• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • Tu
    • Felicità
    • Intelligenza
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Fitoterapia
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
    • Integratori
  • Scuola
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Medicina sportiva
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Animali
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
  • Scacchi
  • News
Ti trovi qui: Home / Salute / Farmaci / Citalopram (Seropram)

Citalopram (Seropram)

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Seropram è un farmaco a base di citalopram, un farmaco antidepressivo che appartiene alla categoria dei cosiddetti SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina); il citalopram è in commercio dal 1996 (USA); è un principio attivo che rientra nella grande categoria degli psicofarmaci. Fu scoperto dal chimico Lundbeck che stava cercando di mettere a punto un farmaco antidepressivo che fosse in grado di inibire il reuptake della noradrenalina.

Secondo molti studi, fra i vari SSRI, il citalopram è la molecola maggiormente selettiva e, conseguentemente, quella gravata da minori effetti collaterali.

Nel nostro Paese il citalopram è commercializzato da diverse case farmaceutiche con vari nomi commerciali il più noto dei quali è appunto Seropram.

Come nel caso di tutti gli SSRI, l’effetto di Seropram (citalopram) è graduale e generalmente bisogna attendere circa 2-4 settimane affinché sia possibile valutare la sua eventuale efficacia.

Di norma, gli SSRI sono preferiti agli antidepressivi triciclici a motivo di una maggiore tollerabilità e di minori effetti collaterali.

A cosa serve Seropram (citalopram)

Come riportato nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco, l’indicazione all’utilizzo di Seropram è il trattamento dei seguenti disturbi:

  • Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze.
  • Disturbi d’ansia con crisi di panico con o senza agorafobia.

Ricordiamo qui brevemente che l’agorafobia è una forma di ansia che viene innescata da luoghi o situazioni da cui potrebbe risultare difficile fuggire; il termine significa letteralmente “paura degli spazi aperti”; va comunque precisato che gli effetti di questo disturbo si manifestano anche in condizioni diverse, come in alcuni luoghi chiusi (banche a chiusura controllata, ascensori o altri spazi ristretti) nei quali si instaurano inoltre i disturbi da claustrofobia.

Va inoltre ricordato che il citalopram viene utilizzato come farmaco off-label* per il trattamento di ansia, disturbo disforico premestruale (una forma di sindrome premestruale particolarmente accentuata), disturbo ossessivo-compulsivo e distimia (una sorta di depressione cronica “più lieve”).

Modalità di utilizzo

Seropram (citalopram) è disponibile sotto forma di compresse, gocce orali e concentrato per soluzione per infusione.

Il dosaggio di Seropram (citalopram) è di stretta competenza del medico curante o dello specialista previa valutazione della specifica situazione (gravità del disturbo da trattare, condizioni generali di salute ecc., patologie concomitanti, risposta al trattamento iniziale ecc.). Nel valutare il dosaggio, il medico terrà di conto l’eventuale presenza di alterazioni della funzionalità epatica e/o di quella renale.

Premesso quanto sopra, riportiamo di seguito i dosaggi di Seropram (citalopram) che vengono impiegati abitualmente.

Sindromi depressive endogene – Nei soggetti adulti il dosaggio impiegato normalmente è di 20 mg al giorno, aumentabili fino a 40 mg. Non si deve mai comunque superare la dose di 60 mg. Negli over 65 è opportuno ridurre i dosaggi alla metà. Negli under 18 il prodotto non deve essere somministrato. Il trattamento dovrebbe essere continuato sino al momento in cui il soggetto non presenta più sintomi per 4-6 mesi.

Disturbi d’ansia con crisi di panico con o senza agorafobia – In questo caso i dosaggi sono più bassi; la dose iniziale raccomandata è di 10 mg al giorno che possono essere aumentati fino a 20 mg. A seconda della risposta del paziente si può arrivare a un massimo di 40 mg giornalieri. Il massimo beneficio nel caso di questo disturbo si raggiunge dopo circa 3 mesi di trattamento.

Seropram (citalopram) deve essere somministrato come dose orale singola, la mattina o la sera. Le compresse possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto, ma sempre con un liquido.

Avvertenze e controindicazioni

Com’è noto, la depressione è sovente associata a un aumento di pensieri e tentativi suicidari nonché di autolesionismo; dal momento che, come già accennato, l’azione del principio attivo non è immediata, è sempre opportuna una sorveglianza particolarmente attenta dei soggetti affetti da depressione fin quando non si registra un miglioramento della sintomatologia.

