Il paracetamolo è un farmaco ad azione analgesica e antipiretica; è vastamente impiegato utilizzato sia da solo che in combinazione con altri principi attivi. Il farmaco più noto a base di paracetamolo è la celeberrima Tachipirina.
Come farmaco analgesico-antipiretico, il paracetamolo rappresenta una valida alternativa all’aspirina e ha notevole importanza per quei pazienti in cui la somministrazione di quest’ultima è controindicata (bambini con malattie febbrili, ipersensibilità all’acido acetilsalicilico, soggetti affetti da ulcera peptica ecc.).
Il paracetamolo è uno dei farmaci più prescritti, anche perché è ritenuto fra i più sicuri (non è per esempio controindicato in gravidanza, anche se è sempre il medico che deve decidere la sua somministrazione), ma non significa che non abbia effetti collaterali, talvolta rilevanti.
In particolare, è stato osservato che un sovradosaggio (un’evenienza più frequente di quanto non si sia portati a ritenere) può causare danni al fegato; tant’è che l’ANSM, l’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei prodotti sanitari (in pratica, la nostra AIFA) ha deciso, dopo una consultazione indetta nel 2018, di inserire nelle confezioni di farmaci contenenti paracetamolo le seguenti diciture: “Pericolo, il sovradosaggio può danneggiare il fegato” (nel caso di farmaci a base di solo paracetamolo) e “Non assumere altri farmaci contenenti paracetamolo” (nel caso di farmaci basati su associazioni di paracetamolo e altri principi attivi). Entro marzo 2020 le aziende produttrici di farmaci contenenti paracetamolo dovranno adeguarsi alle nuove direttive.
Come è stato puntualizzato in un articolo apparso sul Quotidien du pharmacien, la decisione deriva dalla constatazione che in Francia il cattivo uso dei farmaci a base di paracetamolo è la prima causa di trapianti epatici per malattie iatrogene (ovvero derivate dall’uso di sostanze medicinali).
L’ANSM consiglia ai consumatori di verificare la presenza di paracetamolo in tutti i vari farmaci che utilizzano, così da evitare inconsapevoli dosaggi. Da evitare anche l’uso in soggetti a rischio (persone affette da insufficienza epatica o da insufficienza renale, soggetti con un peso inferiore ai 50 kg, alcolisti ecc.).