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Vegani

I vegani sono di fatto nati nel 1944 quando due animalisti britannici, D. e E. Shrigley crearono la Vegan Society britannica, lasciando la Vegetarian Society (la più antica organizzazione vegetariana mondiale) poiché dissentivano sullo sfruttamento animale nella produzione di latticini.

Cosa mangiano i vegani

I vegani praticamente rifiutano ogni prodotto di origine animale (quindi in teoria anche il miele); mentre un vegetariano non mangia né carne né pesce, i vegani vanno oltre ed evitano di mangiare anche i prodotti che sfruttano gli animali, come latte, formaggi e uova; ovviamente anche nell’abbigliamento vi sono ripercussioni come quella di non indossare pellicce o capi di lana (e in teoria nemmeno di seta).

Vegani: alcune difficoltà

Nell’articolo sulla dieta vegana sottolineiamo tutti problemi pratici e salutistici della dieta. In questa sede ci preme far notare che la posizione dei vegani porta a notevoli incoerenze.

In un’intervista su Gardenia il dott. Venco, vegano, molto onestamente, dichiara che un gatto domestico non può fare a meno di un’alimentazione carnivora. Poi c’è un salvataggio in corner perché il veterinario dichiara che non nutre il proprio animale carnivoro (cane o gatto) con cibi commerciali con carni derivate dalla macellazione. L’alternativa è di dare loro carne di animali morti naturalmente, quelli che vengono definiti di “bassa macelleria” (per esempio una mucca morta dopo un parto difficile). Qui però la logica vegana cade. Se tutti fossimo vegani e se tutti tenessimo un cane o un gatto, dubito che ci sarebbero abbastanza animali “morti naturalmente” per poterli sfamare. Ma, cosa ancora più importante, senza quegli allevamenti destinati alla normale macelleria che i vegani vogliono eliminare non ci sarebbero nemmeno le bestie “morte naturalmente”!

Vegani

I vegani praticamente rifiutano ogni prodotto di origine animale (quindi in teoria anche il miele); mentre un vegetariano non mangia né carne né pesce, i vegani vanno oltre ed evitano di mangiare anche i prodotti che sfruttano gli animali, come latte, formaggi e uova.

Passiamo alla religione. Un vegano che ritiene eticamente sbagliato cibarsi di un animale contraddice il Dio del cristianesimo, quello dell’islam e quello ebreo (cito solo le tre principali; per il buddhismo la cosa è più complessa perché Buddha non chiese mai ai suoi seguaci di astenersi dalla carne. Devadatta, cugino del Buddha, provocò uno scisma nella comunità perché voleva che i monaci non mangiassero carne. Con quello che oggi riterremmo una grande manifestazione di politichese, il rifiuto del Buddha chiarì che mangiare carne già macellata, proveniente da un animale che non sia stato macellato appositamente per la persona che lo mangia, non può costituire un cattivo karma). Infatti in queste tre religioni si ammette il consumo di carne (ricordate la moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù) e il giudizio eticamente negativo dei vegani si abbatte (a meno di penose reinterpretazioni dei testi scari) sul comportamento divino.

Senza cani, senza gatti e senza religione. Dura la vita del vegano coerente. E se coerente non è, beh, allora che smetta di fare la predica agli altri.

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La mia testimonianza per il sito: il mio vegetarianismo è miseramente crollato dopo 5 anni inflessibili e coerenti, che considero il mio tributo personale alla sofferenza degli animali… Con una vita intensa ho trovato molto difficile essere vegetariano, a meno che uno non abbia una forte predilezione per certi cibi. Dopo un po’ mi nutrivo di carboidrati e grassi, con troppo poche proteine, ed ero astenico. Impossibile capire se la causa della debolezza fosse davvero il vegetarianismo, ma il mio ragionamento per abbandonarlo è stato questo: se un mio bambino sta finendo sotto una macchina e io corro troppo lento per salvarlo, avrò sacrificato la sua vita per salvare qualche vitello.

Magari in una società dove tutto è davvero pensato per i vegetariani una scelta simile sarà di nuovo possibile… (mail firmata)

L’astenia nei vegani (e in generale in molti vegetariani veri; usare formaggi e uova per sopperire alle carenze proteiche non è facile perché, come rilevi, si assumono troppi grassi: se non fanno molto sport o vanno in sovrappeso o in carenza proteica) è ormai consolidata. Ho ricevuto moltissime conferme di ex-vegani e chi sostiene che non è vero ha semplicemente un fisico eccellente che, con un’alimentazione corretta, potrebbe funzionare molto meglio.

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