Come già accennato, Seropram (citalopram) non deve essere somministrato a pazienti under 18 in quanto tale principio attivo può favorire l’insorgenza di comportamenti suicidari nonché aggressività, collera o atteggiamento ostile.

Nel caso in cui si noti che il paziente entra in una fase maniacale, la terapia con Seropram (citalopram) deve essere sospesa. Va da sé che le modalità di sospensione devono essere concordate assolutamente con il medico o con lo specialista. Si consiglia, a tale proposito la lettura dell’articolo Dipendenza da ansiolitici, ipnotici e sedativi.

Va evitato l’uso di Seropram (citalopram) nei soggetti affetti da epilessia instabile; in quelli affetti da epilessia controllato, il farmaco può essere assunto, ma soltanto dietro stretta sorveglianza medica.

Occorre una notevole cautela anche nel caso di soggetti trattati con terapia elettroconvulsivante (trattamento noto popolarmente come elettroshock).

Seropram (citalopram) può causare alterazioni nei livelli di glicemia; di conseguenza, nei soggetti affetti da diabete mellito, potrebbe essere necessario un aggiustamento dei dosaggi di insulina e/o dei farmaci ipoglicemizzanti orali.

Occorre prudenza nella somministrazione del farmaco a coloro che sono affetti da glaucoma; Seropram (citalopram), infatti, può essere causa di un aumento della pressione interna dell’occhio.

Nei soggetti bradicardici e in quelli affetti da insufficienza cardiaca non compensata nonché in coloro che hanno subito recentemente un infarto miocardico, la somministrazione di Seropram (citalopram) richiede una notevole cautela.

Nei soggetti psicotici, Seropram (citalopram) può provocare un incremento della sintomatologia.

In coloro che sono affetti da disturbi di panico, il farmaco può causare un aumento dei sintomi d’ansia; ciò si verifica generalmente nel corso delle fasi iniziali del trattamento; si tratta di un effetto paradosso che tende ad attenuarsi con il proseguimento della terapia.

I pazienti con ridotta funzionalità epatica devono essere attentamente monitorati.

È opportuno tenere conto che, in generale, gli antidepressivi e i farmaci utilizzati nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi e del disturbo da attacchi di panico possono alterare le facoltà mentali e fisiche richieste per affrontare compiti potenzialmente pericolosi, come guidare un’automobile o usare macchinari, i pazienti devono essere opportunamente avvertiti.

Per quanto riguarda le donne in stato interessante, Seropram (citalopram) può essere utilizzato soltanto in quei casi in cui il medico o lo specialista lo ritengano assolutamente indispensabile; il principio attivo, infatti, potrebbe essere causa di danni gravi al neonato, in particolare se il farmaco viene assunto nel corso dell’ultimo trimestre di gravidanza. Il neonato potrebbe infatti sviluppare ipertensione polmonare persistente, patologia che si manifesta con un incremento della frequenza della respirazione e con il colorito bluastro della pelle; altre manifestazioni possibili sono: problemi nel respirare, apnea, cianosi, tremori, irrequietezza, irritabilità, convulsioni, difficoltà nel dormire, pianto continuo, rigidità muscolare (o al contrario, muscolatura flaccida), eccessiva stanchezza, abbassamento dei livelli di glicemia, vomito ecc. In genere, la sintomatologia in questione fa la sua comparsa nel giro di 24 ore dalla nascita.

Dal momento che Seropram (citalopram) viene escreto nel latte materno (anche se solo in minima parte), nelle donne che allattano il ricorso al farmaco deve essere effettuato soltanto se il medico curante lo ritiene indispensabile.

Interazioni di Seropram (citalopram) con altre sostanze

Seropram (citalopram) può interagire con moltissime sostanze e occorre quindi che il medico valuti con attenzione le terapie che il soggetto sta eventualmente seguendo.

Il farmaco non deve essere utilizzato in combinazione con farmaci IMAO dal momento che possono insorgere gravi effetti collaterali, fra cui la sindrome serotoninergica.

È controindicata la somministrazione concomitante di Seropram (citalopram) e selegilina (un farmaco utilizzato nei soggetti affetti da demenza senile, morbo di Parkinson e depressione).

Non è raccomandato l’uso concomitante di Seropram (citalopram) e alcol.

