La proposta Albanesi può sembrare una provocazione e non sarà mai accolta in un Paese dove la politica di fatto non ha potere decisionale, bloccata dai veti reciproci, da una democrazia che è malata di troppa democrazia (mancanza di decisionismo) e da una popolazione che è mediamente incapace di ragionare a causa di profonde carenze culturali sulle quali domina sicuramente l’innumerismo.
Spieghiamo perché la proposta Albanesi non è una provocazione, ma si basa su semplici ragionamenti perfettamente gestibili anche da un bambino piuttosto sveglio.
In Sicilia su 600 persone che dovevano essere vaccinate con AstraZeneca ben 400 hanno rifiutato, mostrando come la scarsa cultura possa affossare un Paese: (almeno) 2 italiani su 3 sono razionalmente “spacciati”.
In tempi di sindemia Covid-19 la vaccinazione è un onere sociale perché di fatto la sindemia incide pesantemente sulla vita della collettività, non solo su quella del singolo. A tutti dovrebbe essere chiaro che ognuno di noi è sottoposto a una serie di “obblighi sociali” che hanno lo scopo di far funzionare la società, dall’andare a scuola al pagare le tasse, dall’indossare il casco in moto al divieto di fumare in un bar ecc. Quindi chi si arrocca dietro alla libertà individuale ha seri problemi di coerenza.
Più sensata appare la posizione di chi non si vaccina perché teme gli effetti collaterali della vaccinazione. Vediamo perché anche questa posizione è parzialmente asociale.
Innanzitutto, non tratteremo problematiche di carattere medico, evitando lunghissime discussioni, spesso sostenute da chi ha scarsissime competenze mediche e rivende solo nozioni che ha “sentito dire”.
Supponiamo che su un milione di dosi iniettate ci siano ben 10 morti sospette, fra infarti, emorragie cerebrali ecc. Persone che sono morte il giorno stesso o quello dopo la vaccinazione.
Non si vuole dimostrare che per esempio il vaccino AstraZeneca non è responsabile delle morti sospette.
Non si vuole dimostrare che il bilancio costi benefici sarebbe comunque immensamente a favore del vaccino (con l’ipotesi soprariportata in Italia ci sarebbero 600 morti contro gli oltre 100.000 della sindemia).
Non si vuole dimostrare che il novax in questione è razionalmente spacciato non capendo nemmeno la differenza fra correlazione e causa (se un suo amico la sera stessa ha avuto un infarto dopo aver visto una partita in tv, lui, tifosissimo, non guarda più partite in tv perché potrebbero agitarlo e farlo morire?).
Prendiamo in carico la paura (direi terrore viste le probabilità) del singolo e, “per il suo bene” accettiamo la sua posizione. Il novax ha una patente di guida; facciamo un attimo un’indagine e scopriamo che in Italia nel 2019 ci sono state 3.173 vittime di incidenti stradali. Forse il novax non lo sa, ma noi “per il suo bene”, gli togliamo la patente per evitare che in futuro possa essere fra quelle vittime.
Quindi:
proposta Albanesi: togliamo la patente a chi non si vaccina.
Lo facciamo per il suo bene…
Proposta Albanesi: togliamo la patente a chi non si vaccina.