La levofloxacina è un principio attivo antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni di terza generazione. Il farmaco viene commercializzato sotto varie forme adatte sia alla somministrazione orale che a quelle parenterale e oculare.
Nel nostro Paese viene distribuito da diverse case farmaceutiche con vari nomi commerciali dei quali il più noto è probabilmente il Levoxacin.
Levofloxacina (Levoxacin): a cosa serve
La levofloxacina (Levoxacin) è indicata nei soggetti in età adulta per il trattamento delle seguenti patologie infettive:
- sinusite batterica acuta
- riacutizzazione acuta di bronchite cronica
- polmoniti acquisite in comunità
- infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli.
Per le infezioni sopra riportate, la levofloxacina (Levoxacin) deve essere usata soltanto quando è considerato inappropriato il ricorso ad agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di queste infezioni.
Altre indicazioni sono:
- pielonefrite e infezioni complicate delle vie urinarie
- prostatite batterica cronica
- cistite non complicata
- inalazione di antrace: profilassi dopo l’esposizione e trattamento curativo.
La levofloxacina (Levoxacin) può essere impiegata anche per completare un ciclo di terapia in pazienti che hanno mostrato un miglioramento durante un trattamento iniziale con levofloxacina (Levoxacin) per via endovenosa.
Devono ovviamente essere tenute nella giusta considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Modalità di utilizzo
Le formulazioni in compresse contengono 250 o 500 mg di levofloxacina (Levoxacin).
È compito del medico curante stabilire i dosaggi più appropriati al caso (dipende dal tipo di infezione contratta e dalla sua localizzazione). Nel caso della formulazione in compresse, queste vanno ingerite intere insieme a dell’acqua; l’assunzione può avvenire durante i pasti o anche successivamente.
Nel caso in cui si stia seguendo una terapia con sali di ferro in compresse, integratori a base di zinco, farmaci antiacidi, didanosina o sucralfato, si deve evitare l’assunzione concomitante (tali medicinali potranno essere assunti due ore prima o dopo l’assunzione di levofloxacina (Levoxacin) in compresse.
La durata del trattamento con levofloxacina (Levoxacin) dipende essenzialmente dalla gravità dell’infezione. Eventuali cambi di dosaggio o sospensione del trattamento devono essere decisi dal medico curante.
In linea di massima queste sono le indicazioni relative ai dosaggi:
Adulti e anziani
Infezioni dei seni facciali:
- due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una volta al giorno oppure
- una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una volta al giorno.
Infezioni polmonari in pazienti con problemi respiratori cronici:
- due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una volta al giorno oppure
- una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una volta al giorno.
Polmonite:
- due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una o due volte al giorno oppure
- una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una o due volte al giorno.
Infezioni delle vie urinarie inclusi reni o vescica
- una o due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una volta al giorno
- mezza o una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una volta al giorno.
Infezioni della prostata
- due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una volta al giorno oppure
- una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una volta al giorno.
Infezioni della pelle e del tessuto sottocutaneo, inclusi i muscoli
- due compresse di levofloxacina (Levoxacin) 250 mg una o due volte al giorno oppure
- una compressa di levofloxacina (Levoxacin) 500 mg una o due volte al giorno.
Adulti e anziani con problemi ai reni
In questa categoria di pazienti il medico può ritenere necessario ridurre il classico dosaggio.
Bambini e adolescenti
La levofloxacina (Levoxacin) non deve essere somministrata a bambini o adolescenti.
Non ci si deve esporre alla luce solare diretta durante il trattamento con levofloxacina (Levoxacin); tale divieto permane per 2 giorni dopo la fine del trattamento. Questo perché, a causa della terapia, la pelle diventerà molto più sensibile al sole e può scottarsi, dare prurito o coprirsi di vesciche. Si osservino queste precauzioni:
- usare una crema solare ad alto fattore di protezione;
- indossare sempre un cappello e degli indumenti che coprano le braccia e le gambe;
- evitare i lettini solari.
