è un farmaco a base di memantina, una molecola (memantina cloridrato) che diminuisce le attività cerebrali anomale è può essere d’aiuto nell’ottimizzazione della capacità mnemoniche e in quelle del ragionamento; è altresì utile a rallentare la perdita di memoria nei soggetti che sono stati colpiti dalla malattia di Alzheimer; si tratta quindi di un farmaco che può alleviare i sintomi che caratterizzano questa malattia neurodegenerativa (in altri termini, rallenta il deterioramento cognitivo), ma non può né curarla né prevenirla.
A cosa serve Ebixa (memantina)
Ebixa (memantina) è un farmaco indicato nel trattamento di pazienti con morbo di Alzheimer da moderato a grave.
Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento con Ebixa (memantina) deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento della demenza di Alzheimer. La terapia deve essere iniziata esclusivamente se, una persona che assiste il paziente, si rende disponibile a monitorare regolarmente la somministrazione del medicinale al paziente.
La diagnosi deve essere effettuata seguendo le linee guida attuali. La tollerabilità e il dosaggio di memantina cloridrato andrebbero regolarmente rivalutati, preferibilmente entro tre mesi dall’inizio del trattamento. Pertanto, il beneficio clinico di Ebixa (memantina) e la tollerabilità del trattamento da parte del paziente devono essere regolarmente rivalutati secondo le linee guida cliniche aggiornate.
La terapia di mantenimento può essere continuata fino a quando è presente un beneficio terapeutico e il paziente tollera il trattamento con Ebixa (memantina). È opportuno considerare di sospendere il trattamento con Ebixa quando non vi è più evidenza di un effetto terapeutico o se il paziente non tollera il trattamento.
Adulti:
Titolazione della dose
La dose massima giornaliera è di 20 mg. Per ridurre il rischio di effetti indesiderati la dose di mantenimento si raggiunge aumentando di 5 mg per settimana per le prime 3 settimane come segue:
Prima settimana (giorno 1-7):
Il paziente deve assumere mezza compressa da 10 mg rivestita con film (5 mg) una volta al giorno per 7 giorni.
Seconda settimana (giorno 8-14):
Il paziente deve assumere una compressa da 10 mg rivestita con film (10 mg) una volta al giorno per 7 giorni.
Terza settimana (giorno 15-21):
Il paziente deve assumere una compressa e mezza da 10 mg rivestita con film (15 mg) una volta al giorno per 7 giorni.
Dalla quarta settimana in poi:
Il paziente deve assumere due compresse da 10 mg rivestita con film (20 mg) o una compressa rivestita con film da 20 mg al giorno.
Dose di mantenimento
La dose di mantenimento consigliata è di 20 mg al giorno.
Anziani: Sulla base degli studi clinici, la dose consigliata per i pazienti oltre i 65 anni di età è di 20 mg al giorno (due compresse rivestite con film da 10 mg o una compressa rivestite con film da 20 mg una volta al giorno) come descritto sopra.
Compromissione della funzionalità renale: Nei pazienti con funzionalità renale lievemente compromessa (clearance della creatinina 50-80 ml/min) non è necessario alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con funzionalità renale moderatamente compromessa (clearance della creatinina 30 – 49 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg al giorno. Se ben tollerata dopo almeno 7 giorni di trattamento, la dose può essere aumentata fino a 20 mg al giorno, in accordo allo schema di titolazione standard. Nei pazienti con compromissione severa della funzionalità renale (clearance della creatinina 5 – 29 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg al giorno.
Compromissione della funzionalità epatica: In pazienti con funzionalità epatica lievemente o moderatamente compromessa (Child-Pugh A e Child-Pugh B), non è necessario alcun aggiustamento della dose. Non sono disponibili dati sull’utilizzo di memantina in pazienti con compromissione severa della funzionalità epatica. La somministrazione di Ebixa è sconsigliata in pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa.
Popolazione pediatrica: Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Ebixa deve essere somministrato per via orale una volta al giorno e deve essere assunto ogni giorno alla stessa ora. Le compresse rivestite con film possono essere assunte vicino o lontano dai pasti.
Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Si raccomanda cautela in pazienti con epilessia, precedente storia di convulsioni o pazienti con fattori predisponenti per l’epilessia.
Evitare l’uso concomitante di antagonisti-N-metil-D-aspartato (NMDA) quali amantadina, ketamina, o destrometorfano. Questi composti agiscono sullo stesso sistema recettoriale della memantina, quindi le reazioni avverse (principalmente a livello del sistema nervoso centrale – SNC) possono essere più frequenti o più evidenti.
