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Destrometorfano

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna

Il destrometorfano bromidrato (spesso indicato semplicemente con la sigla DXM) è un principio attivo appartenente alla categoria dei sedativi della tosse; da un punto di vista strutturale è simile alla morfina, ma non ha proprietà analgesiche, bensì solo lievemente sedative.

Il destrometorfano bromidrato ha un’azione depressiva dei centri midollari della tosse, causandone un innalzamento della soglia di comparsa. Ha pertanto un’azione antitussiva centrale.

Una volta assunto, il destrometorfano bromidrato viene assorbito velocemente dal tratto gastrointestinale. Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto nel giro di due ore. La sua azione si manifesta 30-60 minuti dopo la somministrazione e si protrae per circa sei ore.

Alle dosi consigliate non presenta le proprietà tipiche delle sostanze oppioidi (analgesia, depressione respiratoria, dipendenza e tolleranza). Se somministrato ad alte dosi può avere effetti psicoattivi e determinare l’insorgenza di una sindrome serotoninergica.

Il destrometorfano bromidrato è il principio attivo di numerosi farmaci; fra i nomi commerciali più famosi si ricordano Bronchenolo e Lisomucil. È disponibile sotto varie forme farmaceutiche fra cui compresse masticabili, sciroppo, soluzione, gocce orali ecc.

A cosa serve il destrometorfano bromidrato (Lisomucil)

Il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) è indicato per il trattamento sintomatico della tosse secca.

Modalità di utilizzo

Adulti e adolescenti (da 12 a 18 anni)

L’intervallo di dose generalmente consigliato varia da 10 mg (circa 14 gocce) a 20 mg (circa 28 gocce) ogni 6 ore.

La dose massima raggiungibile nelle 24 ore è di 80 mg (circa 110 gocce).

Bambini fino a 12 anni

destrometorfano bromidrato (Lisomucil) non deve essere usato.

Avvertenze e controindicazioni

destrometorfano - Lisomucil - Bronchenolo - DXM

Il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) (DXM) è un principio attivo appartenente alla categoria dei sedativi della tosse

Il trattamento con destrometorfano bromidrato (Lisomucil) non deve essere protratto oltre i 5-7 giorni.

In mancanza di una risposta terapeutica entro pochi giorni, il medico deve rivalutare la situazione.

Il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) può dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, così come dipendenza mentale e fisica.

I pazienti con tendenza all’abuso o alla dipendenza devono assumere le gocce di destrometorfano bromidrato (Lisomucil) per brevi periodi e sotto stretto controllo del medico.

Una tosse cronica può essere un sintomo precoce di asma e quindi destrometorfano bromidrato (Lisomucil) non è indicato per la soppressione della tosse cronica o persistente (per esempio, dovuta a fumo, enfisema, asma ecc.).

Il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) deve essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico nel caso la tosse sia accompagnata da altri stintomi quali: febbre, rash, mal di testa, nausea e vomito.

Il medicinale non deve essere assunto in caso di tosse accompagnata da secrezione abbondante.

In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco, il trattamento con destrometorfano bromidrato (Lisomucil) deve essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico dopo un’attenta valutazione del rischio-beneficio.

Durante la terapia con destrometorfano bromidrato (Lisomucil) è sconsigliabile l’uso di alcool (vedere paragrafo 4.5). Somministrare con cautela e solo dopo un’attenta valutazione del rischio-beneficio destrometorfano bromidrato (Lisomucil) nei pazienti con malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell’apparato gastroenterico e urogenitale, epilessia, alterata funzionalità epatica, nei soggetti con o che stanno assumendo farmaci antidepressivi, come i farmaci inibitori delle MAO.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Il prodotto contiene metile para-idrossi-benzoato, che può causare, in alcuni soggetti, reazioni allergiche (talora ritardate).

Gravidanza e allattamento

I risultati degli studi epidemiologici su un campione limitato di popolazione non hanno indicato un aumento della frequenza delle malformazioni nei bambini che sono stati esposti a destrometorfano bromidrato (Lisomucil) durante il periodo prenatale. Tuttavia, questi studi non documentano adeguatamente il periodo e la durata del trattamento con destrometorfano bromidrato (Lisomucil).

Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non indicano per il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) un potenziale rischio per l’uomo.

destrometorfano bromidrato (Lisomucil) non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; inoltre, poiché la somministrazione di alte dosi di destrometorfano bromidrato (Lisomucil), anche per brevi periodi, può causare depressione respiratoria nei neonati, nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi.

