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Eosinofili

I granulociti eosinofili sono globuli bianchi (leucociti) leggermente più grandi dei neutrofili; sono coinvolti sia nelle reazioni allergiche sia nelle infestazioni da parassiti (rilasciano sostanze che sono in grado di danneggiarli o ucciderli ed è per questo che vengono inseriti nella categoria dei cosiddetti leucociti citotossici) e operano nelle infiammazioni di natura allergica.

La loro concentrazione nel sangue non è particolarmente elevata; normalmente rappresentano dall’1 al 5% circa della popolazione leucocitaria, sono però maggiormente presenti in altri tessuti (polmoni, tessuto connettivo cutaneo, tratto digerente ecc.), sostanzialmente quelli che più di altri sono esposti ad agenti ambientali.

Insieme a basofili e neutrofili, fanno parte della categoria dei granulociti (globuli bianchi il cui citoplasma contiene dei granuli).

Il nome di questi particolari globuli bianchi è dovuto al fatto che i loro granuli acquisiscono un colore rossastro se si legano all’eosina (un colorante utilizzato in istologia per effettuare la colorazione del citoplasma).

Eosinofili alti (eosinofilia) – Cause

eosinofiliIl termine eosinofilia fa riferimento a una condizione che si caratterizza per un aumento del numero dei granulociti eosinofili nel sangue periferico. Più popolarmente si parla di eosinofili alti.

Si distinguono tre tipi di eosinofilia:

  • lieve: il numero di eosinofili è compreso tra 0,5 e 1,5×109/l
  • moderata: il numero di eosinofili è compreso tra 1,5 e 5,0×109/l
  • grave: il numero di eosinofili supera i 5,0×109/l.

Un’altra distinzione della condizione riguarda le cause; si parla di eosinofilia primaria allorquando la proliferazione clonale degli eosinofili è legata a patologie ematologiche (ovvero che riguardano il sangue), se la condizione è legata a una malattia non ematologica l’eosinofilia è detta secondaria; quando, invece, non si riesce a risalire alle cause scatenanti, siano o no ematologiche, l’eosinofilia è detta idiopatica.

Ma cosa significa quando si rileva un alto livello di eosinofili? L’eosinofilia è una condizione che si riscontra molto comunemente nel caso di disturbi legati ad allergie, soprattutto di tipo respiratorio o dermatologico quali, per esempio:

  • asma
  • dermatite atopica
  • edema di Quincke
  • orticaria
  • rinite allergica.

L’eosinofilia caratterizza anche la cosiddetta esofagite eosinofila (l’esofagite è un processo infiammatorio che colpisce le pareti dell’esofago).

L’eosinofilia viene riscontrata anche nel caso di reazioni a farmaci associate all’aumento di immunoglobuline E (IgE).

Un aumento dei livelli di eosinofili è comune anche nel caso di infezioni batteriche (per esempio, nel caso di tubercolosi), di infezioni fungine (per esempio, l’aspergillosi) e di infezioni parassitarie (per esempio, la filariosi, la teniasi e la trichinosi).

Gli eosinofili alti sono un sintomo riscontrabile anche nel caso di:

  • brucellosi
  • cisticercosi
  • echinococcosi
  • malattia da graffio di gatto
  • mononucleosi infettiva
  • scarlattina
  • schistosomiasi.

La rilevazione di un alto numero di eosinofili può essere legata anche alla presenza di vari tipi di tumore, del sangue e no; ricordiamo per esempio:

  • linfoma di Hodgkin (un tipo di tumore in cui la reazione eosinofila è particolarmente marcata)
  • leucemie acute
  • sindromi mieloproliferative croniche e mielodisplastiche
  • tumore dell’ovaio
  • tumori gastrici
  • tumori polmonari.

Una reazione eosinofila è altresì riscontrabile in diverse patologie di interesse dermatologico:

  • dermatite erpetiforme (la cosiddetta celiachia della pelle)
  • eczema
  • pemfigo volgare
  • pitiriasi rubra
  • psoriasi.

L’incremento del livello degli eosinofili nel sangue può anche essere legato a malattie autoimmuni e del connettivo; di seguito alcuni esempi:

  • artrite reumatoide
  • dermatomiosite
  • fascite eosinofila
  • granulomatosi di Wegener
  • lupus eritematoso sistemico (LES)
  • polmonite eosinofila
  • sclerodermia
  • sindrome di Churg-Strauss
  • sindrome di Sjögren.

Eosinofili alti si riscontrano anche nella sindrome di Wiskott-Aldrich, nella sindrome da iper-IgE e nel caso di deficit di immunoglobuline A.

L’eosinofilia fa inoltre parte del corredo di manifestazioni cliniche legate a:

  • epatopatie colestatiche
  • insufficienza surrenalica
  • morbo di Addison
  • pielonefrite
  • sarcoidosi.

Talvolta il riscontro di eosinofili alti ha origine iatrogena; è cioè dovuto all’assunzione di determinati farmaci o integratori:

  • aspirina
  • fenilidantoina
  • l-triptofano
  • nitrofurantoina
  • sulfamidici.

Altre possibili cause di eosinofili alti sono la radioterapia, la dialisi peritoneale e determinate operazioni chirurgiche (trapianto di midollo e splenectomia).

Eosinofili bassi (eosinopenia o eosinofilopenia) – Cause

Di seguito le principali patologie, sostanze o condizioni alla base del riscontro di eosinofili bassi.

  • Agranulocitosi
  • Fase acuta delle infezioni
  • Insufficienza renale cronica
  • Interventi chirurgici
  • Ipotiroidismo
  • LES (lupus eritematoso sistemico)
  • Shock anafilattico
  • Terapie cortisoniche e a base di ACTH
  • Traumi.

Valori di riferimento

I valori normalmente variano fra l’1 e il 5% dei leucociti (globuli bianchi).

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