La coltivazione del prezzemolo non comporta particolari difficoltà. Il prezzemolo è una pianta erbacea (biennale quando viene coltivata, perenne allo stato spontaneo) appartenente alla famiglia delle Apiacee; originario delle aree del Mediterraneo e dell’Asia occidentale. Come detto, il prezzemolo, se coltivato, è una pianta biennale, ma conviene utilizzarla solo per il primo anno, perché le foglie del secondo anno sono più piccole e meno sviluppate.
La pianta del prezzemolo ha fusti eretti che arrivano a raggiungere circa 70 cm di altezza, la radice è fittonante, grossa e carnosa.
Per un suo sviluppo ottimale le temperature dovrebbero essere comprese tra i 15 e i 21 °C; temperature sotto lo 0 o superiori ai 35 °C non sono tollerate.
Il prezzemolo non è erba particolarmente esigente per quanto riguarda le tipologie di terreno, ma è vero che se quest’ultimo è fertile e a medio impasto, i risultati saranno sicuramente migliori.
Ne esistono diverse specie; le due principali sono il Petroselinum hortense e il Petroselinum crispum; la prima specie è il prezzemolo comune, ha foglie piccole dal colore verde scuro, la seconda è il prezzemolo a foglie ricce; di entrambe le specie esistono numerose varietà.
Coltivazione del prezzemolo: la semina
La semina del prezzemolo può avvenire in epoche diverse. Nel caso lo si voglia raccogliere nei mesi estivi si può procedere con la semina in serra o in ambiente protetto nel bimestre gennaio-febbraio; se invece si semina all’aperto (in vaso o in pieno campo) l’operazione può essere effettuata nel bimestre marzo-aprile. Se si vuole raccogliere il prezzemolo nel periodo autunnale la semina dovrà essere effettuata nel bimestre maggio-giugno; se, infine, si desidera avere a disposizione il prezzemolo nella primavera successiva, si dovrà effettuare una semina in ambiente protetto nel bimestre settembre-ottobre.
Chi semina in pieno campo può farlo con la tecnica a spaglio (occorreranno circa 40 g di seme ogni 100 metri quadrati di terreno) oppure in file contigue (lasciando 3 cm sulla fila e 25 cm circa tra le file); in quest’ultimo caso sono necessari circa 20 g di seme ogni 10 metri quadrati di superficie.
Chi sceglie la semina in vaso può effettuarla a partire dal mese di marzo fino a tutto il mese di agosto; il prezzemolo inizierà a spuntare dopo circa tre settimane. È anche possibile acquistare piantine pronte nel corso del mesi di aprile e sistemarle nel vaso (è sufficiente un vaso con un diametro di 12 cm). Nei periodi in cui le temperature non sono sufficientemente stabili, è opportuno ricoprire il prezzemolo con del tessuto non tessuto; questo può garantire una temperatura ottimale e in più contribuirà a mantenere una certa umidità, necessaria per un corretto sviluppo della pianta. L’umidità del terreno va controllata spesso e, ogniqualvolta il substrato sta per seccarsi è necessario provvedere alla bisogna. Una volta che il prezzemolo sarà germogliato è possibile fare a meno del tessuto protettivo.
Ci si ricordi di fornire al prezzemolo una certa quantità di luce, ma si eviti di esporlo direttamente alla quella solare, perché ciò porterebbe all’ingiallimento delle foglie È bene assicurarsi che la zona dove si trovano i contenitori con il prezzemolo sia sufficientemente ventilata per evitare attacchi di parassiti fungini. Dopo la nascita delle piantine è opportuno provvedere all’eliminazione di quelle più deboli così da lasciar spazio a quelle più robuste. Una volta che le piantine saranno abbastanza grandi da poter essere manipolate senza particolari problemi, potranno essere prelevate e messe a dimora in modo definitivo.
Coltivazione del prezzemolo: i lavori
Per quanto riguarda le consociazioni, si possono consigliare quelle con asparagi e pomodori, mentre sarebbero da evitare quelle con piselli e lattuga.
La concimazione del prezzemolo non è un’operazione di assoluta necessità a meno che non si ricerchino produzioni di notevole entità; in questo caso si può procedere concimando il terreno con 40 kg di letame (o compost) maturo durante il periodo di preparazione della zona di terreno destinata alla coltivazione del prezzemolo.
Importante è invece assicurare al prezzemolo irrigazioni costanti in modo tale che il terreno sia sempre umido; si evitino però i ristagni d’acqua. Si effettuino inoltre periodicamente operazioni di rimozione delle erbe infestanti.
Generalmente la raccolta del prezzemolo avviene a scalare durante quasi tutto il corso dell’anno; essa viene fatta tagliando le foglie più sviluppate oppure recidendo le parti aeree a poca distanza dal suolo effettuando più tagli durante l’anno. Nel giro di un anno si possono effettuare circa una decina di tagli. Mediamente, ogni 10 metri quadrati di terreno, si raccolgono annualmente circa 30 kg di prezzemolo.
Il prezzemolo può essere danneggiato da parassiti quali afidi, elateridi, larve di maggiolino e psilla. Fra le malattie più comuni si ricordano l’alternariosi, la cercospora, l’oidio, la peronospora, la ruggine, la septoriosi e la ticchiolatura.