Nel caso in cui si intenda somministrare Seropram (citalopram) a pazienti in trattamento con il litio, è necessaria un’attenta sorveglianza. Lo stesso può dirsi di soggetti trattati con triptani.

Va evitato l’uso di Seropram (citalopram) anche con preparati a base di iperico (un rimedio fitoterapico noto anche come erba di San Giovanni).

Come altri SSRI, anche Seropram (citalopram) può avere interazioni con farmaci che influenzano la funzione piastrinica (aspirina, ticlopidina, FANS ecc.) causando un aumento del rischio di sanguinamento.

Seropram (citalopram) può interagire con i farmaci antiaritmici; occorre quindi una certa cautela se è prevista la somministrazione di questa categoria di farmaci.

Dovrebbe essere evitata anche la somministrazione concomitante con derivati fenotiazinici, aloperidolo e pimozide (antipsicotici), sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina e alofantrina (antimicrobici), astemizolo e mizolastina (antistaminici).

Va usata prudenza anche nella somministrazione concomitante di Seropram (citalopram) e quei principi attivi che inducono ipopotassiemia e ipomagnesiemia (vale a dire, riduzione dei livelli ematici di potassio e magnesio).

Dal momento che Seropram (citalopram) abbassa la soglia convulsiva è necessaria una notevole prudenza nel caso lo si debba prescrivere a soggetti che assumono farmaci che hanno la medesima azione, per esempio i neurolettici, il tramadolo (un analgesico), la meflochina (un antimalarico) e il bupropione (un farmaco antidepressivo).

Nei soggetti affetti da ulcera gastrica che assumono cimetidina si deve tenere conto che questo farmaco può aumentare la concentrazione plasmatica Seropram (citalopram). Occorre quindi una certa cautela nella somministrazione concomitante.

Fra le associazioni sconsigliata va anche segnalata quella con moclobemide (un antidepressivo).

Seropram citalopram

Seropram è un farmaco a base di citalopram, un farmaco antidepressivo che appartiene alla categoria dei cosiddetti SSRI

Effetti collaterali di Seropram (citalopram)

Come nel caso di qualsiasi farmaco, anche Seropram (citalopram) può essere causa dell’insorgenza di uno o più effetti collaterali, anche se non è detto che questi si debbano obbligatoriamente manifestare.

Nel caso di Seropram (citalopram), peraltro, di solito sono di lieve entità e tendono a scomparire nel giro di un paio di settimane al massimo, anche se possono esserci sempre eccezioni.

Di seguito una panoramica degli effetti collaterali più significativi.

A livello gastrointestinale si possono avere disturbi quali nausea, vomito, diarrea, stitichezza, emorragie gastrointestinali o rettali.

A livello del sistema nervoso centrale, il farmaco può causare sonnolenza, capogiri, tremori, parestesie, insonnia, convulsioni, sintomi Parkinson-simili, disturbi del movimento e deficit di attenzione.

La terapia con Seropram (citalopram) può dar luogo a disturbi psichiatrici fra i quali si ricordano: agitazione, reazioni aggressive, ansia, nervosismo, calo della libido, confusione, disturbi dell’attività onirica, depersonalizzazione, allucinazioni, mania, attacchi di panico, irrequietezza e ideazione e comportamento suicidi. ecc.

Per quanto riguarda l’apparato riproduttivo, Seropram (citalopram) può provocare diminuzione della libido e disfunzioni sessuali in entrambi i sessi. Nei pazienti maschi può determinare disfunzione erettile, disturbi dell’eiaculazione, mancata eiaculazione e priapismo (erezione lunga e dolorosa non accompagnata da eccitazione sessuale).

Nelle donne il farmaco può provocare emorragie vaginali e sanguinamento uterino anomalo.

Si possono avere anche disturbi endocrini (per esempio la sindrome da inappropriata produzione di ormone antidiuretico, SIADH), disturbi epatobiliari (epatite e alterazioni dei livelli di transaminasi) e disturbi cardiovascolari (tachicardia, brachicardia, aritmie ventricolari, prolungamento dell’intervallo QT, ipotensione ortostatica).

La terapia con Seropram (citalopram) può avere alcune conseguenze sul sistema emolinfopoietico causando in particolare piastrinopenia (diminuzione del numero di piastrine nel circolo ematico) e leucopenia (riduzione del numero di globuli bianchi nel circolo sanguigno).

A livello cutaneo e sottocutaneo si possono registrare: rash cutanei, orticaria, prurito, angioedema, lividi, porpora e reazioni di fotosensibilità.

