La vita frenetica di oggi ci sottopone a vari e frequenti eventi stressanti che nella maggior parte dei casi hanno un effetto negativo sul nostro benessere mentale. Quando poi lo stress si accumula, iniziano a risentirne non solo la stabilità emotiva, ma anche il fisico. Il corpo, infatti, ne subisce fortemente l’effetto e reagisce automaticamente, in modi spesso imprevedibili e prettamente fisici, che apparentemente potrebbero non sembrare correlati a un alto livello di tensione psicologica.
Un esempio è l’aumento del rischio di herpes alle labbra: potrebbe non essere del tutto immediato collegare questo tipo di infezione a una situazione di stress, ma spesso ne è una conseguenza diretta.
Perché lo stress può riattivare il virus dell’herpes?
Si tratta di un virus latente, di cui l’uomo è unico ospite. L’agente virale è molto diffuso e quasi chiunque lo incontra nell’arco della vita, pur magari non sviluppandone una manifestazione evidente.
Il virus dell’herpes labiale, una volta contratto, rimane come “sopito” all’interno dell’organismo, per riattivarsi più o meno regolarmente. Ci sono persone che lo sperimentano raramente e altre che ne soffrono spesso perché naturalmente più soggette. Nella maggior parte dei casi, inizialmente si avverte una sensazione di prurito, che poi sfoga in una lesione vescicolare a carico delle labbra, che solitamente si ripresenta sempre nella stessa zona.
La riattivazione dell’infezione è sempre il risultato di un indebolimento delle difese immunitarie, che può essere causato da molteplici fattori, tra cui, come già accennato, una condizione di forte stress sia a livello psico-emotivo che fisico. Tale condizione, infatti, provoca un considerevole aumento dei livelli di cortisolo, che indebolisce il sistema immunitario, dando modo al virus di riattivarsi.
Nei periodi di forte stress e di stanchezza mentale, poi, si tende a mangiare di meno e in maniera sregolata, a non fare movimento e a dormire male; tutto ciò comporta un dispendio di energie che non viene sufficientemente reintegrato e che contribuisce ad abbassare ulteriormente le difese immunitarie, scatenando così reazioni come lo sfogo di quest’infezione.
Per quanto riguarda una condizione di stress a livello prettamente fisico, invece, questa può declinarsi in svariati modi: una terapia antibiotica piuttosto lunga, uno sforzo prolungato o un’attività fisica intensa (come per esempio la preparazione a una competizione sportiva) costituiscono un esempio di forte carico di stress al quale il fisico viene sottoposto, con la conseguenza di un aumentato rischio di riattivazione dell’herpes.
Le fasi dell’herpes labiale
Lo sfogo, come anticipato, nella maggior parte dei casi interessa la zona delle labbra, ma a volte può estendersi anche dentro alla bocca, alle mucose o arrivare fino al naso e addirittura alle guance e agli occhi.
La riattivazione dell’infezione non è immediata, ma segue un ciclo che presenta fasi diverse, che si susseguono solitamente nell’arco di un paio di settimane.
Nei primi giorni si inizia a notare una sensazione di gonfiore e prurito nell’area interessata. Qualche giorno dopo, al bruciore si aggiunge una sorta di rigonfiamento sottocutaneo e la comparsa di piccole macchie rossastre che andranno a costituire la vescicola. La fase acuta dell’herpes labiale è costituita dallo “scoppio” della vescicola ulcerosa con conseguente fuoriuscita del liquido infetto. La fuoriuscita del liquido può far sì che l’infezione si estenda anche in altre zone del labbro.
Superata questa fase acuta, la vescicola inizierà a guarire, si formerà una crosticina in tutta la zona interessata dalla lesione e la pelle inizierà poco a poco a rigenerarsi al di sotto. Nei giorni interessati da questa fase occorrerà fare molta attenzione a non rompere la crosta facendo così prolungare l’infezione.
L’importante è non toccare la crosticina cercando di toglierla, è meglio far sì che si stacchi da sola; in questo modo si dà il tempo alla pelle di rigenerarsi.

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Herpes da stress: i rimedi
L’herpes ha un decorso preciso e generalmente guarisce da sé una volta conclusa la fase acuta. Esistono però dei rimedi che possono accelerare il processo di guarigione o quantomeno alleviare le sensazioni di bruciore e dolore.
È possibile applicare delle creme antivirali a base di aciclovir o dei cerotti specifici che formano una barriera protettiva dagli agenti esterni che fa sì che l’infezione rimanga circoscritta, senza espandersi oltre la zona già colpita.
La guarigione avviene nell’arco di 10 giorni, anche se non si tratta di una guarigione completa, in quanto il virus non viene debellato, ma torna a essere latente. Questo virus, infatti, si insinua nei gangli nervosi: in questo modo gli anticorpi che circolano nel sangue non lo “riconoscono” e di conseguenza non lo attaccano. È proprio per questo motivo che il virus può riattivarsi a intervalli più o meno lunghi.
Se si è soggetti a una frequente insorgenza di herpes da stress, tuttavia, è opportuno giocare d’anticipo per prevenire la riattivazione del virus, riducendo il più possibile le situazioni di tensione e imparando, anche attraverso un percorso di psicoterapia, a gestire al meglio lo stress.
Bisogna infine specificare che l’herpes simplex labiale non è l’unico herpes esistente. Ne esistono infatti di due tipi: l’herpes di cui si è parlato fino a ora è l’herpes simplex di tipo 1, o HSV-1; esiste però anche l’herpes simplex di tipo 2, o HSV-2.
Quest’ultimo è responsabile, però, di infezioni di natura completamente diversa, in quanto colpisce le zone ano-genitali ed è classificato tra le malattie a trasmissione sessuale, generalmente contratte a seguito di rapporti non protetti.