Avvertenze e controindicazioni
È molto probabile che lo stafilococco aureo resistente alla meticillina (MRSA) dimostri una resistenza crociata ai fluorochinoloni, levofloxacina (Levoxacin) inclusa. Pertanto questo medicinale non è raccomandato per il trattamento di infezioni note o sospette da MRSA a meno che i risultati di laboratorio abbiano confermato la sensibilità dell’organismo a levofloxacina (Levoxacin) (e gli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento delle infezioni da MRSA siano considerati non appropriati).
Si può impiegare la levofloxacina (Levoxacin) nel trattamento della sinusite batterica acuta e nella riacutizzazione acuta di bronchite cronica se queste infezioni sono state adeguatamente diagnosticate.
La resistenza ai fluorochinoloni da parte dell’Escherichia coli – l’agente patogeno più comunemente coinvolto nelle infezioni che colpiscono il tratto urinario – è variabile nelle differenti aree dell’Unione Europea. I medici, pertanto, devono tenere conto della prevalenza locale di resistenza di E. coli ai fluorochinoloni.
Inalazione di antrace: l’uso nell’uomo si basa sui dati di sensibilità in vitro del Bacillus anthracis e su esperimenti negli animali unitamente a dati limitati nell’uomo. I medici che prescrivono il farmaco, pertanto, devono fare riferimento ai documenti di consenso nazionali e/o internazionali sul trattamento dell’antrace.
Tendinite e rottura del tendine
La tendinite può manifestarsi raramente. Essa coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla rottura del tendine stesso. Tendinite e rottura tendinea, a volte bilaterale, possono verificarsi entro 48 ore dall’inizio della terapia con levofloxacina (Levoxacin) e sono state riportate fino a diversi mesi dopo la fine del trattamento (per approfondire si consulti Antibiotici e tendiniti). Il rischio di tendinite e di rotture tendinee risulta aumentato nei pazienti con più di 60 anni, nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1.000 mg e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Nei pazienti anziani la dose giornaliera deve essere aggiustata in base alla clearance della creatinina. Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritta levofloxacina (Levoxacin). Tutti i pazienti devono consultare il medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con levofloxacina (Levoxacin) deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (per esempio, l’immobilizzazione).
Malattia da Clostridium difficile
Se si manifesta una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con levofloxacina (Levoxacin) (anche diverse settimane dopo il trattamento), questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La severità della CDAD può variare in un range da lieve a pericolosa per la vita; la forma più grave è la colite pseudomembranosa. È pertanto importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con levofloxacina (Levoxacin). In caso di CDAD sospetta o confermata, deve essere interrotta immediatamente la terapia con levofloxacina (Levoxacin) e devono essere adottate immediate misure terapeutiche. In questo contesto clinico i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e di conseguenza possono scatenare convulsioni. La levofloxacina (Levoxacin) è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia e, come per altri chinolonici, deve essere utilizzata con particolare cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi o in coloro sottoposti a terapie concomitanti con principi attivi come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale. In caso di convulsioni, il trattamento con levofloxacina (Levoxacin) deve essere interrotto.
Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucosio-6-fosfato- deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni. Per tale ragione, se si vuole usare levofloxacina (Levoxacin) in questo tipo di pazienti, deve essere monitorato il potenziale verificarsi di emolisi.
Pazienti con compromissione renale
Poiché levofloxacina (Levoxacin) viene escreta principalmente per via renale, le dosi di levofloxacina (Levoxacin) devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale.
Reazioni di ipersensibilità
La levofloxacina (Levoxacin) può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (per esempio angioedema, fino ad arrivare allo shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale. I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il medico o recarsi al pronto soccorso in modo che vengano adottati opportuni trattamenti d’emergenza.
Reazioni bollose gravi
Con levofloxacina (Levoxacin) sono stati riportati casi di reazioni cutanee bollose gravi, quali sindrome di Steven-Johnson o necrolisi epidermica tossica. I pazienti devono contattare immediatamente il medico se si verificano reazioni cutanee e/o alle mucose, prima di continuare il trattamento.
Disglicemia
Come accade con tutti i chinoloni, sono stati segnalati disturbi della glicemia, inclusa sia ipoglicemia che iperglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (per esempio, glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati casi di coma ipoglicemico. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia nei pazienti diabetici.
