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Fosfatasi alcalina

La fosfatasi alcalina (ALP Alkaline Phosphatase Level), è un enzima attivo nel metabolismo dei composti fosforici organici, presente in tutti i tessuti e particolarmente abbondante nel fegato e nelle ossa (la gran parte delle fosfatasi alcaline che si rilevano nel sangue è di provenienza epatica e ossea); è presente anche in numerosi batteri.

Nel fegato la fosfatasi alcalina è presente nelle cellule che rivestono i dotti biliari; a livello osseo è prodotta dagli osteoblasti, le cellule che partecipano alla formazione del tessuto osseo.

Il medico di base prescrive generalmente il test della fosfatasi alcalina quando il paziente riferisce sintomi suggestivi di problemi a carico del fegato (urine scure, ittero, feci chiare, nausea vomito ecc.) o delle ossa (dolori ossei e/o articolari, deformazioni ossee ecc.), ma talvolta lo aggiunge alla lista degli esami di routine relativi alla funzionalità epatica (transaminasi, bilirubina, albumina, proteine totali e, spesso, gamma-GT, LDH e tempo di protrombina).

Qualora non risulti evidente dalla sintomatologia se l’elevata concentrazione di fosfatasi alcalina dipenda dal fegato oppure dalle ossa è necessario effettuare un ulteriore test per distinguere la fonte (ogni tessuto produce determinate forme di ALP che nel referto del laboratorio analisi sono indicate come ALP isoenzimi). In linea generale, ma è sempre il medico che deve esprimersi su questo punto, se la fosfatasi alcalina risulta elevata, ma gli altri test di funzionalità epatica risultano nella norma, è più probabile che ci si trovi di fronte a un disturbo del tessuto osseo piuttosto che a problema che riguarda il fegato (per esempio, la gamma-GT è un parametro che risulta di norma più alto nel caso di malattie del fegato, ma non è influenzato dalla presenza di malattie ossee).

Il dosaggio dell’ALP viene anche utilizzato per valutare la progressione della malattia e l’efficacia della terapia che è stata intrapresa. È anche possibile che il medico richieda l’effettuazione del test quando il paziente assume farmaci che possono danneggiare il fegato.

Prima del prelievo conviene digiunare per 10-12 ore e sospendere per un periodi di almeno 72 ore, sempre che il medico curante lo ritenga possibile, l’assunzione di quei farmaci che possono falsare i livelli di fosfatasi alcalina (si veda a questo proposito il paragrafo relativo). Prima di sottoporsi all’esame è necessario essere in posizione eretta da almeno mezz’ora.

Valori normali

I valori normali di fosfatasi alcalina variano fra 110 e 700 UI/l nei bambini fino a un anno, fra 110 e 550 UI/l da 1 anno a 10 anni, fra 130 e 700 UI/l da 10 a 15 anni, fra 50 e 220 UI/l negli adulti.

Come si può notare, i valori normali di riferimento nei bambini e negli adolescenti sono mediamente più elevati; questo perché in queste categorie di soggetti le ossa sono ancora in crescita.

Va comunque ricordato che è sempre necessario fare riferimento agli intervalli di normalità riportati sul referto consegnato dal laboratorio analisi presso il quale si è effettuato l’esame; gli intervalli di riferimento, infatti, possono lievemente differire fra un laboratorio e l’altro a seconda delle metodiche e dei reagenti utilizzati.

fosfatasi alcalina - alterata - alta - bassa

Il medico prescrive di solito il test della fosfatasi alcalina quando il paziente riferisce sintomi suggestivi di problemi a carico del fegato o delle ossa

Fosfatatasi alcalina alterata

La fosfatasi alcalina può risultare alterata sia in alto che in basso; maggiormente significativi da un punto di vista clinico sono i rialzi dell’enzima oltre i valori di normalità, anche se, come vedremo, possono esserci condizioni patologiche di una certa serietà anche nel caso di valori eccessivamente bassi.

Fosfatasi alcalina alta – Alta

Sono diverse le cause di fosfatasi alcalina alta; di seguito si segnalano le più comuni o, comunque, quelle maggiormente significative:

  • Atresia congenita delle vie biliari ***
  • Cirrosi biliare primitiva ***
  • Cirrosi epatica *
  • Colangite *
  • Colestasi da farmaci *
  • Colestasi extraepatica ***
  • Displasia fibrosa *
  • Epatite *
  • Fratture ossee *
  • Gravidanza *
  • Iperparatiroidismo **
  • Ipovitaminosi D *
  • Ittero ostruttivo **
  • Linfoma di Hodgkin
  • Metastasi ossee **
  • Morbo di Cushing **
  • Morbo di Paget *
  • Mononucleosi infettiva *
  • Osteomielite ***
  • Osteoporosi
  • Plasmocitoma **
  • Rachitismo **
  • Sarcoma osteogenico ***
  • Tumori epatici.

*** fino a 10 volte i valori normali; ** 3-5 volte; * fino a 3 volte.

Come già accennato, i valori di fosfatasi alcalina risultano più alti nei giovani (bambini e adolescenti) a causa del notevole sviluppo osseo che caratterizza l’età infantile e quella adolescenziale.

La fosfatasi alcalina può risultare alta anche in caso di gravidanza; si tratta generalmente di un rialzo fisiologico (in genere lo si riscontra nella seconda metà della gravidanza); tuttavia è sempre necessario effettuare le dovute verifiche in quanto l’aumento dei livelli di ALP potrebbe essere dovuto alla presenza di ittero gravidico, una condizione patologica che deve essere prontamente trattata.

Vale la pena ricordare che la fosfatasi alcalina tende generalmente ad aumentare nelle donne in menopausa; in questo periodo della vita, infatti, il tessuto osseo subisce modifiche di una certa importanza (si pensi, per esempio, all’osteoporosi, uno dei problemi di comune riscontro nelle donne in menopausa).

Alti livelli di fosfatasi alcalina potrebbero essere dovuti anche a rettocolite emorragica e a diarrea cronica.

Fosfatasi alcalina e farmaci

Sono numerosi i principi attivi che possono causare un rialzo dei livelli di fosfatasi alcalina; fra questi ricordiamo:

  • Amfotericina B
  • Aminoglicosidi
  • Cefalosporine
  • Clindamicina
  • Eritromicina
  • Isoniazide
  • Ketoconazolo
  • Lincomicina
  • Nitrofurantoina
  • Penicillina
  • Tetracicline
  • Allopurinolo
  • Colchicina
  • Aloperidolo
  • Androgeni
  • Bromocriptina
  • Corticosteroidi
  • Estroprogestinici
  • Captopril
  • Enalapril
  • Metildopa
  • Ciclofosfamide
  • Ciclosporina
  • Barbiturici
  • Fenitoina
  • Fenotiazine
  • Labetalolo
  • Nifedipina
  • Omeprazolo
  • Clorpropamide
  • Sulfoniluree
  • Ticlopidina
  • Vitamina D.

Fosfatasi alcalina bassa – Cause

Le principali cause di fosfatasi alcalina bassa sono le seguenti:

  • Acondroplasia
  • Anemie gravi
  • Carenza di magnesio
  • Carenza di proteine
  • Carenza di zinco
  • Celiachia
  • Fibrosi cistica
  • Ipervitaminosi D
  • Ipofosfatemia
  • Ipotiroidismo
  • Malnutrizione
  • Morbo di Wilson
  • Nefrite
  • Trasfusioni di sangue.

Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, nelle donne in stato interessante la fosfatasi alcalina risulta generalmente più alta del normale; un basso livello nelle donne in stato interessante potrebbe essere indice di insufficienza placentare.

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