• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • Tu
    • Felicità
    • Intelligenza
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Fitoterapia
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Cucina ASI
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
  • Scuola
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Integratori
    • Medicina sportiva
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Animali
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
  • Scacchi
  • News
Ti trovi qui: Home / Psicologia / Tradimento

Tradimento

Il tradimento è l’argomento preferito di molti giornali femminili e fiumi di inchiostro sono stati versati per affrontarlo. L’errore comune nel trattare l’argomento sta nel non partire da una fotografia della società. Vediamo alcune definizioni preliminari che si basano sulle intenzioni di scelta:

  • poligamo è colui che ritiene accettabile avere relazioni sessuali con più persone;
  • monogamo è colui che non ritiene accettabile la poligamia; l’impegno alla fedeltà reciproca è limitato al solo periodo della relazione; importante: ovviamente la relazione può durare anche tutta la vita, ma senza che ciò sia un dovere assoluto: auspicabile, ma non una regola inderogabile.
  • monogamo assoluto è colui che si impegna a estendere il desiderio di fedeltà reciproca senza porre limiti temporali, necessariamente per tutta la vita.

In natura esistono diversi casi di tutte e tre le situazioni: fra gli uccelli, il fagiano è poligamo, il germano reale è monogamo (stagione della cova) e il corvo imperiale è monogamo assoluto. Per l’uomo, la fotografia della società (sondaggio Psychologies/S & G Kaleidos) ci dice che:

  1. Il 16,6% circa della popolazione è poligamo (il 27,7% dei maschi e il 5,4% delle donne).
  2. La poligamia negli uomini decresce con l’avanzare dell’età (passa dal 38,8% prima dei 34 anni al 5% dopo) mentre nelle donne è stabile.

Poiché nella nostra società la poligamia non è promossa dalle istituzioni (anzi!) e quindi una parte degli intervistati non ha avuto il coraggio di confessare la propria tendenza poligamica, si può ritenere che la percentuale dei poligami nella società sia superiore (altri studi danno il 25-30%). Questi dati mostrano comunque che la tendenza del poligamo a ritenere la propria condizione come la più comune è solo un errore di percezione selettiva: il poligamo, nella società, vede solo ciò che si aspetta di vedere, motivando poi il tutto con storielle sull’uomo primitivo naturalmente poligamo o simili.

Le definizioni sopraccitate dovrebbero chiarire il grave errore concettuale che si commette quando si ritiene la monogamia temporanea equivalente a poligamia: poiché è impossibile (o quasi) avere rapporti sessuali con una sola persona nella vita, l’uomo sarebbe naturalmente poligamo.

Analogamente, molte convenzioni (soprattutto religiose) hanno sempre perorato la monogamia assoluta; ciò ha fatto sì che diverse personalità (romantica, mistica e insufficiente in primis) la adottassero come strategia esistenziale.

Fedeltà e Neocinismo

La poligamia è associabile alla personalità dissoluta perché di fatto motivata solo dall’incapacità di gestire le pulsioni e, soprattutto nella fase giovanile, alla scelta del sesso come oggetto d’amore; il poligamo non effettua nessun check-up della coerenza perché è solamente preoccupato di soddisfare il proprio piacere; quanti sono i poligami che si preoccupano di rispondere a una semplice domanda: se tutti avessero la loro stessa inclinazione, come potrebbe stare in piedi una società che rispetti entrambi i sessi (nelle società poligamiche la donna è fortemente penalizzata)? Non si sta parlando di valori morali, ma di riscontri pratici: test di paternità, cause di divorzio (si pensi che oggi, con un coniuge, il caos è totale, figuriamoci con n coniugi), di successione ecc.

 

Analogamente, non regge al check-up della coerenza il monogamo assoluto, banalmente contraddetto dal fatto che (a prescindere da errori di scelta) le persone possono cambiare e, conseguentemente, la persona che prima migliorava la sua vita ora può penalizzarla.

Quindi:

per il Neocinismo una persona equilibrata è monogama non assoluta.

Ovviamente una relazione può durare tutta la vita, ma, a differente del monogamo assoluto, quello non assoluto non prende questo impegno al buio. Ciò è coerente con il fatto che il Neocinismo vuole salvaguardare la massima qualità della vita.

La realtà

Come conciliare il fatto che solo una parte della popolazione è poligama nelle intenzioni con il fatto che, praticamente, una percentuale ben maggiore è soggetta a tradire? A seconda delle fonti, perlomeno il 50% dei soggetti ha tradito almeno una volta nella vita (per inciso, si noti come nella vita un poligamo possa avere meno partner di un monogamo le cui relazioni durano pochissimo). Curiosamente (fonte Ipsa), i tradimenti nelle donne sono molto più frequenti prima dei 30 anni, mentre dopo questa età l’intenzione poligamica è crollata a percentuali bassissime. Ciò equivale a dire che si tratta di un vero tradimento (termine che per il poligamo non ha senso).

tradimento

A seconda delle fonti, perlomeno il 50% dei soggetti ha tradito almeno una volta nella vita

Cosa porta un monogamo non assoluto (per l’assoluto la situazione è ancora più contraddittoria) a tradire?