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Durante la terapia con levofloxacina (Levoxacin) è stata riportata fotosensibilizzazione. Si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a raggi ultravioletti artificiali (lampada solare, solarium ecc.) durante il trattamento e per 48 ore dopo la fine del trattamento al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con levofloxacina (Levoxacin) in associazione con un antagonista della vitamina K (per esempio il warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente.
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa levofloxacina (Levoxacin), sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (Levoxacin). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere levofloxacina (Levoxacin) e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina (Levoxacin) nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.
Prolungamento dell’intervallo QT
I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina (Levoxacin), devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT come, per esempio:
- sindrome del QT lungo congenita
- assunzione contemporanea di medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
- squilibrio elettrolitico non compensato (per esempio, ipokaliemia, ipomagnesiemia)
- malattie cardiache (per esempio, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia). I pazienti anziani e le donne potrebbero essere più sensibili ai medicinali che prolungano l’intervallo QTc.
Pertanto si deve esercitare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa levofloxacina (Levoxacin), in queste popolazioni.
Neuropatia periferica
In pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa levofloxacina (Levoxacin), è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento con levofloxacina (Levoxacin) deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.
Patologie epatobiliari
Con levofloxacina (Levoxacin) sono stati descritti casi di necrosi epatica fino ad insufficienza epatica letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti come, per esempio, setticemia. I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica come, per esempio, anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Esacerbazione della miastenia gravis
I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina (Levoxacin), hanno attività bloccante neuromuscolare e possono esasperare la debolezza muscolare in pazienti con miastenia gravis. Durante la commercializzazione, reazioni avverse gravi, incluso decesso e necessità di supporto respiratorio, sono state associate all’uso di fluorochinoloni in pazienti con miastenia gravis. La levofloxacina (Levoxacin) non è raccomandata in pazienti con anamnesi di miastenia gravis.
Patologie della vista
Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.
Superinfezione
L’uso di levofloxacina (Levoxacin), specie se prolungato, può risultare nella crescita di organismi non sensibili. Se si verifica superinfezione in corso di terapia, vanno intraprese le opportune misure.
Interferenza con le analisi di laboratorio
Nei pazienti trattati con levofloxacina (Levoxacin), la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l’analisi con un metodo più specifico.
La levofloxacina (Levoxacin) può inibire la crescita del Mycobacterium tuberculosis e, pertanto, può dare risultati falsi negativi nella diagnosi batteriologica di tubercolosi.
La levofloxacina (Levoxacin) è sconsigliata durante la gravidanza e durante l’allattamento.
Alcuni effetti indesiderati della levofloxacina (Levoxacin) come, per esempio, capogiri, vertigini, sonnolenza e disturbi visivi possono alterare la capacità di concentrazione e di reazione del paziente con conseguente rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (per esempio durante la guida di automobili e l’uso di macchinari).
Interazioni della levofloxacina (Levoxacin) con altre sostanze
La levofloxacina (Levoxacin) può interagire con molte sostanze. È particolarmente informare il proprio medico curante qualora sia stiano assumendo una o più di questi medicinali o sostanze:
- corticosteroidi; la possibilità che lei sviluppi un’infiammazione e/o la rottura dei tendini è maggiore;
- warfarin; la possibilità che lei manifesti un’emorragia è maggiore;
- teofillina; la possibilità che lei manifesti una crisi (accesso epilettico) è maggiore;
- FANS; la possibilità che si manifesti una crisi epilettica è maggiore;
- ciclosporina; la possibilità che si manifestino gli effetti indesiderati tipici dell’assunzione della ciclosporina è maggiore;
- medicinali per trattare il ritmo cardiaco anormale;
- probenecid;
- cimetidina.
Effetti collaterali della levofloxacina (Levoxacin)
Gli effetti avversi della levofloxacina (Levoxacin) sono numerosi:
Molto raro (fino a 1 paziente su 10.000)
- reazione allergica. I segni possono comprendere: eruzione cutanea, problemi di deglutizione o difficoltà respiratorie, gonfiore delle labbra, del volto, della gola o della lingua.
