Molti dei provvedimenti del governo Conte si basano su un massimale del reddito ISEE.
L’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) è lo strumento di valutazione, attraverso criteri unificati, della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate.
L’ISEE si ottiene rapportando l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) al parametro della scala di equivalenza, applicato al nucleo familiare in relazione al numero dei componenti e alle eventuali maggiorazioni che rendono il calcolo più vantaggioso:
ISEE = ISE/Parametro scala di equivalenza.
L’Indicatore della Situazione Economica (ISE) si ottiene sommando all’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) il 20% dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP) del nucleo familiare:
ISE = ISR + 20% ISP.
L’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) è pari al totale dei redditi, incluso il reddito figurativo delle attività finanziarie, meno le detrazioni e franchigie:
ISR = (totale redditi + reddito figurativo delle attività finanziarie) – detrazioni e franchigie.
L’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP) è dato dalla somma del patrimonio immobiliare e mobiliare, al netto delle rispettive detrazioni e franchigie.
Sembra tutto molto complicato, ma in pratica vuol dire che: si parte dai redditi lordi (non netti!) percepiti dalla famiglia, si somma una quota del patrimonio mobiliare e di quello immobiliare. A riguardo del patrimonio esistono delle detrazioni (praticamente fino a un certo valore commerciale della casa e fino a un certo valore dei risparmi della famiglia in conti correnti, titoli ecc.).
Nel video sveliamo la truffa dell’ISEE che non è un indicatore di reddito, ma è una vera e propria patrimoniale.