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Almogran

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna

Almogran è un farmaco a base di almotriptan, un principio attivo appartenente alla classe dei triptani, sostanze impiegate per trattare l’emicrania e la cefalea a grappolo. I triptani agiscono direttamente sull’attività nervosa influenzando i livelli di serotonina.

L’almotriptan è un agonista selettivo dei recettori 5-HT1B e 5-HT1D. Questi recettori mediano la vasocostrizione di determinati vasi cranici, come dimostrato da studi effettuati utilizzando preparati di tessuti umani isolati.

Almogran interagisce inoltre con il sistema trigemino-vascolare inibendo lo stravaso di proteine plasmatiche dai vasi della dura madre a seguito della stimolazione del ganglio di Gasser, che è una caratteristica dell’infiammazione neuronale e sembra essere coinvolta nella fisiopatologia dell’emicrania.

L’efficacia dell’almotriptan nel trattamento acuto di attacchi di emicrania è stata dimostrata nel corso di quattro studi clinici multicentrici controllati con placebo, nei quali a più di 700 pazienti sono state somministrate dosi di 12.5 mg. La diminuzione del dolore è iniziata 30 minuti dopo la somministrazione, mentre la percentuale di risposta (riduzione della cefalea da intensità moderata/severa a intensità leggera o assente) dopo 2 ore è risultata del 57-70% con almotriptan e del 32-42% con placebo. L’almotriptan ha inoltre alleviato la nausea, la fotofobia e la fonofobia associati con gli attacchi di emicrania.

A cosa serve Almogran

Almogran è indicato nel trattamento acuto della fase di cefalea di attacchi di emicrania con aura o senza aura.

Posologia e modo di somministrazione

Almogran deve essere assunto con liquidi prima possibile dopo l’insorgenza di cefalea associata ad emicrania sebbene sia efficace anche quando assunto in una fase più avanzata dell’attacco.

Non usare Almogran nella profilassi dell’emicrania. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo.

Adulti (età tra 18 e 65 anni)

La dose raccomandata è di una compressa contenente 12,5 mg di almotriptan. Se il sintomo riappare nell’arco delle 24 ore può essere assunta una seconda dose di Almogran. Questa seconda dose può essere assunta ammesso che vi sia un intervallo minimo di due ore tra le due dosi.

Se la dose iniziale è inefficace, l’efficacia di una seconda dose per il trattamento dello stesso attacco non è stata esaminata in studi clinici controllati. Quindi, se il paziente non risponde alla prima dose, una seconda dose non deve essere assunta per lo stesso attacco.

La dose massima raccomandata è di due dosi nell’arco delle 24 ore. Bambini e adolescenti (sotto i 18 anni di età)

Non esistono dati relativi all’uso di almotriptan nei bambini e negli adolescenti, quindi l’uso di Almogran non è raccomandato in questa fascia di età.

Anziani (età superiore a 65 anni)

Negli anziani non è necessaria alcuna modifica delle dosi. La sicurezza e l’efficacia dell’almotriptan in pazienti di età superiore a 65 anni non sono state valutate sistematicamente.

Insufficienza Renale

Nei pazienti che presentano insufficienza renale lieve o moderata non è necessaria alcuna modifica del dosaggio.

I pazienti affetti da insufficienza renale grave non devono assumere più di una compressa da 12,5 mg nell’arco delle 24 ore.

Insufficienza Epatica

Non sono disponibili dati relativi all’uso di almotriptan in pazienti affetti da insufficienza epatica.

Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

Almogran deve essere usato solo in presenza di una precisa diagnosi di emicrania. Non deve essere usato per curare l’emicrania basilare, emiplegica o oftalmoplegica.

Come nel caso di altre terapie per l’emicrania acuta, prima di trattare la cefalea in pazienti senza precedenti diagnosi di emicrania e in pazienti affetti da emicrania che presentano sintomi atipici, è necessario escludere altri problemi neurologici potenzialmente seri. Sono stati riportati casi cerebrovascolari in pazienti trattati con agonisti dei recettori 5-HT1B/1D. Va segnalato che i pazienti affetti da emicrania possono essere a più alto rischio per alcuni eventi cerebrovascolari (per esempio, accidenti cerebrovascolari, attacchi ischemici transitori).

