Mario Girotti (in arte Terence Hill) un attore, regista, sceneggiatore e produttore televisivo italiano. È nato a Venezia il 29 marzo 1939 da padre italiano e madre tedesca. È il secondo di tre fratelli.
Ha esordito nel cinema a soli 12 anni (una piccola parte in un film di Dino Risi, Vacanze col gangster). Il vero lancio della sua carriera di attore è stata però la partecipazione (seppure non da protagonista principale) nel celeberrimo film di Luchino Visconti, Il Gattopardo.
Gran parte del suo successo è legata ai tanti film girati con Carlo Pedersoli (più noto come Bud Spencer). Di seguito un breve elenco di alcuni dei film che i due attori hanno girato insieme:
- Dio perdona… io no! (1967)
- I quattro dell’Ave Maria (1968)
- La collina degli stivali (1969)
- Lo chiamavano Trinità… (1970)
- Porgi l’altra guancia (1974)
- I due superpiedi quasi piatti (1977)
- Io sto con gli ippopotami (1979)
- Chi trova un amico trova un tesoro (1981)
- Nati con la camicia (1983)
- Non c’è due senza quattro (1984)
- Miami Supercops (I poliziotti dell’8ª strada) (1985)
- Botte di Natale (1994)
Nei primi anni ’90, Mario Girotti attraversò un lungo periodo di depressione a causa della morte del suo figlio adottivo Ross (morto negli USA all’età di 16 anni in un incidente stradale). La sua carriera è stata rilanciata proprio dalla citata serie RAI Don Matteo (in tv era già comparso con Lucky Luke, 1992) nella quale Girotti interpreta un prete dotato di un notevole talento investigativo. Un’altra serie televisiva RAI nella quale Girotti compare come protagonista principale è Un passo dal cielo (2011-2015). Nel 2018, a oltre vent’anni dalla sua ultima apparizione sul grande schermo, l’attore ha diretto e interpretato My name is Thomas (2018).
Insieme al suo collega Carlo Pedersoli, Mario Girotti ha ricevuto nel maggio del 2010 il prestigioso premio cinematografico David di Donatello alla carriera.
È sposato dal 1967 con Lori Zwicklbauer, una statunitense di origine tedesca.
Mario Girotti: il giudizio del Neocinismo
Come il suo collega Carlo Pedersoli (Bud Spencer), Mario Girotti è dotato di coerenti, ma datati, valori che si sublimano nella semplicità dell’uomo, cosa molto difficile nel mondo del cinema.
A differenza dell’amico, la sua vita non appare piena di quell’entusiasmo tipico di chi ha una grande energia vitale, tanto che i personaggi da lui interpretati perdono smalto vitale con il procedere dell’età e si basano sempre più sui valori che rappresentano piuttosto che su una gioia spontanea.
La calma con cui interpreta i personaggi della seconda parte della sua carriera lascia poco spazio a emozioni, se non a una malinconica constatazione dell’esistere e delle difficoltà del farlo.
Se fosse una persona comune, sarebbe un bravo ragazzo.
Articoli correlati