Alcuni fattori che possono aumentare il pH delle urine possono richiedere un accurato controllo del paziente. Questi fattori includono drastici cambiamenti di alimentazione, ad esempio da una dieta a base di carne ad una vegetariana, o una eccessiva ingestione di soluzioni tampone alcalinizzanti per lo stomaco. Anche il pH delle urine può aumentare a causa di acidosi tubulare renale (RTA) o gravi infezioni del tratto urinario da batteri Proteus.
Nella maggior parte degli studi clinici, sono stati esclusi i pazienti con infarto miocardico recente, insufficienza cardiaca congestizia non compensata (NYHA III-IV) o ipertensione non controllata. Di conseguenza, è disponibile un numero limitato di dati ed i pazienti con tali condizioni cliniche devono essere attentamente monitorati.
Ogni compressa da 20 mg contiene lacca di alluminio giallo tramonto (E110) che può causare reazioni allergiche.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati clinici disponibili in relazione all’assunzione di Ebixa (memantina) in gravidanza. Studi su animali indicano che esiste una possibile riduzione della crescita intrauterina per livelli di esposizione al farmaco identici o lievemente più alti dei livelli di esposizione umana. Non è noto il rischio potenziale per gli esseri umani. Non assumere Ebixa in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.
Allattamento
Non è noto se la memantina sia escreta nel latte materno, ma considerata la lipofilia della sostanza, è probabile che tale passaggio avvenga. Le donne che assumono Ebixa non devono allattare.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Generalmente la malattia di Alzheimer di grado da moderato a grave può compromettere la capacità di guidare e di utilizzare macchinari. Poiché Ebixa (memantina) altera in modo da lieve a moderato la capacità di guidare veicoli o usare macchinari, è necessario informare i pazienti ambulatoriali della necessità di prestare attenzione.
Controindicazioni
Ebixa è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione.
La memantina, principio attivo di Ebixa, è una molecola che diminuisce le attività cerebrali anomale è può essere d’aiuto nell’ottimizzazione della capacità mnemoniche e in quelle del ragionamento
Interazioni di Ebixa (memantina) con altre sostanze
A causa degli effetti farmacologici e del meccanismo di azione di Ebixa (memantina) possono verificarsi le seguenti interazioni:
– La modalità d’azione suggerisce che gli effetti di L-dopa, agonisti dopaminergici e anticolinergici possono essere aumentati durante il trattamento concomitante di antagonisti-NMDA, come la memantina. Gli effetti di barbiturici e neurolettici possono essere ridotti. La somministrazione concomitante di Ebixa con agenti antispastici, dantrolene o baclofene, può modificare i loro effetti rendendo necessario l’aggiustamento della dose.
– Evitare l’uso concomitante di Ebixa (memantina) e amantadina, a causa del rischio di psicosi farmaco-tossica. Entrambi i composti sono chimicamente associati a quelli del tipo antagonisti-NMDA. Lo stesso dicasi per ketamina e destrometorfano. Esiste solamente un caso clinico pubblicato sul possibile rischio derivante dall’associazione tra Ebixa (memantina) e fenitoina.
– Altri principi attivi come cimetidina, ranitidina, procainamide, chinidina, chinina e nicotina, che utilizzano lo stesso sistema di trasporto renale cationico dell’amantadina, possono interagire anche con Ebixa, portando ad un potenziale rischio di aumento dei livelli plasmatici.
– Vi può essere la possibilità di una riduzione dei livelli sierici di idroclorotiazide in caso di somministrazione concomitante di Ebixa (memantina) con idroclorotiazide o con prodotti contenenti associazioni con idroclorotiazide.
– Durante l’esperienza post-marketing, sono stati segnalati casi isolati di aumento del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) in pazienti in trattamento concomitante con warfarin. Per quanto non sia stato stabilito un rapporto causale, si consiglia uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina o dell’INR nei pazienti in trattamento con anticoagulanti orali.
In studi di farmacocinetica a dose singola (PK), in soggetti giovani sani, non sono state osservate interazioni principio attivo-principio attivo rilevanti tra Ebixa (memantina) e gliburide/metformina o donepezil.
In uno studio clinico in giovani volontari sani, non si sono osservati effetti rilevanti di Ebixa sulla farmacocinetica di galantamina.
2C9, 2D6, 2E1, 3A, monossigenasi
La memantina non ha inibito in vitro CYP 1A2, 2A6, contenente flavina, idrolasi epossidica o la sulfatazione.
