Un software denominato Pluribus, sviluppato dai ricercatori di Facebook AI Research e della Carnegie Mellon University, ha letteralmente stracciato i migliori giocatori di poker del mondo, in particolare a Texas hold’em a sei giocatori senza limiti (la forma più popolare a livello mondiale). Lo riporta un articolo pubblicato sulla rivista Science, a firma di T. Sandholm e Noam Brown, gli sviluppatori.
Fra gli sconfitti Darren Elias, professionista che detiene il record per il maggior numero di titoli del World Poker Tour, e Christopher “Jesus” Ferguson, trionfatore in sei eventi delle World Series of Poker.
In un’altra serie di test in cui sono stati coinvolti 13 giocatori di poker professionisti, Pluribus ha giocato 10.000 mani contro cinque avversari alla volta, riuscendo ancora a vincere.
Sandholm e Brown hanno tenuto a sottolineare che nella storia dell’intelligenza artificiale gli scacchi e il gioco Go (un antico gioco da tavolo cinese, particolarmente complesso in quanto a tattica e strategia) sono stati particolarmente importanti, ma che si tratta di giochi a “informazione completa” in quanto i giocatori conoscono in qualsiasi momento la posizione dei pezzi. Per il poker, invece, la questione è diversa, più complessa, in quanto si tratta di un gioco a informazione incompleta in quanto i giocatori non sanno con certezza quali carte sono in gioco e gli avversari possono usare l’arma del bluff. E per questo motivo che i due ricercatori ritengono la vittoria di Pluribus una pietra miliare nella storia dell’intelligenza artificiale. Ha commentato Sandholm: “Si aprono nuove opportunità di usare l’intelligenza artificiale per risolvere una vasta gamma di problemi del mondo reale”.
Michael Gagliano, uno dei giocatori che ha preso parte ai test, ha commentato: “È stato affascinante giocare a poker contro l’intelligenza artificiale e vedere alcune strategie che ha scelto”, “Ho assistito a diverse giocate che gli esseri umani semplicemente non farebbero, per esempio in relazione al valore delle puntate: i robot basati sull’intelligenza artificiale sono una parte importante nell’evoluzione del poker, ed è stato incredibile avere un’esperienza di prima mano in questo grande passo verso il futuro”.