Le ultime notizie sul colesterolo sono ben riassunte in questa trascrizione integrale dell’intervista (disponibile anche come video) rilasciata dal Dott. Franco Pazzucconi del Centro Universitario Dislipidemie dell’Ospedale Niguarda di Milano al Corriere Salute. In corsivo le domande, in grassetto la convergenza con le posizioni del nostro sito.
Benvenuti. Oggi parliamo di colesterolo. Lo facciamo col dottor Franco Pazzucconi del Centro Universitario Dislipidemie dell’Ospedale Niguarda di Milano. Da lui vogliamo sapere qual è il valore giusto di colesterolo.
Non esiste un livello giusto di colesterolo, dipende tutto da quali sono gli altri fattori di rischio cardiovascolare che il paziente presenta.
E quali sono questi fattori di rischio?
Beh, il fumo, l’ipertensione, il diabete, la familiarità (molto importante aver avuto familiari che hanno avuto altri eventi cardiovascolari), purtroppo per noi il sesso maschile.
Quindi mi sembra di capire che più sono i fattori di rischio, più basso deve essere il colesterolo.
Eh, sicuramente è così. Ben diverso il caso di una giovane donna che è attiva, fa una buona attività fisica, non fuma, non è diabetica; potrà permettersi di avere livelli di colesterolo più alti. Al contrario un maschio magari anche un po’ attempato, col diabete, e che fuma, deve sicuramente avere dei livelli di colesterolo ben più bassi.
Ecco, ma quando parliamo di colesterolo, ci riferiamo al colesterolo totale o a quello “cattivo”?
Bene, molti guardano ancora al colesterolo totale però in realtà il colesterolo totale non ha più molto senso oggi. Quello che è importante è il colesterolo cosiddetto “cattivo”, il colesterolo LDL, che deve essere tenuto più basso possibile, mentre invece quello cosiddetto “buono”, il colesterolo HDL, deve essere tenuto più alto possibile.
Ma è più importante abbassare il colesterolo cattivo o alzare il colesterolo buono?
Dagli ultimi studi che sono stati fatti in questo settore hanno calcolato che se noi aumentiamo di un mg/dl il colesterolo LDL, il soggetto avrà un aumento dell’1% [del rischio] di avere un infarto nei prossimi 10 anni, invece se aumentiamo di un mg/dl il colesterolo HDL il rischio si ridurrà del ben 3%.
Quindi mi sembra di capire che ci sia una novità: cioè, è più importante alzare il colesterolo buono che abbassare il colesterolo cattivo. Ma come si fa ad abbassare il colesterolo cattivo e ad alzare quello buono?
Bene, per abbassare il colesterolo LDL, ormai è ben noto: la dieta mediterranea (per noi la dieta italiana, N.d.R.), il calo di peso se è necessario. Eventualmente, se ciò non dovesse bastare, farmaci: statine o l’ultimo arrivato l’ezetimibe. Per alzare il colesterolo HDL sono allo studio molti farmaci, nessuno è ancora arrivato in commercio e quindi dobbiamo affidarci a metodi naturali: molta attività fisica di tipo aerobico, quindi ciclismo, corsa o nuoto e, eventualmente, un mezzo bicchiere di vino rosso alla sera. Attenzione però che al secondo bicchiere la curva di mortalità torna ad alzarsi e l’HDL si abbassa.
Quindi mi raccomando: solo un mezzo bicchiere o un bicchiere. Per quanto riguarda qualche consiglio finale?
Bene, per tenere sotto controllo le dislipidemie o, perlomeno, per avere un quadro lipidico ben gestito, la cosa più importante rimane comunque l’abitudine a una sana vita con molta attività fisica aerobica, una dieta bilanciata senza esagerare, né da una parte né dall’altra. I prodotti dietetici lasciamoli a chi ne ha bisogno. E credo che questo sia tutto.