  • L’immaturità sessuale – Riguarda soprattutto gli uomini, anche se la percentuale femminile è andata aumentando con l’emancipazione. Si tradisce per provare nuove situazioni sessuali, ritenute più appaganti. Riguarda soggetti che non sono mai riusciti a vivere completamente le proprie fantasie, spesso più estetiche che sessuali (una donna bellissima o un uomo dal fisico scultoreo). Un comportamento tipico è quello dell’uomo sempre galante con le donne che ha avuto poche o non diversificate esperienze sessuali. Il tradimento può essere unito o no a un grosso coinvolgimento emotivo. Ciò che è importante notare è l’associazione a una situazione sessuale nuova per il soggetto. Non rientra in questa categoria il tradimento a sfondo sessuale per insoddisfazione: chi tradisce perché il partner si è raffreddato tradisce per incompletezza, cioè perché non riceve più ciò che vorrebbe ricevere.
  • Il narcisismo – Riguarda entrambi i sessi. Negli uomini il fenomeno potrebbe rientrare nel generico concetto di machismo: l’uomo tradisce per affermare la propria virilità. Nella donna si manifesta con lo stato di geisha: la relazione sessuale è un atto giudicato normale, quasi quotidiano, non esclusivo; la donna si offre a un uomo proprio come gli offrirebbe un tè o accetterebbe un invito a pranzo. Sia nel macho sia nella geisha è evidente uno stato di insicurezza notevole che porta l’individuo a identificare nell’atto sessuale un’approvazione per la propria persona. Ovviamente, con queste premesse, non si è in grado di reggere un rapporto esclusivo.
  • L’incompletezza – È di gran lunga la causa più comune: il partner non dà quello che ci si aspetta e che si trova invece in un’altra persona. Mille sono le sfaccettature dell’incompletezza. È proprio a causa di questa varietà che, parlando di tradimenti, troppo spesso entriamo nel particolare per giustificare o per condannare.

In realtà, il tradimento nel monogamo è sempre una contraddizione e quindi per il Neocinismo è da condannare. In altri termini,

non esiste nessun motivo valido che giustifichi un tradimento,

dove giustificazione vuol dire risoluzione della contraddizione con l’intenzione monogama. Questa asserzione non è certo un inno alla fedeltà, ma una considerazione sulla qualità della vita di chi tradisce; poiché non esiste alcun vincolo indissolubile (nemmeno il matrimonio, visto che c’è il divorzio):

chi tradisce rivela sostanzialmente un fallimento esistenziale.

Che bisogno c’è di tradire?

REGOLA – Prima si lascia il vecchio partner e poi si va con il nuovo.

Chi tradisce è insoddisfatto della sua situazione, ma non ha il coraggio di cambiarla. Quando ci si sente attratti fortemente da un’altra persona vuol dire che il rapporto attuale è in crisi; a questo punto esistono due possibilità:

  1. lo si tronca e si inizia una nuova storia;
  2. Lo si accetta per quello che è, consci che l’attrazione ha solo messo in luce gli aspetti negativi del rapporto.

Sta a noi decidere se la qualità del rapporto attuale è sufficiente. Il tradimento equivale a tenere il piede in due scarpe, attingendo il meglio dalle due (o più!) fonti: un atto di sostanziale viltà. Per questo si parla di fallimento esistenziale, ben diverso dal semplice errore (per esempio il divorzio può essere considerato un errore di scelta del partner).

Le “colpe”

Un errore da non fare è cercare le colpe di un tradimento, spesso per assolvere uno dei due componenti della coppia. “Mio marito mi trascura, non c’è mai”, “Mia moglie non è più sessualmente appetibile, si è lasciata troppo andare”.

Come visto, chi tradisce non ha scusanti, prima dovrebbe lasciare il partner e poi iniziare la nuova relazione. Si noti che lasciare non significa separarsi, divorziare ecc., ma semplicemente comunicare la propria intenzione di troncare e ciò, nell’era moderna, si può fare in ogni momento e in ogni luogo in cui si è.

Il problema è che un po’ di colpe ce le ha anche chi è tradito. Certo non si deve deridere chi è tradito (con il classico aggettivo cornuto/a), ma non lo si può nemmeno assolvere pienamente. In fondo la persona che tradisce ce la siamo scelta noi. Non barrichiamoci dietro al fatto che “ognuno può tradire”. Esistono persone che tradiscono una volta al giorno e altre che non tradirebbero mai. Perché non tradirebbero mai?

  • Perché hanno una sessualità matura e completa (come ho più volte detto, non ce l’ha chi sbava dietro al sogno dell’attore o dell’attrice famosa. Chi si è fatto un’esperienza sessuale equilibrata e non continua a vivere di sogni, sa che a letto non c’è molta differenza fra una qualunque persona esteticamente piacevole e una modella/modello famosi).
  • Perché amano veramente il loro partner e pensarlo triste è la cosa che più le addolora.
  • Perché sono sufficientemente equilibrate da controllare le proprie pulsioni.

Premesso quindi che tradire non è da tutti, come è possibile che una persona non si accorga che:

  • il partner ha tendenza a tradire (io non mi imbarcherei mai in una relazione seria con una persona del genere con la quale ci si può al massimo “divertire”)?
  • Il partner lo sta tradendo?

Nel primo caso la persona tradita è colpevole di aver scelto male (capire e conoscere le persone è fondamentale per la felicità: per questo in questi ultimi anni ho studiato e definito le personalità del Neocinismo); nel secondo caso non si è accorta di tanti piccoli segnali che indicano che il loro rapporto sta franando. In entrambi i casi la persona tradita non sa gestire la sua vita.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

I BEST SELLER

  • Manuale di cultura generale
  • La felicità è possibile
  • Il manuale completo della corsa
  • Correre per vivere meglio
  • Il metodo Albanesi
  • Il manuale completo dell'alimentazione
  • Guida agli integratori alimentari
  • Migliora la tua intelligenza
  • Capire gli scacchi
  • Il manuale completo della maratona
  • Gli altri nostri libri...



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale della cultura Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

BUONUMORE

barzellette

Ogni giorno una delle nostre barzellette divertenti



I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

modernità Il gruppo Facebook dei nostri più affezionati amici


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2021 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati