Questo controcorrente sarà molto breve, ma esprimerà concetti sicuramente molto mal digeriti dalla gran parte della popolazione.
Prende spunto dalle tante tragedie che il maltempo ha causato in questi ultimi anni in Italia. Come ho detto in un tweet,
l’uomo può distruggere la natura, ma alla fine la natura distruggerà l’uomo.
So che molti non sono per nulla ambientalisti; anche molti di quelli che ritengono l’ambiente importante, d’ambiente non hanno capito nulla, scambiandolo per il bel parco che il comune ha allestito vicino a casa loro o dando importanza a concetti che con la natura, quella vera, nulla hanno a che fare.
L’ambiente non è l’inquinamento cittadino, non è la mancanza di verde pubblico, non è la lotta alle zanzare, ai topi o all’ifantria, ma, su questo pianeta, è la vita libera di tutto ciò che non è uomo. L’uomo deve armonizzarsi con l’ambiente, ma non può superare certi limiti per suo interesse o per semplice stupidità. L’uomo deve guadagnarsi il diritto di vivere su questo pianeta.
Chi non ha capito che ormai siamo in troppi (vedasi il concetto di antropentropia) non ha capito nulla d’ambiente. Chi ingenuamente parla di sostenibilità senza includere il concetto di limitazione della popolazione, di ambiente non ha capito nulla. Che senso ha ridurre le emissioni (ammesso che sia possibile) del 30% quando poi la popolazione aumenta del 50%? Solo chi è ignorante in matematica o è un ingenuo totale (leggasi, vive di utopie) può non capire. Non vi accorgete che incominciamo ad avere grandi difficoltà nell’eliminare i rifiuti che produciamo?
Fin qui molti potranno condividere, ma quali sono le ricadute di quanto detto? Ve le elenco in ordine di “sgradevolezza”.
- Inutile promuovere politiche per la famiglia, incentivare la famiglia numerosa come esempio di amor patrio, quando una seria politica familiare sarebbe quella di non fare più di due figli. Avete presente come sarebbe accolto chi lancia come proclama: “fate meno figli!“?
- Nessuno ci fa caso, ma, per i fautori dell’accoglienza, se in Italia vengono 10 milioni di profughi dove li mettiamo? Altre case, altre strade, altre infrastrutture su un territorio che è ormai al limite e che incomincia a evidenziare come non si può costruire sempre e dovunque.
- Arriviamo al peggio. Avete presente tutti quelli che in tv chiedono soldi per i bambini che muoiono di fame? Chi non ha una sciocca visione antropocentrica (per chi non sa cosa vuol dire: mettere l’uomo al centro di tutto), dovrebbe capire che non è salvandoli dalla fame, ma promuovendo politiche di controllo delle nascite, che si risolve il problema. Se dall’anno 1000, magicamente, non ci fossero state carestie, epidemie ecc. oggi noi saremmo 30 miliardi. In Italia 300 milioni. Quindi, se oggi viviamo bene o almeno decentemente, dobbiamo ringraziare la peste, le cavallette che distruggevano i raccolti e cose simili.
In altri termini, volete il progresso? E allora dovete capire che
il progresso deve andare di pari passo con il controllo della popolazione.