La commissione tecnica composta da 11 membri (ingegneri, fisici, naturalisti), che presta consulenza ai comuni contrari alla TAV e a quello di Torino, ha redatto un documento molto interessante. Di fatto, in quattro punti che vi riassumo ha bocciato la TAV (se volete dargli un’occhiata, c’è ancora il video integrale, visibile solo sulle versioni desktop; lo trovate nelle ultime posizioni del carosello Sky che è in fondo ai nostri articoli):
- Le previsioni erano sbagliate perché davano per scontato che il traffico verso la Francia crescesse a dismisura; le previsioni erano sovrastimate. Come costruire un’autostrada per un luogo turistico pensando che vi vadano nel week-end un milione di persone quando in realtà ce ne vanno centomila.
- La linea attuale è sottoutilizzata. Oggi vi transitano poco meno di 3 milioni di tonnellate di merci quando ve ne potrebbero passare dieci volte tanto (analisi delle Ferrovie).
- La Francia ha rinviato la sua parte. Questo è noto a pochi, ma i francesi non decideranno se continuare a fare nuove opere prima del 2038. Il nostro tunnel troverebbe il nulla.
- Dal 2001 sono stati fatti lavori solo frontalieri, nessun lavoro in Francia, nessun lavoro in Italia, nessun lavoro nel tunnel di base, nessun metro di binario è stato posato.
Il documento può essere di parte, ma una politica seria deve rispondere in modo serio. Vediamo un paio di posizioni sbagliate.
Le grandi opere si devono fare; è il concetto espresso da Salvini, un reflusso di vecchia politica in una forza che è in un governo di cambiamento; posizioni ovviamente analoghe sono tipiche di forze ormai preistoriche come il PD o Forza Italia. Sostenere il PIL con opere inutili è un trucco da Prima Repubblica.
30.000 in piazza per sostenere la TAV. Ovvio, chi ha interessi vari (che sono comunque quelli di una minoranza del Paese) scende in piazza, ma questi non conoscono la regola della manifestazione.
Non sono in grado di approvare o contestare il documento, ma è certo che, da persona aperta solo ai fatti e non alle chiacchiere o agli interessi, qualcuno me lo deve contestare perché possa essere favorevole alla TAV. State attenti alla contestazione: non si devono introdurre altri aspetti (traslazione dello scenario, del tipo “darebbe lavoro a 10.000 persone”) perché i quattro punti bocciano la TAV senza appello, quindi o sono sbagliati o sono fake news oppure il no alla TAV è la logica conseguenza.