Raro (fino a 1 paziente su 1.000)
- diarrea acquosa con possibile presenza di sangue, accompagnata eventualmente da crampi allo stomaco e da febbre alta.
- dolore e infiammazione dei tendini o dei legamenti che in alcuni casi possono rompersi.
- convulsioni.
Molto raro (fino 1 paziente su 10.000)
- bruciori, formicolio, dolore o intorpidimento.
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- eruzione cutanea grave che può includere lesioni o desquamazione della pelle intorno alle labbra, agli occhi, alla bocca, al naso e ai genitali
- perdita dell’appetito, colorazione gialla della pelle e degli occhi, colorazione scura delle urine, prurito o stomaco dolente (addome).
Comune (fino a 1 paziente su 10)
- problemi a dormire
- mal di testa, sensazione di capogiro
- sensazione di malessere (nausea, vomito) e diarrea
- aumento dei livelli degli enzimi del fegato nel sangue
Non comune (fino a 1 paziente su 100)
- variazioni nel numero di altri batteri o funghi, infezione da Candida
- variazioni nel numero di globuli bianchi
- sensazione di stress (ansia), sensazione di confusione, sensazione di nervosismo, sonnolenza, tremore, vertigini
- fiato corto (dispnea)
- cambiamento nel sapore delle cose, perdita dell’appetito, disturbi di stomaco oindigestione (dispepsia), dolore nell’area dello stomaco, sensazione di gonfiore (flatulenza), stipsi
- prurito ed eruzione cutanea, grave prurito od orticaria, sudorazione eccessiva (iperidrosi)
- dolori alle articolazioni o dolori muscolari
- aumento della bilirubina o aumento della creatinina
- debolezza generalizzata.
Raro (fino a 1 paziente su 1.000)
- ecchimosi e facilità di sanguinamento che dipendono dalla riduzione del numero delle piastrine nel sangue (trombocitopenia)
- basso numero di globuli bianchi (neutropenia)
- risposta immunitaria esagerata (ipersensibilità)
- diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue (ipoglicemia).
- vedere o sentire cose che non esistono (allucinazioni, paranoia), cambiamenti di opinione e ripensamenti (reazioni psicotiche) con possibilità di sviluppare ideazione suicidaria o atti suicidi
- sensazione di depressione, problemi mentali, sensazione di irrequietezza (agitazione), sogni anomali o incubi
- sensazione di formicolio alle mani e ai piedi (parestesia)
- problemi di udito (tinnito) o della vista (visione offuscata)
- battito cardiaco insolitamente veloce (tachicardia) o pressione sanguigna bassa (ipotensione)
- debolezza muscolare.
- alterazioni della funzionalità renale e occasionale insufficienza renale che può essere causata da una reazione allergica a carico dei reni chiamata nefrite interstiziale
- febbre
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- diminuzione dei globuli rossi (anemia). Questo può portare a pallore o colorazione giallastra della pelle dovuti a un danno a carico dei globuli rossi e a una diminuzione del numero di tutti i tipi di cellule presenti nel sangue (pancitopenia)
- febbre, mal di gola e una generale sensazione cronica di malessere
- mancanza di afflusso di sangue
- aumento dei livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia) o diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue che porta al coma (coma ipoglicemico)
- cambiamento nell’odore delle cose, perdita dell’olfatto o del gusto
- difficoltà nel muoversi e nel camminare
- perdita temporanea della coscienza o della postura
- perdita temporanea della vista
- peggioramento o perdita dell’udito
- battito cardiaco insolitamente veloce, battito cardiaco irregolare con pericolo di vita incluso arresto cardiaco, alterazioni del battito cardiaco
- difficoltà di respirazione o sibilo respiratorio (broncospasmo)
- reazioni allergiche a carico dei polmoni
- pancreatite
- epatite
- aumento della sensibilità della pelle al sole o ai raggi ultravioletti
- vasculite
- stomatite
- rabdomiolisi
- artrite
- dolore alla schiena, al torace e alle estremità
- attacchi di porfiria in pazienti che soffrono già di tale patologia
- cefalea persistente con o senza visione offuscata (ipertensione intracranica benigna)
Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.
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