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Una malattia può scomparire dalla Terra?

16 settembre 2019 di Maria Grazia Albanesi

scomparsa delle malattie

Uno degli obiettivi di chi si occupa di salute pubblica è riuscire a eliminare una malattia infettiva dalla faccia della Terra. Si tratta di un risultato importante, ma molto difficile da ottenere, perché non dipende solo dai progressi della medicina, ma anche dalle politiche sanitarie di tutti gli Stati del mondo, non sempre disposti a coordinarsi o a investire molti fondi nell’eradicazione di una malattia.

Ci siamo mai riusciti? La risposta è affermativa: con il vaiolo. Un tempo questa terribile malattia uccideva due milioni di persone l’anno ed è l’unica malattia umana a essere stata sradicata nel 1979. Allo stesso modo, un’altra patologia simile, che colpisce gli animali, la peste bovina, che ha anche portato a una drammatica carenza di cibo in Africa, è stata eradicata nel 2011.

L’umanità ha provato a debellare completamente anche la poliomielite, ma la campagna di eradicazione avviata nel 1998 ha portato all’eliminazione della malattia nei Paesi più avanzati, ma in altri (Pakistan e Afghanistan per esempio) la malattia riemerge con incredibile virulenza. Gli esperti pensano di riuscire a far scomparire la poliomielite dalla faccia della Terra entro il 2023.

Al momento si sta combattendo un’altra battaglia per l’eradicazione totale di una patologia: quella contro la malaria, che uccide 400.000 persone l’anno, la maggior parte dei bambini di età inferiore ai cinque anni. Il primo tentativo di eradicazione della malaria risale a più di cinquant’anni fa, ma secondo Sir Richard Feachem, copresidente della Commissione Lancet sull’eradicazione della malaria e direttore del Global Health Gruppo presso l’Università della California, San Francisco “Per troppo tempo, l’eradicazione della malaria è stata un sogno lontano, ma ora confidiamo che possa essere eliminata entro il 2050″.

I primi tentativi per sconfiggere totalmente la malaria sono stati fatti poco dopo la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948. Il programma sanitario è durato dal 1955 fino al 1969 per eliminare la malattia da diversi Paesi, ma incredibilmente non è stato attuato nell’Africa sub-sahariana, la regione del mondo più colpita.

Ma come sarà possibile ottenere questo notevole risultato? Un nuovo vaccino sperimentale è al centro di un progetto nei paesi dell’Africa, ma gli esperti affermano che, a differenza di polio e vaiolo, giocherà un ruolo meno importante nell’eradicazione della malattia. Ci si aspettano risultati su larga scala su nuovi farmaci in via di sviluppo, sulla diagnostica e sull’uso d’insetticidi, fino alle futuristiche tecnologie di editing genetico per cercare di sviluppare una femmina di zanzara (le uniche che pungono l’uomo) geneticamente modificata e resa sterile in modo da eliminare la popolazione di zanzare in pochi anni.

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