La coltivazione dei peperoni può essere estremamente gratificante. Come detto nell’articolo generale, il peperone è una pianta originaria di Paesi dal clima molto caldo e, conseguentemente, risulta essere piuttosto sensibile alle basse temperature. Predilige temperature notturne comprese fra i 15 e i 18 °C e temperature diurne che vanno dai 23 ai 29 °C; temperature più alte, in particolar modo se associate a condizioni ventose, possono rappresentare un problema per il suo sviluppo ottimale.
Il peperone si sviluppa al meglio in terreni fertili, ricchi di calcio, dotati di un buon drenaggio e con un pH tra 6,5 e 7.
Affinché possa crescere al meglio, il peperone richiede un terreno a medio impasto (che dovrà essere preparato con qualche mese di anticipo tramite la vangatura e la fertilizzazione) e una concimazione adeguata (ogni metro quadrato di coltura necessita di circa 3-4 kg di compost o di ottimo letame). È una pianta avida di magnesio ed è quindi opportuno provvedere alla bisogna distribuendo litotamnio (mezzo kg ogni 10 metri quadrati di terreno coltivato).
Coltivazione dei peperoni: la semina
Il peperone viene generalmente seminato in semenzaio (la semina diretta del peperone viene raramente praticata).
Il periodo della semina è influenzato dalle zone climatiche; nelle regioni meridionali il periodo ideale per seminare i peperoni è il bimestre gennaio-febbraio, mentre nelle regioni centro-meridionali è preferibile effettuare la semina tra febbraio e marzo.
I semi dovranno essere sparsi in file distanti fra loro circa 6-7 cm. Trascorsi 35-45 giorni dalla semina, non appena spuntata la quinta foglia sulle piante, si potrà effettuare il trapianto in giardino o in vasi più capienti. È comunque necessario aspettare che le gelate siano terminate prima di provvedere con la messa a dimora; le piantine andranno disposte su file distanti fra loro circa 50 cm.
Coltivazione dei peperoni: i lavori
L’irrigazione del peperone nel semenzaio deve essere costante (ogni 3-4 giorni circa) perché la carenza di acqua può arrestarne lo sviluppo. È inoltre necessario eliminare le infestanti e arieggiare adeguatamente il terreno che lo accoglie. Una volta trapiantati, i peperoni devono essere abbondantemente irrigati una volta per settimana; è comunque opportuno sincerarsi sempre che il terreno non si asciughi fra un’irrigazione e quella successiva.
La raccolta dei peperoni deve essere fatta quando i frutti sono sono giunti a completa maturazione; il periodo può variare in base alle diverse varietà; è possibile regolarsi verificando colore e consistenza; possono essere raccolti un po’ di tempo prima se si desidera che abbiano un sapore più asprigno. È opportuno effettuare sempre un’irrigazione una volta effettuata una raccolta.
I parassiti più temibili per i peperoni sono gli afidi e la piralide, mentre le malattie più temibili sono la peronospora e l’antracnosi.
Per quanto riguarda le consociazioni, i peperoni possono essere coltivati insieme a carciofi, cavoli, finocchi e insalata.