Effetti collaterali di Ebixa (memantina)
Negli studi clinici nella malattia di Alzheimer da lieve a grave, che hanno coinvolto 1.784 pazienti trattati con Ebixa e 1.595 pazienti trattati con placebo, l’incidenza globale di reazioni avverse nei trattati con Ebixa non differiva da quelli trattati con placebo; le reazioni avverse erano generalmente di gravità da lieve a moderata. Le reazioni avverse che si sono manifestate con una più elevata incidenza nel gruppo trattato con Ebixa rispetto a quello trattato con placebo sono state vertigini (6,3% vs 5,6% rispettivamente), cefalea (5,2% vs 3,9%), stipsi (4,6% vs 2,6%) sonnolenza (3,4% vs 2,2%) e ipertensione (4,1% vs 2,8%).
Le seguenti reazioni avverse elencate nella tabella seguente derivano dagli studi clinici con Ebixa (memantina) e dalle segnalazioni dopo la sua introduzione in commercio. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse sono state classificate in accordo alla classificazione per sistemi e organi e secondo la convenzione sulla frequenza: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100), rari (>1/10.000, <1/1.000), molto rari (<1/10.000), non note (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
¹ Le allucinazioni sono state osservate principalmente nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer di grado severo.
² Casi isolati riportati durante l’esperienza post-marketing.
La malattia di Alzheimer è stata associata a depressione, ideazione suicidaria e suicidio. Durante l’esperienza post-marketing questi eventi sono stati riportati in pazienti trattati con Ebixa (memantina).
Sovradosaggio
Solo una limitata esperienza circa il sovradosaggio è disponibile dagli studi clinici e dall’esperienza post-marketing.
Sintomi: sovradosaggi relativamente alti (rispettivamente 200 mg e 105 mg al giorno per 3 giorni) sono stati associati a sintomi di stanchezza, debolezza e/o diarrea o a nessun sintomo. Nei casi di sovradosaggio con dose inferiore a 140 mg o sconosciuta, i pazienti hanno mostrato sintomi a carico del sistema nervoso centrale (confusione, senso di eccessiva stanchezza, sonnolenza, vertigini, agitazione, aggressività, allucinazioni e disturbi dell’andatura) e/o di origine gastrointestinale (vomito e diarrea).
Nel caso più estremo di sovradosaggio, il paziente è sopravvissuto all’assunzione orale di un totale di 2.000 mg di Ebixa (memantina) con effetti sul sistema nervoso centrale (coma per 10 giorni, ed in seguito diplopia ed agitazione). Il paziente ha ricevuto un trattamento sintomatico e plasmaferesi. Il paziente è guarito senza riportare postumi permanenti.
Anche in un altro caso di elevato sovradosaggio, il paziente è sopravvissuto e si è rimesso. Il paziente ha assunto per via orale 400 mg di Ebixa (memantina). Il paziente ha manifestato sintomi a carico del sistema nervoso centrale quali irrequietezza, psicosi, allucinazioni visive, proconvulsività, sonnolenza, stupore ed incoscienza.
Trattamento: in caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico. Non esiste un antidoto specifico per l’intossicazione o il sovradosaggio. Devono essere utilizzate, quando appropriate, le procedure cliniche standard di rimozione del principio attivo, quali, ad esempio, lavanda gastrica, medicinali a base di carbone attivo (interruzione del potenziale ricircolo entero-epatico), acidificazione delle urine, diuresi forzata.
In caso di segni e sintomi di sovrastimolazione generale del sistema nervoso centrale (SNC), deve essere preso in considerazione un attento trattamento clinico sintomatico.
Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo.
Le domande più comuni (FAQ)
Cos’è Ebixa?
Ebixa è un farmaco utilizzato nel trattamento di pazienti con malattia di Alzheimer da moderata a grave.
Come agisce la memantina, principio attivo di Ebixa?
La memantina (più precisamente, memantina cloridrato) è una molecola che diminuisce le attività cerebrali anomale.
In quali patologie la memantina (Ebixa) è particolarmente controindicata?
Epilessia, infarto miocardico recente, insufficienza cardiaca congestizia non compensata, ipertensione non controllata. Poiché interagisce con molti farmaci, in caso di assunzione contemporanea è necessaria un’attenta valutazione del proprio medico.
Quali sono gli effetti collaterali dell’assunzione di memantina (Ebixa)?
Le reazioni avverse sono generalmente di gravità da lieve a moderata (vertigini, sonnolenza, cefalea, stipsi, ipertensione ecc.).
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