Poiché non è nota l’escrezione del farmaco nel latte materno e non può essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, destrometorfano bromidrato (Lisomucil) è controindicato durante l’allattamento.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) può alterare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari, in quanto può indurre sonnolenza. Tale effetto si accentua in caso di assunzione contemporanea di alcool.

Interazioni del destrometorfano con altre sostanze

Farmaci inibitori delle MAO

La somministrazione concomitante di destrometorfano bromidrato (Lisomucil) con farmaci inibitori delle MAO è controindicata. Inoltre, non si deve assumere le gocce di destrometorfano bromidrato (Lisomucil) nelle 2 settimane successive alla terapia con farmaci inibitori delle MAO. L’associazione di questi farmaci, può, infatti, indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica caratterizzata dai seguenti sintomi: nausea, ipotensione, iperattività neuromuscolare (tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale), iperattività del sistema nervoso autonomo (diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (agitazione, eccitazione, confusione), fino ad arrivare all’arresto cardiaco e alla morte.

Linezolid e sibutramina

Sono stati riportati casi di sindrome serotoninergica anche a seguito della somministrazione concomitante del destrometorfano bromidrato (Lisomucil) con linezolid o con sibutramina.

Farmaci inibitori del sistema nervoso centrale

La somministrazione concomitante di destrometorfano bromidrato (Lisomucil) con farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, oppure con l’assunzione di alcool, può portare a effetti additivi a carico del sistema nervoso centrale.

Farmaci inibitori del citocromo P450-2D6

La somministrazione concomitante di destrometorfano bromidrato (Lisomucil) e di farmaci che inibiscono l’attività enzimatica del citocromo P450-2D6 nel fegato, e quindi, il metabolismo del destrometorfano, può portare ad un aumento della concentrazione plasmatica del destrometorfano con conseguente aumento della sua tossicità.

Occorre tenere in considerazione che tale effetto può manifestarsi anche se l’assunzione del farmaco inibitore del citocromo P450-2D6 è avvenuta di recente e non necessariamente in maniera contemporanea alle gocce di destrometorfano bromidrato (Lisomucil).

I principali farmaci che inibiscono il citocromo P450-2D6 sono: amiodarone, chinidina, fluoxetina, aloperidolo, paroxetina, propafenone, tioridazina, cimetidina e ritonavir.

Farmaci secretolitici

Qualora il destrometorfano bromidrato (Lisomucil) venisse utilizzato in combinazione con farmaci secretolitici, la riduzione del riflesso della tosse può portare ad un grave accumulo di muco.

Succo di pompelmo

Il succo di pompelmo può aumentare l’assorbimento, la biodisponibilità e l’eliminazione del destrometorfano bromidrato (Lisomucil), con conseguente aumento della sua tossicità e diminuzione del suo effetto.

Effetti collaterali del destrometorfano

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del destrometorfano bromidrato (Lisomucil) organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA (Medical Dictionary for Regulatory Activities). Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza di tutti i singoli effetti elencati.

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza, affaticamento, nistagmo, distonia, capogiri, stordimento mentale e linguaggio scurrile.

Sindrome serotoninergica, caratterizzata da: nausea, ipotensione, iperattività neuromuscolare (tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale), iperattività del sistema nervoso autonomo (diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (agitazione, eccitazione, confusione), fino ad arrivare all’arresto cardiaco e alla morte.

Disturbi psichiatrici

Psicosi, allucinazioni. Dipendenza psichica; il destrometorfano ha un basso rischio di abuso e dipendenza. Tuttavia, sono stati riportati casi di dipendenza psichica (non fisica) e casi di abuso a causa dell’effetto euforico determinato dalla sostanza.

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni anafilattiche e anafilattoidi.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Iperpiressia e ipertermia.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Diabete mellito.

Patologie gastrointestinali

Nausea, vomito, disturbi gastrointestinali e riduzione dell’appetito.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Reazioni allergiche cutanee ed eruzioni cutanee.

Sovradosaggio

Sintomi

Nausea, vomito, disturbi visivi e disordini del sistema nervoso centrale come atassia, vertigini, eccitazione, aumento del tono muscolare, stati di confusione mentale, ipotensione e tachicardia.

In casi estremi, possono verificarsi ritenzione urinaria e depressione respiratoria. Terapia

In caso di necessità ricorrere a cure mediche intensive (in particolare intubazione, ventilazione).

Può essere necessario ricorrere a precauzioni per salvaguardare la perdita di calore e reintegrare i liquidi. La somministrazione per via endovenosa di naloxone può antagonizzare gli effetti del destrometorfano sul sistema nervoso centrale, in particolare la depressione respiratoria.

Se necessario, si raccomanda di effettuare la lavanda gastrica. Non somministrare emetici ad azione centrale.

Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.

NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo.

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