In casi molto rari, come per altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, sono stati evidenziati vasospasmo coronarico e infarto del miocardio. Pertanto Almogran non deve essere somministrato a pazienti che potrebbero essere affetti da patologie coronariche non diagnosticate senza prima verificare la possibile presenza di malattie cardiovascolari di fondo. Tali pazienti comprendono donne in post-menopausa, maschi di età superiore ai 40 anni e pazienti che presentano altri fattori di rischio per malattie coronariche, quali ipertensione non controllata, ipercolesterolemia, obesità, diabete, fumo o pazienti con chiara anamnesi familiare di malattie cardiovascolari. Questa valutazione può tuttavia non identificare tutti i pazienti con malattia cardiaca e, in casi molto rari, gravi effetti cardiaci si sono verificati dopo somministrazione di agonisti 5-HT1 in pazienti che non evidenziavano malattie cardiovascolari.

La somministrazione di Almogran può essere associata a sintomi transitori che includono dolore toracico e tensione che può essere intensa e coinvolgere la gola. Nel caso in cui questi sintomi siano indicativi di malattia ischemica cardiaca non deve essere assunta una ulteriore dose e devono essere effettuate le opportune valutazioni.

Almogran deve essere prescritto con precauzione ai pazienti con ipersensibilità accertata alle sulfonamidi.

È stata segnalata sindrome da serotonina (incluso alterazioni dello stato mentale, instabilità autonomica e patologie neuromuscolari) in occasione del trattamento concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI). Queste reazioni possono essere gravi. Se l’uso concomitante di triptani e SSRI o SNRI è necessario per ragioni cliniche, si consiglia di controllare il paziente, specialmente all’inizio del trattamento, quando si aumentano le dosi o se si rende necessario un ulteriore trattamento serotoninergico.

Si consiglia di aspettare almeno 6 ore dopo l’uso di almotriptan prima di somministrare ergotamina. Viceversa, devono trascorrere almeno 24 ore dopo la somministrazione di una preparazione contenente ergotamina prima di somministrare almotriptan. Benché in uno studio clinico nel quale 12 soggetti sani sono stati trattati per via orale con almotriptan ed ergotamina non siano stati osservati effetti vasospastici additivi, questi effetti additivi sono teoricamente possibili.

I pazienti con insufficienza renale grave non devono assumere più di una compressa da 12,5 mg di Almogran nell’arco delle 24 ore.

Si raccomanda cautela nei pazienti affetti da patologia epatica da lieve a moderata e il trattamento è controindicato nei pazienti con malattia epatica grave.

Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l’uso concomitante di triptani e preparazioni a base di erbe che contengono Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Similmente agli altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, Almogran può causare lievi transitori aumenti della pressione arteriosa che possono essere più pronunciati negli anziani.

Uso eccessivo di un farmaco antiemicranico

L’uso prolungato di un farmaco antiemicranico può provocare un peggioramento dell’emicrania. Se ciò si verifica o si pensa possa verificarsi, richiedere il parere del medico e sospendere il trattamento. La diagnosi di “eccessivo uso di farmaco emicranico” è ipotizzabile nei pazienti che soffrono di emicranie frequenti o giornaliere malgrado (o a causa di) l’uso regolare di farmaci antiemicranici.

Non eccedere la dose massima raccomandata di Almogran.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza

Per almotriptan sono disponibili pochi dati su pazienti in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale.

È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.

Allattamento

Non esistono dati sull’escrezione di almotriptan nel latte umano. Studi effettuati nel ratto hanno dimostrato che almotriptan e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte.

Quindi deve essere esercitata cautela quando si prescrive almotriptan a donne che allattano. L’esposizione del neonato può essere minimizzata evitando l’allattamento al seno nelle 24 ore successive al trattamento.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sugli effetti di almotriptan sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, dato che durante un attacco di emicrania si può verificare sonnolenza, ed essendo la sonnolenza uno degli effetti collaterali riscontrabili durante la terapia con almotriptan, si raccomanda di esercitare cautela ai pazienti addetti a operazioni specializzate.

