A 25 anni di distanza della prima versione, il remake de Il re leone ha impressionato per la veridicità dei personaggi e delle scene. Jon Favreau è riuscito a fondere le tecniche del cinema live action con immagini fotorealistiche generate al computer, ottenendo un risultato praticamente indistinguibile dalla realtà, anche perché i dettagli non tradiscono la versione virtuale.
Il film sarà nelle sale italiane dal 21 agosto e sicuramente catturerà l’attenzione anche di chi non è solito frequentare le sale cinematografiche. È però necessario sottolineare la profonda rivoluzione che potrebbe apportare nel cinema.
Se la figura di chi dà voce al personaggio assumerà maggiore importanza (per esempio nella versione italiana del film Marco Mengoni ed Elisa danno la voce a Simba adulto e a Nala), quella classica dell’attore/attrice sembra destinata al tramonto. Insomma, la tecnologia mette in pericolo una delle professioni attualmente più ambite.
Con l’aiuto del computer sarà possibile far rivivere star del passato, proseguire serie televisive senza dover temere che l’attore umano “lasci” ecc. Addirittura, sarà possibile riscrivere finali non particolarmente graditi al pubblico. Il film diventerà sostanzialmente un file, il regista dovrà essere esperto di animazione al computer e probabilmente nasceranno o si modificheranno altre professioni (per esempio il talent scout dovrà creare al computer le nuove stelle piuttosto che “trovarle” con le vie tradizionali).