L’importanza della meritocrazia nel progresso della società moderna è fondamentale. Purtroppo negli ultimi decenni la scuola italiana è stata decisamente allergica alla meritocrazia e il risultato è stato quello di sfornare giovani culturalmente impreparati.
Tempo fa con amici discutemmo sul perché gli studenti italiani sono così poco preparati. Uscirono diverse interpretazioni. Alla luce di un recente colloquio via mail con un visitatore (occasionale) del sito mi sono fatto un’opinione più precisa. Il parzialmente decerebrato si lamentava che troppe pagine fossero difficili, che molti passaggi non fossero spiegati, che ci si doveva applicare troppo per capire ecc. e mi chiedeva di essere più chiaro. Dopo la prima mail gli chiesi che titolo di studio avesse e la risposta fu un agghiacciante “perito”, quindi scuola superiore.
Successivamente risultò che stava facendo lavori saltuari, che era uno dei giovani che non trova lavoro ecc. Insomma, nessuna autocritica, ma la pretesa che gli spiegassi passaggi elementari. Come esempio gli mandai un pezzo scritto ad hoc e gli chiesi di dirmi cosa non fosse chiaro. Baldanzosamente, mi disse che quello era proprio un esempio di come io non sapessi essere chiaro. Perdendo un potenziale visitatore (ma sicuramente non un buon testimonial!), gli risposi semplicemente che quella era la prova che nessuno avrebbe mai dovuto farlo passare oltre le medie inferiori. Il tapino infatti mi sottolineò come io, per esempio, “dessi per scontato” che da 7,2P2/0,8P (era una formula che riguardava l’alimentazione) si arrivasse a 9P, un risultato “poco chiaro”. Capito? Questo era perito e non sapeva semplificare una frazione elementare.
Meritocrazia e responsabilità degli studenti
Noi abbiamo 4 ordini di scuola, elementare, media inferiore, media superiore, università. In ognuno di essi si insegnano delle basi per il prosieguo del cammino scolastico o per il lavoro. La causa di uno studente che fatica può essere endogena (colpa sua) o esterna. In questo caso la causa può dipendere dall’insegnante oppure dal sistema non meritocratico che manda avanti gente non preparata. Per capire quest’ultimo punto si pensi a un professore di lettere di un liceo che si trova a confrontarsi con studenti che non sanno scrivere in italiano. Che dovrebbe fare? Smettere di spiegare letteratura e ritornare a spiegare congiuntivi e punteggiatura?
Se per la scuola elementare la colpa del sistema non meritocratico è minima (in effetti scopo di tale livello è proprio insegnare le basi delle materie più importanti), essa sale al crescere di livello.
Analogamente sale la responsabilità dello studente; per esempio in una scuola superiore il docente può essere scadente (tranne rare eccezioni ho sempre avuto docenti scadenti), ma se lo studente, pur studiando, è decisamente impreparato, si deve rilevare che è inadatto all’autoapprendimento e che comunque avrà grandi difficoltà nel mondo del lavoro, a meno di non svolgere mansioni ripetitive e poco gratificanti. Del resto, la dimostrazione del teorema dei seni fatta alla lavagna dal professore di matematica è praticamente identica a quella che c’è sul libro di testo (infatti quando la professoressa s’impappinò, le gridammo semplicemente di girare pagina).
La colpa del docente è massima alle elementari e minima all’università.
Di fronte a studenti di un certo livello non preparati, ognuno potrà esprimere le percentuali di colpa in modo diverso, permanendo il quadro generale di riferimento. Per esempio, per una scuola superiore penso che su 100 studenti non sufficienti, per 25 la colpa è loro, per 25 dei docenti e per il 50% del sistema non meritocratico che li ha fatti comunque arrivare lì.