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Birdwatching

Il birdwatching è un’attività hobbistica che si sta diffondendo sempre di più. Birdwatching è un termine inglese che può essere tradotto come “osservazione degli uccelli”; sinonimo di birdwatching è birding, ma quest’ultimo termine è usato soprattutto negli Stati Uniti.

Il soggetto che pratica il birdwatching viene definito birdwatcher (osservatore di uccelli) oppure birder.

Il termine osservazione va inteso in un senso molto ampio; il birdwatcher infatti non si limita al solo “vedere”, ma impara col tempo a riconoscere il canto, il verso, il comportamento dei volatili ecc.

Lo svolgimento di questa particolare attività può avvenire durante tutto il corso dell’anno; non sono necessarie attrezzature particolari, basta essere muniti di un buon binocolo e di una guida che permetta di riconoscere le varie specie che nel nostro Paese sono oltre 500.

Il birdwatching non può quindi essere considerato un hobby particolarmente costoso o perlomeno può non esserlo (dal momento la forbice dei prezzi dei binocoli è estremamente ampia, si va infatti dai 50 ai 2.000 euro e oltre). Il principiante che inizia questa particolare attività viene chiamato young birder.

L’attrezzatura da birdwatching

BirdwatchingCome già accennato nel paragrafo precedente, essenziali per la pratica del birdwatching sono il binocolo e una guida da campo, vi sono altri accessori che possono tornare utili al birdwatcher. Qui di seguito ci limitiamo a elencare quelli essenziali tralasciandone altri, come il cannocchiale e le macchine fotografiche, che possono risultare strumenti estremamente interessanti per la pratica del birdwatching.

Il binocolo – In commercio è presente una gamma di prodotti molto diversi fra loro sia per qualità che per prezzo e destinazione. Non tutti i binocoli ovviamente sono adatti alla pratica del birdwatching; è importante puntualizzare che, probabilmente, il binocolo perfetto non esiste perché le variabili in gioco sono moltissime e ogni binocolo è un compromesso fra tutte loro.

Possiamo suddividere i binocoli in due grandi categorie: quelli a prismi di Porro e quelli a prismi a tetto. Le differenze principali sono la forma (allargata nei primi e diritta negli altri) che è determinata dalla disposizione interna delle lenti. Sono comunque adatti entrambi al birdwatching.

Una cosa importante da sapere sui binocoli è che essi sono definiti da due numeri; per esempio 7×50.

Il primo numero è riferito agli ingrandimenti, il secondo al diametro delle lenti frontali. Appare subito ovvio che a parità di altre caratteristiche, maggiore è il diametro frontale, maggiore sarà la quantità di luce che può fare il suo ingresso; ciò migliora quindi la luminosità dell’immagine, fattore che non dovrebbe essere trascurato perché spesso chi pratica birdwatching opera in condizioni di illuminazione non ottimali; si tenga conto anche che più aumentano gli ingrandimenti, meno favorito è il parametro illuminazione. Un’altra cosa di cui si deve tenere conto è che più aumenta il diametro delle lenti frontali, più aumentano peso è ingombro dello strumento.

Come si vede certe caratteristiche positive dei binocoli sono in controtendenza con altre: con ingrandimenti maggiori si vede “più grande”, ma si perde in luminosità; se si guadagna in luminosità si perde in ingrandimento e il binocolo diventa meno maneggevole. 

Generalmente per il birdwatching vengono consigliati binocoli i cui ingrandimenti vanno da 7 e 8, ma si trovano molte altre combinazioni; le più diffuse combinazioni da birdwatching sono: 7×40, 7×42, 7×50, 8×40, 8×50 e 10×50.

Fattore importante per un binocolo per il birdwatching è il cosiddetto angolo di campo: più grande è l’angolo di campo, maggiore sarà la porzione di territorio che ci è possibile osservare. In alcuni modelli la caratteristica dell’angolo di campo è indicata dalla dicitura wide-angle o da grandangolo; viene indicata anche l’apertura in gradi.

A fare un buon binocolo da birdwatching concorrono altri fattori come per esempio la qualità dei materiali utilizzati, il tipo di trattamento usato per le lenti e l’accuratezza nella costruzione dell’oggetto. I migliori binocoli sono studiati per ridurre al minimo la perdita di luminosità, correggere adeguatamente le inevitabili distorsioni, restituire fedelmente i colori. Molto importante è anche il parametro robustezza; se il binocolo non è stato costruito per sopportare al meglio gli agenti atmosferici e gli inevitabili sbalzi termici, la sua durata sarà sicuramente ridotta. È per questi motivi che i prezzi dei migliori binocoli possono apparire molto alti.

