L’adroterapia (anche terapia adronica) è una forma di radioterapia avanzata che viene sfruttata per trattare i tumori non trattabili chirurgicamente (perché vicini a organi vitali che devono essere preservati dagli effetti collaterali dei trattamenti radioterapici) e resistenti alla radioterapia convenzionale (i cosiddetti tumori radioresistenti).
Grazie all’adroterapia (il nome deriva dal tipo di particelle usate, gli adroni) si è in grado di colpire il solo tessuto tumorale senza quindi danneggiare i tessuti sani; ciò permette anche di somministrare dosi più intense di radiazioni.
Diversamente dalla tradizionale radioterapia, che sfrutta raggi X o elettroni, la terapia adronica prevede soprattutto l’uso di protoni o di ioni carbonio, particelle più pesanti, precise ed efficaci.
Fra le patologie trattabile vi sono tumori al cervello, cordomi (particolari forme di sarcoma) e condrosarcomi della base cranica, tumori dei seni paranasali, tumori delle ghiandole salivari, melanomi mucosi delle alte vie aerodigestive, tumore al fegato, tumore alla prostata, cordomi e condrosarcomi sacrali, tumore del retto, sarcomi delle parti molli.
Prossimamente dovrebbe essere possibile il trattamento anche di altre forme tumorali.
Adroterapia: in Italia tre soli centri
In Italia tre sole strutture sono in grado di effettuare l’adroterapia, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, il centro di protonterapia di Trento (protoni) e il Centro di Adroterapia e Applicazioni Nucleari Avanzate di Catania (CATANA).
Pavia ospita uno dei tre centri in Italia per la cura mediante adroterapia (CNAO)
Attualmente il CNAO è convenzionato con il Servizio Sanitario soltanto in alcune regioni; per quanto riguarda le regioni non convenzionate è necessaria l’autorizzazione della ASL di competenza affinché il trattamento sia erogabile in modo gratuito.
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