Il bisturi a risonanza quantica molecolare ha rivoluzionato gli interventi sui tessuti molli, soprattutto in ambito pediatrico.
Può sembrare strano ed apparire un controsenso, la definizione di “chirurgia non traumatica”, invece è proprio la realtà dello stato dell’arte in chirurgia orale, sia per i tessuti molli (gengive, guance, lingua e quant’altro all’interno del cavo orale) e le aree estetiche circostanti, anche per i tessuti duri ossei, non solo per i mascellari. Vediamo la prima di queste due novità riferite al cavo orale, che sono applicabili e già in fase di attuazione anche ad altri distretti del corpo umano.
Brevi cenni sullo sviluppo della chirurgia orale
La chirurgia orale, sia piccola che grande, ha mostrato in questi ultimi anni un’evoluzione tale da far sembrare le tecniche odontoiatriche chirurgiche degli anni ’90 quasi archeologiche. Dal bisturi tradizionale all’elettrobisturi, utilizzato anche routinariamente nella chirurgia maggiore del corpo umano, il passo è stato breve. L’avvento delle tecniche laser, laddove applicabili, ha portato lentamente, ma progressivamente, a una chirurgia dei tessuti molli meno cruenta, rendendo più accettabili dai pazienti sia le fasi chirurgiche che il post-chirurgico. Ne hanno tratto vantaggio soprattutto i giovani pazienti poiché nella piccola chirurgia, per esempio negli interventi di frenulectomia che si effettuano durante le cure ortodontiche o prima delle stesse e quindi in età giovanile o infantile, può non essere nemmeno necessaria la sutura. Tanto l’elettrobisturi quanto il laser però agiscono a livello dei tessuti molli, sia nella loro azione di taglio che di coagulo, aumentandone la temperatura e danneggiandoli, per l’effetto termico, anche nelle zone circostanti, con un post-operatorio che ovviamente ne rappresenta la conseguenza e che è caratterizzato da tempi di guarigione relativamente lunghi per l’edema (gonfiore) e per i possibili ematomi, anche se piccoli e localizzati.
Il bisturi a risonanza quantica molecolare
Con l’avvento del bisturi a risonanza quantica molecolare è stata messa a disposizione dei chirurghi una tecnologia di valore assoluto per la sua capacità di sezionare i tessuti a basse temperature, inferiori ai 45°, affinché le cellule tessutali non risultino danneggiate da un effetto termico, e rimangano vitali. Questo bisturi elettronico agisce rompendo i legami tra le cellule dei tessuti senza rottura della membrana cellulare, determinando l’effetto taglio: si ha infatti “l’esplosione” dei liquidi intra- e intercellulari, che da un lato entrano in risonanza, dall’altro evaporano mantenendo basse le temperature di lavoro, con una netta separazione tissutale.
L’effetto coagulo viene provocato attraverso un modesto incremento di temperatura atto a determinare la denaturazione del fibrinogeno in fibrina che necessariamente non può avvenire al di sotto dei 63°. Dal momento che avviene all’interno del vaso sanguigno, questo modesto aumento di temperatura risulta circoscritto e non in grado di danneggiare i tessuti circostanti. A differenza degli elettrobisturi o di altre metodiche non vi è un’area di “morte” delle cellule circostanti all’azione di coagulazione e, non ultimo, l’azione di coagulazione non provoca una distruzione del vaso.
Bisturi moderni
L’elettrobisturi è un generatore elettrico ad alta frequenza che permette un’azione di taglio o di coagulo. È costituito da una piastra neutra posizionata sul paziente e un elettrodo attivo tenuto nelle mani del chirurgo. La corrente scorre attraverso il paziente. Variandone la frequenza si può scegliere tra gli effetti di taglio o di coagulo dell’elettrobisturi. Il bisturi laser è uno strumento medico che impiega un’emissione di luce coerente finemente controllata per tagliare e, contemporaneamente, cauterizzare i tessuti. Non esistono laser di dimensioni tanto ridotte da potere essere manovrati come un bisturi, per cui il raggio viene trasmesso attraverso un “braccio” contenente elementi ottici fino all’impugnatura che sta nella mano del chirurgo.
I vantaggi della nuova tecnica: il bisturi Vesalius
Questo bisturi elettronico, denominato Vesalius, ci permette di effettuare delle incisioni precise, senza danno termico, che quindi permettono una guarigione con restitutio ad integrum senza edema, senza esiti cicatriziali o addirittura cheloidi. È effettivamente possibile ottenere una guarigione rapida e indolore con una delicata ed estremamente precisa incisione, senza alcuna alterazione laterale accessoria. Nell’utilizzo del bisturi Vesalius delicatezza ed efficacia sono tali per cui è normalmente sufficiente un quantitativo ridotto di anestesia rispetto al solito, ma non solo: negli interventi di piccola entità, limitati, l’anestesia può anche non essere necessaria. Da questo punto di vista ne deriva l’elettiva indicazione nella chirurgia orale pediatrica, avendo la possibilità di un minimo traumatismo e una rapida guarigione con importanti benefici, anche psicologici, per i piccoli pazienti sottoposti a questi interventi.
Un’azione efficace anche nei distretti più complessi
L’efficacia della sua azione sia di taglio che di coagulo ci permette di lavorare anche in distretti riccamente vascolarizzati e sanguinanti con rischi minimi – pensiamo per esempio al trattamento degli angiomi o delle epulidi, spesso riccamente vascolarizzate e sanguinanti anche spontaneamente – e di eseguire anche prelievi-biopsie estremamente raffinate e precise.
Una delle più importanti caratteristiche è la guarigione rapida, caratterizzata da tempi più brevi rispetto ai bisturi a lama, agli elettrobisturi e ai laser, non essendoci un danno cellulare.
L’esito cicatriziale che consegue al processo infiammatorio che si determina è indolore in quanto non vi sono edemi o ematomi.
L’utilizzo del bisturi elettronico nelle zone estetiche
Tutto ciò ha anche un’importante valenza, a maggior ragione, quando viene utilizzato nelle zone estetiche ove un esito cicatriziale inficerebbe il successo del trattamento chirurgico pur correttamente eseguito. I diversi elettrodi a nostra disposizione ci permettono il raggiungimento di tutti i distretti del cavo orale e la possibilità di trattare tutte le patologie dei tessuti molli a tutte le età, in modo estremamente conservativo. L’azione degli elettrodi è estremamente delicata per cui noi chirurghi non dobbiamo esercitare alcuna pressione, ma è sufficiente lo sfioramento della zona da trattare.
Non si conoscono, attualmente, controindicazioni all’uso del bisturi a risonanza quantica molecolare.