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Beccaccino

Il beccaccino (Gallinago gallinago) è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidi, la stessa della beccaccia; è un uccello cosmopolita che è possibile trovare praticamente in tutte le zone del mondo tranne che in Oceania. Nel nostro Paese è di passo nel periodo che va da agosto a novembre e in quello da febbraio ad aprile; sverna generalmente nelle regioni del centro e del meridione.

Il beccaccino è un uccello di piccole dimensioni; la sua lunghezza oscilla infatti fra i 25 e i 28 cm, l’apertura alare arriva fino a circa 46 cm, mentre il suo peso va dai 90 ai 130 g.

La cosa che probabilmente caratterizza l’aspetto del beccaccino è il suo becco lungo, affusolato e dritto che quest’uccello usa per procurarsi il cibo scavando nei terreni melmosi.

Il beccaccino ha un piumaggio di colore marrone con striature di colore scuro che partono da becco per poi passare al di sopra degli occhi e arrivare alla nuca. Il petto è color crema, macchiato da striature di colore marrone che tendono a sfumare verso l’addome di colore bianco. I fianchi sono di colore bianco, ma hanno delle barre di colore nero. Le ali sono marroni sulla parte superiore e presentano una bordatura di colore bianco sulla parte posteriore; nella zona inferiore sono di colore grigio. Il becco del beccaccino è di colore verde-grigiastro tendente al nero vicino alla punta. Le zampe sono di color verdastro.

Il beccaccino ha occhi grandi e coda a forma di ventaglio; è molto ben riconoscibile sia per il suo canto quando s’invola simile a un bacio (cliccate qui per ascoltare il canto del beccaccino a terra) sia per le caratteristiche del suo volo basso e zigzagante che compie prima di passare a rimarchevoli altezze.

L’habitat naturale del beccaccino è rappresentato da acquitrini erbosi, risaie, rive paludose, praterie allagate, fiumi, stagni, laghi ecc.

beccaccinoIl beccaccino è un uccello terragnolo di indole solitaria e sospettosa. Durante le ore del crepuscolo e della notte cammina a testa bassa sul terreno alla ricerca di cibo che è essenzialmente costituito da larve, molluschi, insetti di piccole dimensioni, crostacei, erbe, semi ecc. Nelle ore del giorno cerca rifugio in zone ricche di vegetazione dove si riposa in attesa della caccia da effettuarsi nelle ore più buie.

Il beccaccino teme i predatori dai quali si difende grazie anche a un udito particolarmente sviluppato; non appena avverte il pericolo fugge librandosi rapidamente in volo.

La stagione riproduttiva del beccaccino inizia nel mese di aprile; durante questo periodo il maschio compie spettacolari voli nuziali per corteggiare la femmina. Durante la stagione della riproduzione non sono infrequenti i litigi con maschi della stessa specie a scopo di competizione.

Il nido del beccaccino viene ricavato in piccole fosse scavate nel terreno non lontane dall’acqua e arricchite da foglie e piccoli rami; qui la femmina, generalmente una volta l’anno, depone mediamente quattro uova che vengono covate per circa tre settimane; i piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori e saranno in grado di effettuare i primi voli dopo circa due settimane.

La caccia al beccaccino

La caccia al beccaccino è molto praticata nelle zone acquitrinose del nostro Paese; come per la beccaccia, c’è il divieto di abbattimento all’aspetto e il beccaccino non può essere catturato da appostamento.

In genere il beccaccino viene cacciato con cane da ferma, tanto che esistono appositi club che tendono alla selezione dei migliori elementi. In realtà, il cane non è affatto necessario perché il beccaccino si può cacciare alla borrita (cioè al frullo dovuto all’accorgersi della presenza dell’uomo), con il vento alle spalle, lungo fossi e canali. Poiché questo tipo di caccia assicura carnieri spesso maggiori di quelli ottenibili con l’uso del cane, si deve notare come l’impiego del cane non sia che un’inutile complicazione, spesso dettata dall’entusiasmo che può dare una bella ferma e… dalla pigrizia di battere a piedi grandi estensioni di terreno.

Un altro motivo che porta i cacciatori a esaltare oltremisura la caccia al beccaccino è la difficoltà del tiro, a causa della rapidità dell’animale e del suo volo a zig-zag. Certo è che a chi volesse dimostrare la propria abilità nel tiro basterebbe cimentarsi nel tiro al piattello…

I primi arrivi dei beccaccini si hanno a fine estate, ai primi d’agosto, ma la maggiore concentrazione della specie si ha in autunno e la caccia si protrae fino a fine gennaio.

Ormai scomparse le marcite, molto rare le paludi, il terreno per eccellenza della caccia al beccaccino è la risaia tagliata, anche se, in presenza di copiose piogge, il beccaccino si può trovare ovunque (stoppie di grano, di mais, campi di pomodori, prati, incolti, arati ecc.).

Nonostante la relativa numerosità della specie, il beccaccino deve essere considerato specie non compatibile con la caccia sostenibile.

(nota: questo paragrafo è stato scritto da un cacciatore)

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