Secondo il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Mogavero, i leghisti non sono cristiani e il comunismo sarebbe una fotocopia del Vangelo per la scelta assoluta per i poveri (del resto papa Bergoglio è stato accusato più volte di essere comunista).
Può piacere o no, ma ha ragione. Il vero cristiano è un San Francesco e i veri cristiani sono pochissimi. Il più delle volte sono neofarisei che per lavaggio del cervello (condizionamenti subiti) o per paura del dolore e della morte cercano conforto in una fede, comportandosi però in modo contrario a quanto afferma il punto di riferimento della loro fede. Il bello che sono neofarisei anche molti cattolici decisamente praticanti che non rinunciano alla vacanza (invece di devolvere i soldi ai più bisognosi, quelli che una vacanza non l’hanno mai fatta), che comprano abiti firmati, che non si spogliano dei loro averi, ma preferiscono magari farsi una nuova casa o una casa più bella, un’auto più lussuosa ecc. Dato che essere dei San Francesco è difficile, ognuno poi fissa l’asticella sotto la quale può trasgredire e, autoreferenziandosi, si proclama buon cristiano! Patetico.
Inutile girarci intorno: sull’immigrazione un cristiano accoglierebbe senza se e senza ma. Non so con che scopi Salvini e altri politici, di destra e di sinistra, ostentino cristianità, se siano anche loro neofarisei o lo facciano per catturare una parte dell’elettorato, dimenticando che ormai il 20% degli italiani è non credente e per un non credente chi mostra un rosario o bacia la teca di San Gennaro non è propriamente il massimo.
So che dà fastidio a molti essere definiti “non cristiani”, ma se non sei al servizio dei poveri, degli ultimi, degli scarti, cristiano non sei. Ah, ovviamente io cristiano non sono perché la qualità della mia vita e di chi è nel mio mondo dell’amore viene prima di quella di uno sconosciuto (un po’ come lo slogan attuale “prima gli italiani”), concetto questo condiviso da tanti, ma esplicitato da pochi per paura di apparire egoisti e disumani. Ma disumano è chi vuole costringere la natura del singolo ad amare come un fratello chi non conosce nemmeno.