Ci sono ottime in arrivo per i presbiti; la nota azienda farmaceutica multinazionale svizzera Novartis sta mettendo a punto un rimedio farmacologico per contrastare la presbiopia, il che manderebbe in soffitta i cosiddetti “occhiali da lettura”.
Com’è noto, la presbiopia è un disturbo visivo (per essere precisi, è un disturbo dell’accomodazione) che è causato dalla fisiologica riduzione della capacità di mettere correttamente a fuoco le cose che si trovano vicine; è un disturbo essenzialmente legato a un indurimento del cristallino e/o all’indebolimento del muscolo che regola l’accomodazione; il sintomo più comune è la difficoltà nella lettura da vicino.
La presbiopia è un difetto visivo comunissimo negli over 40; intorno ai 52 anni la percentuale di incidenza è vicinissima al 100%. Non mancano le cure, fra cui l’intervento chirurgico che però non è scevro da inconvenienti.
Ora però dalla Svizzera è giunta questa notizia che fa ben sperare. La Novartis infatti sta mettendo a punto un collirio (per adesso indicato con la sigla Unr844) che potrebbe risolvere il problema.
Gaia Panina, il direttore medico della Novartis Italia ha spiegato: “La cura della presbiopia è un’area molto interessante perché coinvolge una popolazione molto ampia e sta dando risultati incoraggianti; questo nuovo farmaco, somministrato con gocce oculari che vanno a penetrare nel cristallino e ne ristabiliscono l’elasticità, ha un approccio semplice ma va preso più volte al giorno e per sempre. Siamo nelle fasi di sviluppo, potrebbe arrivare nel 2023”.
Per molti over 50, costretti a inforcare e togliere spesso gli occhiali da lettura, potrebbe rappresentare una piccola “rivoluzione”.