Altri effetti collaterali che potrebbero fare la loro comparsa sono: aumento della sudorazione, aumento dell’appetito, perdita di peso o, al contrario, aumento ponderale, ipokaliemia, acufeni, midriasi, disturbi visivi ecc.

È stato evidenziato un aumento del rischio di fratture ossee nel corso del trattamento con Seropram (citalopram), soprattutto in pazienti over 50 anni.

Possibile anche l’insorgenza della cosiddetta sindrome serotoninergica (intossicazione da serotonina), un grave disturbo potenzialmente letale.

La brusca interruzione del trattamento può dar luogo ai cosiddetti sintomi da sospensione (si veda Dipendenza da ansiolitici, ipnotici e sedativi).

Sovradosaggio

Tossicità

I dati clinici comprensivi sul sovradosaggio da Citalopram sono limitati e molti casi coinvolgono sovradosaggi concomitanti di altre droghe/alcol. Sono stati riportati casi fatali da sovradosaggio di citalopram da solo; comunque la maggior parte dei casi fatali sono dovuti al sovradosaggio con medicazioni concomitanti.

Sintomi

Nei casi di sovradosaggio sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati : convulsioni, tachicardia, sonnolenza, allungamento dell’intervallo QT, coma, vomito, tremore, ipotensione, arresto cardiaco, nausea, sindrome da serotonina, agitazione, bradicardia, vertigini, blocco della conduzione elettrica nel cuore, prolungamento del QRS, ipertensione, midriasi, torsioni di punta, stupore, sudorazione, cianosi, iperventilazione e aritmia atrioventricolare. La rabdomiolisi è rara.

I sintomi possibili con una dose fino a 600 mg di Seropram (citalopram) sono: stanchezza, debolezza, sedazione, tremore, nausea e tachicardia.

Con dosi superiori a 600 mg di Seropram (citalopram) si possono verificare convulsioni entro poche ore dall’assunzione. Possono verificarsi anche alterazioni dell’ECG e, raramente, rabdomiolisi.

È raro che il sovradosaggio di Seropram (citalopram) sia fatale. Un paziente adulto è sopravvissuto dopo aver ingerito 5.200 mg di citalopram.

Trattamento

Non si conoscono antidoti specifici al Seropram (citalopram). Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Si devono tenere in considerazione il carbone attivo, lassativi osmotici (come il solfato di sodio) e lavanda gastrica. In presenza di compromissione dello stato di coscienza il paziente deve essere intubato. Si devono mantenere sotto controllo ECG e i segni vitali.

Somministrare ossigeno in caso di ipossia e diazepam in caso di convulsioni. È consigliabile la sorveglianza del medico per circa 24 ore, nonché un monitoraggio ECG se la dose ingerita è superiore a 600 mg. Un allargamento del complesso QRS può essere normalizzato da una infusione di NaCl ipertonica.

In caso di sovradosaggio con Seropram (citalopram) è consigliabile un monitoraggio ECG in pazienti affetti da scompenso cardiaco congestizio/bradiaritmie, in pazienti che utilizzano medicinali concomitanti che prolungano l’intervallo QT o in pazienti con alterazioni del metabolismo, ad esempio insufficienza epatica.

Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.

Articoli correlati

  • Zoloft (sertralina)
  • Prozac (fluoxetina)
  • Surmontil

* Con l’espressione trattamento di tipo off-label si fa riferimento all’impiego nella pratica clinica di farmaci già registrati, ma utilizzati in modo non conforme a quanto previsto dal riassunto delle caratteristiche del prodotto autorizzato. Molto spesso, l’utilizzo off-label è relativo a molecole conosciute e utilizzate da tempo e per le quali le evidenze scientifiche suggeriscono un loro uso razionale anche in situazioni cliniche che non sono approvate da un punto di vista regolatorio.


NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email




Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale della cultura Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

IN PRIMO PIANO

Gli articoli più letti delle nostre sezioni:
  • PSICOLOGIA: Il senso della vita
  • SALUTE: Gli occhi rossi
  • ALIMENTAZIONE: La carne di maiale
  • SCUOLA: I logaritmi
  • SPORT: L'età biologica
  • ORTO E GIARDINO: L'argilla espansa
  • I NOSTRI AMICI: L'alaskan malamute


I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

modernità Il nostro gruppo Facebook


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2021 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati