Debridat è il nome commerciale di un farmaco a base di trimebutina maleato (più semplicemente, solo trimebutina), un principio attivo antispastico che deriva dalla papaverina (un alcaloide contenuto nell’oppio).
Le indagini sul meccanismo d’azione del principio attivo hanno dimostrato che il suo effetto fondamentale consiste nella normalizzazione delle modalità e della velocità del transito gastro-intestinale.
Debridat (trimebutina) è pertanto un farmaco che trova indicazione nelle condizioni patologiche funzionali nelle quali sia necessario ricondurre alla norma una alterata motilità. La trimebutina è priva, di norma, di effetti anticolinergici (ricordiamo che gli anticolinergici sono sostanze che hanno la capacità di antagonizzare gli effetti fisiologici dell’acetilcolina, un importante neurotrasmettitore).
Debridat (trimebutina) è disponibile sotto varie forme farmaceutiche (capsule molli, granulato per sospensione orale, soluzione iniettabile, supposte).
A cosa serve Debridat (trimebutina)
Debridat (trimebutina) è indicato nel trattamento di:
- colon irritabile;
- disturbi funzionali della motilità gastro-esofagea;
- atonia intestinale post-operatoria e preparazione agli esami endoscopici del tubo digerente (per le fiale).
Il principio attivo del Debridat è la trimebutina, un antispastico che deriva dalla papaverina
Debridat (trimebutina) – Posologia e modo di somministrazione
Capsule molli
300-450 mg/die (pari a 2-3 capsule al giorno).
L’uso delle capsule di Debridat (trimebutina) è consigliato negli adulti.
Granulato per sospensione orale
ADULTI
In media 2-3 cucchiai da minestra al giorno
BAMBINI
1 ml di sospensione ricostituita contiene 4,8 mg di trimebutina. Un cucchiaino da caffè convenzionalmente corrisponde a 5 ml (pari a 24 mg di trimebutina).
Fino a 6 mesi: 36 mg/die suddivisi in tre somministrazioni corrispondenti a 2,5 ml (1/2 cucchiaino da caffè) 3 volte al giorno
Da 6 mesi a 1 anno: 48 mg/die suddivisi in 2 somministrazioni corrispondenti a 5 ml (1 cucchiaino da caffè) 2 volte al giorno.
Da 1 anno a 5 anni: 72 mg/die suddivisi in 3 somministrazioni corrispondenti a 5 ml (1 cucchiaino da caffè) 3 volte al giorno.
Sopra i 5 anni: 144 mg/die, suddivisi in 3 somministrazioni corrispondenti a 10 ml (2 cucchiaini da caffè) 3 volte al giorno.
Modalità di preparazione
Per la preparazione estemporanea della sospensione orale, aggiungere acqua di fonte in varie riprese, finché, a sospensione completa del granulare, il livello del liquido raggiunga la linea di fede.
Agitare il flacone prima di ogni somministrazione.
Soluzione iniettabile
Chirurgia
100-150 mg/die (2 – 3 fiale) per via intramuscolare o endovenosa;
Diagnostica
50-100 mg/die (1-2 fiale) per via iniettiva o per instillazione locale.
La somministrazione endovenosa di Debridat (trimebutina) deve essere effettuata lentamente (3-5 minuti). La soluzione non deve essere somministrata ai bambini sotto i 3 anni.
Supposte Adulti
In media 2-3 supposte al giorno.
Debridat (trimebutina) – Avvertenze e controindicazioni
Il farmaco non presenta rischi di assuefazione o dipendenza.
Sono stati segnalati casi di ipotensione e lipotimie. Tali effetti, in genere, riguardano la via endovenosa e si manifestano ove si adoperino dosi singole superiori a 100 mg e l’iniezione venga effettuata troppo velocemente.
L’impiego parenterale di Debridat (trimebutina) deve avvenire sotto il diretto controllo del medico; in particolare l’iniezione endovenosa deve essere eseguita lentamente.
Non vi sono da osservare particolari precauzioni nell’uso di Debridat (trimebutina) per via orale. L’uso delle capsule è consigliato negli adulti.
Debridat (trimebutina) è disponibile sotto varie forme farmaceutiche (capsule molli, granulato per sospensione orale, soluzione iniettabile, supposte)
Soluzione iniettabile
Per la presenza di alcool benzilico, il prodotto per via parenterale non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 3 anni.
La soluzione iniettabile di Debridat (trimebutina) contiene sodio cloruro: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Granulato per sospensione orale
La sospensione contiene saccarosio, di ciò si tenga conto in pazienti diabetici e in quelli sottoposti a regimi dietetici ipocalorici. I pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Il sodio metileparaidrossibenzoato contenuto nella sospensione può causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Capsule molli
Il sodio etileparaidrossibenzoato e il sodio propileparaidrossibenzoato contenuto nelle capsule possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Questo medicinale contiene soia: non somministrare in pazienti allergici alle arachidi e alla soia.
Gravidanza e allattamento
Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni.
Attualmente non esistono dati sufficienti ad avvalorare un effetto malformativo o fetotossico della trimebutina in caso di somministrazione durante la gravidanza.
Si sconsiglia di assumere la trimebutina nel primo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento.
Controindicazioni
Debridat (trimebutina) è controindicato in caso di:
- ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Ileo paralitico e patologia ostruttiva dell’apparato gastrointestinale;
- colite ulcerosa;
- megacolon tossico;
- bambini sotto i 3 anni (solo per la soluzione iniettabile);
- pazienti allergici alle arachidi o alla soia (solo per le capsule).
Interazioni con altre sostanze
Non sono state segnalate interazioni della trimebutina con altri farmaci specifici delle singole affezioni.
Effetti collaterali di Debridat (trimebutina)
Raramente segnalati casi di reazioni cutanee.
Il sodio etileparaidrossibenzoato e il sodio propileparaidrossibenzoato contenuto nelle capsule, e il sodio metileparaidrossibenzoato contenuto nella sospensione, possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Con la somministrazione endovenosa sono state segnalate ipotensione (pressione bassa) e lipotimie.
Sovradosaggio
L’esperienza sul deliberato sovradosaggio è molto limitata. Tuttavia, sono stati segnalati casi di ipotensione e lipotimie in seguito a somministrazione, per via endovenosa, di dosi singole superiori a 100 mg e nei casi in cui l’iniezione venga effettuata troppo velocemente.
Non è noto un antidoto specifico. Come in tutti i casi di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico, adottando misure di supporto generiche.
Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.
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