La scelta del binocolo quindi dovrebbe essere fatta tenendo conto di tutte le variabili sopra esposte non trascurando però anche la maneggevolezza e il peso; se un binocolo è molto pesante, dopo ore di osservazione lo sarà ancora di più.

La guida da campo – Sull’importanza della guida da campo ci sono poche discussioni; essa è infatti lo strumento essenziale che ci consente di effettuare i confronti fra ciò che si osserva con il binocolo e le illustrazioni o le foto presenti sulla guida. Ne esistono moltissime e ognuno può scegliere quella che ritiene più adatta ai suoi scopi; fra le guide da campo più in voga attualmente troviamo la Collins Bird Guide e La nuova guida del Birdwatcher (Franco Muzzio editore); il primo testo è in inglese, ma a detta di molti birdwatcher è sufficiente masticare un po’ di inglese elementare per consultarla adeguatamente; molti la considerano il non plus ultra delle guide da campo da birdwatching.

birdwatchingIl taccuino ornitologico – Il taccuino ornitologico è un prezioso strumento; moltissimi di coloro che praticano birdwatching lo usano; prendere appunti sulle osservazioni e tracciare degli schizzi aiuta a identificare in un secondo momento specie che ancora non ci sono note, magari confrontandole con testi che abbiamo a casa; utilizzare il taccuino ci consente anche di ricordare dove e quando abbiamo avvistato certe specie di uccelli e anche di condividere le proprie informazioni con altri appassionati di birdwatching. Ognuno può utilizzare il taccuino nel modo che ritiene più opportuno; molti birdwatcher esperti consigliano comunque di annotare sempre data e luogo dell’osservazione; orari di inizio e fine e condizioni meteorologiche. Un taccuino non deve essere troppo ingombrante, la misura ideale è 10×15 cm.

L’abbigliamento – Il birdwatching può essere praticato tutto l’anno e quindi il guardaroba di chi pratica birdwatching deve prevedere condizioni meteorologiche estremamente varie.

Appare ovvio che in inverno è necessario essere ben coperti, mentre d’estate è d’obbligo proteggersi dall’eccessiva esposizione solare; più problematica potrebbe essere la scelta dell’abbigliamento nelle cosiddette mezze stagioni. Un fatto da non trascurare è che il birdwatching non è un’attività estremamente dinamica e quindi anche quando d’inverno la temperatura non appare particolarmente rigida, lo star fermi per lunghi periodi di tempo può essere problematico se non ci si è coperti in modo adeguato. D’inverno è consigliabile vestirsi “a strati” in modo da gestire meglio la temperatura. Nei negozi specializzati è comunque possibile trovare capi di abbigliamento tecnici che proteggono in modo efficace dagli agenti atmosferici e allo stesso tempo sono leggeri e resistenti. In questi capi di abbigliamento non mancano ovviamente numerose tasche, utilissime per riporre tutti gli strumenti che possono necessitarci di quando in quando. È consigliabile non scegliere colori eccessivamente sgargianti che potrebbero disturbare gli uccelli.

Mai dimenticare di mettere nello zaino dei guanti e un copricapo; questi due accessori devono essere presenti anche nei mesi estivi perché chi fa le proprie osservazioni in montagna può imbattersi in repentini cambi di temperatura e di clima. Un cenno va ai guanti; andrebbero scelti modelli che ci permettano una certa libertà di movimento perché, per esempio, può essere molto difficoltoso scattare una foto se i guanti sono eccessivamente ingombranti.

Anche la scelta delle scarpe è importante; ci si può orientare su scarponi da montagna o peduli da escursione. Importanti anche la mantella da pioggia e i capi di ricambio.

Oggetti che possono tornare utili a chi fa birdwatching sono infine la crema solare, un coltellino multiuso, cerotti, disinfettante, ago per togliere eventuali spine ecc.

I luoghi per il birdwatching

Dove fare birdwatching? L’osservazione dell’avifauna può avvenire in luoghi completamente diversi fra loro; solitamente le zone più praticate sono quelle umide, i litorali marini, le zone di montagna, i boschi, le zone collinari e quelle di campagna. A seconda del luogo cambiano ovviamente le specie di uccelli che possono essere osservate. Per quanto chi pratica birdwatching in genere prediliga ambienti naturali, è corretto sottolineare che è possibile praticare questa attività anche in ambienti cittadini dove si è in grado di osservare gli uccelli stanziali, i migratori stagionali e quelli di passo.

Nel nostro Paese sono presenti delle oasi che sono gestite dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e dal WWF; altri luoghi adatti al birdwatching possono poi essere le riserve, i parchi e tutte le aree naturali protette.

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