Controindicazioni

Almogran è controindicato nel caso di:

  • ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.
  • Pazienti con anamnesi di accidenti cerebrovascolari (CVA) o attacchi ischemici transitori (TIA).
  • Malattia vascolare periferica.

La somministrazione di Almogran è altresì controindicata in concomitanza con quella di ergotamina, derivati dell’ergotamina (inclusa metisergide) e di altri agonisti 5-HT1B/1D Pazienti con insufficienza epatica grave.

Come altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, Almogran non deve essere usato in pazienti con anamnesi, sintomi o segni di cardiopatia ischemica (infarto miocardico, angina pectoris, ischemia silente documentata, angina di Prinzmetal) o affetti da ipertensione severa e da ipertensione lieve o moderata non controllata.

Almogran

Almogran è indicato nel trattamento acuto della fase di cefalea di attacchi di emicrania con aura o senza aura

Interazioni di Almogran con altre sostanze

Studi di interazione sono stati effettuati con gli inibitori della monoaminoossidasi A, i beta- bloccanti, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, i bloccanti dei canali del calcio o gli inibitori degli isoenzimi 3A4 e 2D6 del citocromo P450. Non sono disponibili studi di interazione in vivo per la valutazione degli effetti di almotriptan su altri farmaci.

Come con altri agonisti dei recettori 5-HT1, non si può escludere il rischio potenziale di una sindrome serotoninergica dovuta a interazione farmacodinamica nel caso del trattamento concomitante con inibitori delle MAO.

Sono disponibili segnalazioni che descrivono pazienti con sintomi compatibili con la sindrome da serotonina (incluso alterazioni dello stato mentale, instabilità autonomica e patologie neuromuscolari) in seguito al trattamento con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI) e triptani.

La somministrazione ripetuta del bloccante dei canali del calcio verapamil, un substrato del CYP3A4, ha indotto un aumento del 20% della Cmax e dell’AUC di almotriptan. Questo aumento non è considerato clinicamente rilevante. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.

La somministrazione ripetuta di propranololo non ha modificato la farmacocinetica di almotriptan. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.

Studi in vitro su microsomi epatici umani effettuati per valutare la capacità di almotriptan di inibire i principali enzimi del citocromo P450 (CYP) e le monoaminoossidasi (MAO) dell’uomo, hanno dimostrato che almotriptan non dovrebbe modificare il metabolismo dei farmaci metabolizzati attraverso gli enzimi del citocromo CYP, le MAO-A e le MAO-B.

Effetti collaterali di Almogran

Almogran è stato valutato in studi clinici fino ad un anno in più di 2.700 pazienti. Gli effetti collaterali più comuni osservati alle dosi terapeutiche sono stati:

  • vertigini
  • sonnolenza
  • nausea
  • vomito
  • senso di fatica.

Nessuno di questi effetti collaterali ha avuto una incidenza superiore all’1.5%.

Le seguenti reazioni avverse sono state osservate nel corso di studi clinici e/o nell’esperienza post-marketing. Sono elencate in base alla classificazione sistemica e d’organo (SOC) e in ordine decrescente di frequenza. In termini di frequenza sono definite come: molto comune (>1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, < 1/100), rara (≥1/10000, <1/1000), molto rara (<1/10000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

almogran effetti collaterali

* Tuttavia disturbi visivi possono verificarsi anche durante un attacco di emicrania.

Sovradosaggio

La reazione indesiderata più frequentemente riportata in pazienti trattati con 150 mg (la dose più elevata somministrata a pazienti) è stata la sonnolenza.

Un eventuale sovradosaggio di Almogran deve essere trattato sintomaticamente e con il mantenimento delle funzioni vitali. Poiché l’emivita del farmaco è di 3.5 ore, il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno 12 ore o fino a che persistono i sintomi o i segni di sovradosaggio.

Per ulteriori approfondimenti: Banca Dati AIFA.

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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo.

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