Il sito albanesi.it è attivo dall’aprile 2000; nel 2021 è diventato un network di nove siti coordinati dal sito genitore (tramite il menu che vedete in alto).
Il sito ha ottenuto grandi risultati, ma con il crescere di Internet, è diventato eccessivo il tempo speso per avere una popolarità che non mi interessa né mai mi ha interessato. Così nel 2020 ho abbandonato i social network, a mio avviso espressione di un disagio esistenziale aggravato da pandemia, guerra in Ucraina, difficoltà economiche ecc. Non ho mai capito che senso abbia passare una o due ore sui social, esattamente come non ho mai capito chi spende un paio d’ore al giorno per fare il pendolare e non si cerca un lavoro più vicino a casa o non si trasferisce. Probabilmente vuoto esistenziale, per cui perdere tutto quel tempo non pesa.
Vent’anni fa la mia mission era quella di scrivere libri, diffondere informazioni che migliorassero la vita di chi mi seguiva. Non a caso ho sempre ritenuto la sezione di Psicologia la più importante delle tre iniziali (con Sport e Alimentazione), perché, se non sei una persona equilibrata e non possiedi grandi condizioni facilitanti, puoi solo illuderti di avere una vita sopra la semplice sufficienza.
Quando ho iniziato, ritenevo che solo il 3-4% della popolazione potesse ambire a una vita veramente positiva. Oggi quella percentuale non è che sia aumentata di molto. Nel tempo mi sono accorto che c’è una grande resistenza a smontare i condizionamenti ricevuti e che tutti vorrebbero tenerseli e vivere alla grande.
Ormai da quasi 30 anni vivo alla grande semplicemente perché con coerenza mi sono reso immune da condizionamenti; purtroppo c’è chi approva gran parte del mio pensiero, ma vorrebbe mediarlo con i condizionamenti avuti e questo genera, per ogni commento che faccio, una serie di mail con cui la gente vorrebbe che correggessi il mio pensiero e approvassi le loro idee. Potrei farlo, ma non posso perdere tempo a rispondere a chi vive molto peggio di me e crede nella massima “mal comune mezzo gaudio” tenendosi strette le catene dei loro condizionamenti.
Ogni mio commento viene letto da circa 6-7.000 persone, ricevo da 2 a 10 mail di critica. Siccome ormai sono convinto che dopo i 30 anni sono pochissime le persone capaci di cambiare idea, ho deciso di non rispondere più a nessuna mail.
Politica
Comunque uno la giri, almeno il 50% della popolazione avrà qualcosa da ridire. Si sta da una parte politica come si tifa per una squadra di calcio che per tutta la vita non si cambia mai, cercando ovviamente di trovare giustificazioni al proprio credo sempre e comunque (non parliamo di quelli che ritengono la politica una scienza esatta). Io ho votato per molti partiti, fedele ai miei principi del limite sociale di profitto, del pensionamento che eviti al lavoratore di morire alla sua scrivania e del reddito universale (che non è il penoso reddito di cittadinanza attuale). Ma con quelli che sono partigiani, sei spacciato, loro ti scrivono pensando di aver capito tutto, spacciati che dovrebbero chiedersi come mai la vita non gli va come vorrebbero (eh, sì, la colpa è sempre del governo, qualunque sia, di destra o di sinistra). Trovi gente di sinistra che parassita la società e per risparmiare qualche soldo paga in nero questo o quello e gente di destra che esalta i valori della tradizione e poi tradisce il coniuge. Inutile dialogare con loro.
Religione
Non sono credente e penso che chi lo sia in modo convinto non sappia ragionare abbastanza lucidamente da sottoporre a verifica tutte le poco credibili storie con cui le religioni rivelate tengono stretti a sé persone che hanno bisogno di credere che dopo la morte avranno un’altra eccezionale opportunità. Anche di fronte alle contraddizioni più grandi della religione, questi si arrampicano sugli specchi e cambiano discorso. Inutile dialogare con loro.
Sono sempre stato sportivo praticante e non ho mai sopportato quelli che fanno finta di esserlo, come quelli che si trascinano con i bastoni da nordic walking, il loro passaporto di “veri atleti”, su percorsi totalmente piatti. Mi gioco almeno il 20% dei visitatori che seguono altre sezioni, ma “devono” criticare in modo irrazionale chi fa sport seriamente per non sentirsi delle amebe pronte a scendere nella fossa.
Poi ci sono i sovrappeso cronici, sempre pronti a credere nell’ultima dieta o nell’ultima pillolina; guardatevi attorno e capirete perché se smonto le loro patetiche illusioni circa il 20% dei visitatori prova un senso di frustrazione che porta a condannare quel cretino di Albanesi che non capisce nulla.
Inutile dialogare con loro.
Irrazionali
Che dire poi degli irrazionali cronici, quelli che credono nell’astrologia, nella magia o semplicemente pensano che con il Gratta&Vinci o con il SuperEnalotto possano cambiare la loro vita?
Che dire poi di tutti quegli integralisti come i vegani etici che mi ritengono un assassino perché do uno scopo al mio cane cacciando fagiani comunque allevati?
Famiglia
Quelli che sono arrivati fin qui vengono cadono poi su matrimoni di facciata (strategia dell’ultima spiaggia): mi scrivono chiedendo cosa fare e quando suggerisco loro di separarsi cala il gelo, pretendono che io dia loro istruzioni su come cambiare il partner e farlo diventare anima gemella.
E quelli che mi ritengono un deficiente perché sostengo che i figli in media (cioè per la gran parte delle coppie) peggiorano la qualità della vita? Loro sanno che i figli sono un sacrificio (e quindi perché farli? Se io dico a un mio amico che fare sport è faticoso e costa sacrifici, lui sicuramente e con ragione mi direbbe “e chi te lo fa fare se non lo reggi?”) e infatti li parcheggiano di qua e di là per avere un po’ di tranquillità, un po’ di intimità. Il mio cane non lo lascio mai a nessuno, perché sia io sia mia moglie ne traiamo ogni momento una gioia indicibile.
Ambiente
La mia posizione sull’ambiente è chiara: finché non si ridurrà l’antropentropia, ogni ingenua protesta è risibile. L’ha capito anche Greta Thunberg che si è defilata quando ha compreso l’inutilità di proteste che non centravano il problema. Inutile dialogare con chi non si rende conto che è il numero di uomini sulla Terra che crea il problema e appare ridicolo chi pensa di salvare il pianeta con una perfetta raccolta differenziata, con la riduzione delle emissioni (entro il 2050, ovviamente non subito😊), non usando la vasca, preferendo la doccia per risparmiare acqua ecc. Anche ammesso che queste azioni abbiano peso, che risultato possono avere quando solo il 5% della popolazione mondiale le attua?