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Zucca – Coltivazione

La coltivazione della zucca è una delle più diffuse negli orti familiari del nostro Paese. Come detto nell’apertura dell’articolo generale, sono molte le specie di zucca e ancor più sono le varietà.

Tra le specie che si ritrovano più spesso negli orti familiari ricordiamo la Cucurbita maxima, la Cucurbita moschata, la Cucurbita ficifolia e la Lagenaria longissima.

La Cucurbita maxima (nota anche come zucca dolce) può essere considerata come la zucca per antonomasia; è una pianta particolarmente produttiva che solitamente produce frutti di grandi dimensioni di forma tondeggiante; nel nostro Paese esistono diverse varietà di questa zucca, fra le quali ricordiamo la Marina di Chioggia, la Grigia di Bologna, la Mammoth, la Turbante Turco (nota anche come Turbante di Aladino o Zucca Fungo) e la Quintale.

La Cucurbita moschata è una specie di zucca che ha dato origine a numerose varietà fra cui si ricordano in particolare la zucca di Napoli e la zucchina trombetta di Albenga. Le varietà appartenenti a questa specie sono generalmente meno resistenti di quelle appartenenti alla specie Cucurbita maxima e temono in particolar modo climi e terreni umidi. I frutti hanno forma allungata e ricordano una clava o una tromba (di qui il nome con il quale è conosciuta soprattutto nelle regioni settentrionali). Ha polpa consistente e un sapore aromatico molto particolare.

La Cucurbita ficifolia, nota anche come Zucca siamese o Zucca dai sette anni (ma sono molti altri i nomi con i quali essa viene chiamata nel nostro Paese), è una pianta originaria del Messico. Il termine ficifolia è dovuto al fatto che le sue foglie assomigliano molto a quelle del fico; i frutti invece, tondi od ovali, ricordano molto le angurie. Nelle zone a clima temperato è una pianta erbacea annuale, mentre in quelle a clima tropicale è una pianta perenne. Viene utilizzata generalmente per confezionare marmellate e nel nostro Paese è coltivata soprattutto in Sicilia.

La Lagenaria longissima, nota anche come zucca (o zucchetta) da pergola è una pianta caratterizzata da frutti cilindrici, stretti e particolarmente lunghi (possono superare il metro). È un ortaggio molto usato nella cucina meridionale e sono molte le ricette che la vedono protagonista. Ha una polpa carnosa e croccante. Ha una velocità di crescita notevole e, se piantata in terreni argillosi, può crescere nel giro di pochi giorni.

Coltivazione della zucca: la semina

In linea generale la zucca è una pianta che predilige climi temperato-caldi e teme particolarmente il gelo; la temperatura ottimale per il suo sviluppo va dai 18 ai 24 °C circa. Se le temperature sono superiori ai 30 o inferiori ai 10 °C, i frutti possono avere diversi problemi nel loro sviluppo.

Pur non essendo una pianta particolarmente esigente per quanto concerne il terreno di coltivazione, la pianta dà il meglio di sé in terreni soffici, freschi e a medio impasto. Il pH ottimale è compreso tra 5,5 e 6,8.

La semina delle zucche deve essere effettuata nel bimestre aprile-maggio con la tecnica a postarelle (nota anche come semina a buche); si mettono a dimora 4 o 5 semi interrandoli a due-tre cm di profondità. La distanza fra le postarelle deve essere di circa un metro e mezzo.

Dal momento che la zucca è una pianta che ha particolari esigenze di concimazione, è opportuno, al momento della preparazione del terreno, arricchire quest’ultimo interrandovi della sostanza organica (6 kg circa per metro quadrato).

Dopo che le piante avranno due o tre foglie è necessario effettuare un lavoro di diradamento lasciando al massimo due piante per buca. Dopo la nascita della seconda foglia (o della quarta se la pianta non appare particolarmente vigorosa) è importante ricordarsi di effettuare la cimatura del tralcio principale; ciò consentirà uno sviluppo ottimale dei germogli ascellari che, in seguito, dovranno essere sottoposti alla stessa operazione. Se si vogliono ottenere zucche di notevoli dimensioni, si deve tener conto che non è possibile lasciare più di tre frutti per pianta. I tralci che presentano i frutti vanno cimati alla seconda foglia dopo il frutto.

Coltivazione della zucca: i lavori

Importanti, nella coltivazione della zucca, sono anche le operazioni di rincalzatura dei tralci; operazione che viene effettuata interrando la parte della pianta che striscia sul terreno. Questa operazione serve a stimolare la crescita di radici che nutriranno la pianta. Durante le prime fasi dello sviluppo è consigliabile effettuare anche periodiche operazioni di sarchiatura.

Coltivazione della zucca

Per quanto concerne le irrigazioni, si deve tener conto che le zucche, diversamente dalle zucchine, necessitano di annaffiature abbondanti, ma non troppo frequenti e da interrompere durante la fase di maturazione.

La raccolta delle zucche si effettua a scalare a partire dal mese di settembre fino a novembre, prima che arrivino le gelate invernali.

Per quanto concerne gli avvicendamenti e le consociazioni, è bene ricordarsi che la coltivazione della zucca non dovrebbe mai seguire quella di angurie, cetrioli, melanzane, meloni, peperoni, piselli, pomodori e zucchine. Si eviti inoltre di ripetere la coltivazione delle zucche prima che siano passati almeno tre anni. Associazioni consigliabili sono quelle con fagioli, patate e pomodori.

Per quanto riguarda le avversità, le patologie più pericolose per la zucca sono il mal bianco, la peronospora, il nerume (un tipo di fungo) e la muffa grigia; tra i parassiti che possono più danneggiare queste piante vi sono invece gli afidi e le zuccaiole (note anche come grillo-talpe).

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